Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

La mia chiesa

La mia chiesa è la mia casa,
sono al sicuro tra le vecchie mura,
le sue pietre trasudano amore,

racchiudono mille angeli celestiali
che non lasciano mai sola, la santa eucarestia
cantano la gloria del signore,

regna pace e serenità, sia nella gioia che nel dolore,
il campanile sembra tagliare il cielo stellato,
la grazia di Dio è sopra il suo tetto,

il profumo d'incenso la avvolge, deliziando ogni cosa,
e la parola del signore tuona nel cielo sereno,
per tutto il firmamento, ed entra dentro il nostro cuore.
Composta lunedì 16 maggio 2016
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    Scritta da: M. Manca
    in Poesie (Poesie personali)

    Quella ragazza

    A quella ragazza che ha cambiato la mia vita in meglio
    a quella ragazza disagiata che ne è fiera
    a quella ragazza che riesce a mantenere sempre un perfetto equilibrio
    e che nonostante ciò continui ad inciampare
    a quella ragazza vivace nonostante tutto
    a quella ragazza che ha sempre il sorriso
    quel sorriso che riesce ad illuminare un'intera vita
    a quella ragazza,
    io auguro il meglio
    e auguro a me stesso, il ricordo di lei.
    Composta lunedì 23 maggio 2016
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      in Poesie (Poesie personali)

      L'orticello

      Nel mio orticello di famiglia
      sono stati piantati due fragili
      alberelli da mia figlia.

      Sono giovani virgulti ma presto
      cresceranno sani e forti, per
      adesso sono deboli e spioventi

      come due piccoli salici piangenti
      in balia del maltempo e degli eventi.
      Ma già si vedono i primi teneri boccioli

      timidi segnali di incipienti fusti
      diventeranno presto come
      noci, forti, alti e robusti.

      Mostrano già il loro innato istinto
      preferendo i giochi interattivi che
      risultano sani e stimolanti

      sono attratti dai libri per bambini
      e conoscono tutti gli eroi positivi
      esternano viva intelligenza e
      senza musica non sanno stare senza!

      Sanno canzoncine, filastrocche e strofette
      che senza orecchio musicale non
      si può capire che le note sono sette!

      Sono sicuro che del loro futuro
      saranno veri protagonisti attori
      e non dei semplici spettatori

      Se buon sangue non mente e
      il buongiorno si vede dal mattino
      perché in qualsiasi posto li metti

      Gioele e Matteo sono due genietti
      e ve lo dice uno che il naso fino
      l'osservatorio privilegiato e li
      osserva spesso da vicino!
      Composta martedì 17 maggio 2016
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        in Poesie (Poesie personali)

        La pena capitale

        In tua dolce compagnia
        è bello naufragare
        ma lassù per l'universo
        siam giunti alla deriva
        di un pianeta, ahimè, deserto e,
        senza cinguettio di uccelli
        né sibilo di vento
        manca pure la natura
        col profumo e i suoi colori,
        non c'è niente da poetar.
        E quassù da soli adesso,
        non ci si può manco toccar,
        l'eternità del tempo,
        nostra pena capitale,
        sarà dura da scontare
        per aver turbato le menti
        e tediato finanche i cuori,
        tu in veste di donna fatale
        ed io con l'ardire del poeta.
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          in Poesie (Poesie personali)
          Foglio bianco, mani in mano.
          Nulla più.

          Un bicchiere di vino, poi un altro, e
          nulla più.
          Basta una risata,
          bastano gli amici,
          un'estate da vivere e
          un traguardo da non raggiungere.
          Una corsa al contrario la nostra.
          Verso la fanciullezza,
          verso un'età che non torna più.
          E il vento infuria,
          ci spinge con forza verso un presente che vogliamo conservare,
          perché da un momento all'altro non diventi passato.
          E poi?
          Poi nulla più.

          Mi risveglio in un presente
          che svanisce minuto per minuto.
          E dimentico.
          Dimentico questi e quei momenti,
          come dimenticherò quelli che non ho ancora vissuto.
          Calpesto i secondi passati,
          attecchiti al suolo un attimo dopo aver sfiorato il mio viso
          giungono le stagioni e svaniscono sotto i miei occhi ciechi.
          E vorrei afferrare ogni attimo e tenerlo con me, come vorrei afferrare te.
          Quel te che non ho mi conosciuto e che forse mai conoscerò.

          Ho teso la mano,
          eppure non sono riuscita
          neppure sfiorare una
          delle gocce di pioggia che hanno iniziato
          a cadere
          dal cielo in lacrime.
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            Scritta da: Spaceman
            in Poesie (Poesie personali)
            Mi chiedo dov'è l'alba ora che è notte
            sui miei giorni guardo indietro
            e mi accorgo di torcermi il collo

            nelle mie mani tutta la potenza dell'infinito
            eppure nulla ho mosso?

            C'erano sogni c'erano fili semplici
            ma nodo su nodo tutto si complica
            e sulle mani resta il segno dei fili troppo tirati

            sbiadita sparisco nei volti che incontro
            così come il mio dentro traballa
            in bilico sull'orlo dell'ennesimo cassetto

            tutto il fuori dentro di me è tutto
            tutto il dentro dentro di me è niente.
            Composta mercoledì 18 maggio 2016
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              Scritta da: binelsabi
              in Poesie (Poesie personali)

              La voce del tempo

              La voce del tempo.
              Ascolta la voce del tempo
              che scorre impercettibile
              nel silenzio delle ore avvolte
              dei giorni e delle notti
              e delle albe, che recano
              il ricordo di altre albe perdute
              e degli infiniti tramonti.

              Lento si leva il profumo
              delle ore morte, ma non per sempre
              vivono quelle ore,
              nei miei sogni
              ed è d'amore l'attesa
              come note di violino
              accordate dal creatore divino
              levo gli occhi al cielo,
              guardo le belle pleiadi
              è lì che si offre tutto l'universo
              e in quell'immensità, mi perdo io.
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                Scritta da: Bluesky
                in Poesie (Poesie personali)

                Luna e Sole

                Quante vite sono passate sotto i loro occhi,
                sono lì da sempre,
                ridenti di notte a farti compagnia
                e timide di giorno alla mia presenza.
                Ci fanno compagnia,
                e noi tra da di loro,
                sole e luna,
                ci rincorriamo dalla notte dei tempi,
                nell'affannosa ricerca di quell'unico istante
                in cui ci è dato di sfiorarci,
                per poi tornare dolorosamente a riprendere la corsa.
                Che terribili destini i nostri,
                così vicini così lontani.
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