10 curiosità che (forse) non sapevate sui film di Natale più celebri

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    Film natalizi
    Film natalizi

    film di Natale sono una tradizione duratura e diffusa in tutto il mondo: ben lungi dai colpi di scena e dalla serietà di altri generi, queste pellicole rappresentano un irrinunciabile momento di evasione per grandi e piccini, famiglie e single che qui trovano rifugio dalla frenesia che le settimane pre natalizie spesso recano con sé.
    Le trame facili da seguire, i tragicomici drammi familiari, l’imbarazzo di due innamorati sotto il vischio, i trench innevati, i maglioni con le renne e i personaggi con cui tutti riusciamo a identificarci – nonostante le nostre vite non potrebbero essere più diverse – invitano le famiglie a passare ore a rispolverare questi film, anno dopo anno, magari sotto le coperte mentre si degusta una cioccolata calda.

    Nonostante tutti noi conosciamo a memoria le battute delle pellicole natalizie più celebri, vi proponiamo 10 curiosità che (forse) non sapevate sui vostri film preferiti.

      1.  Iniziamo questa carrellata con Miracolo nella 34ª strada, classe 1994 e diretto da Les Mayfield; fra gli attori principali troviamo un volto molto noto, Mara Wilson, famosa anche per il ruolo da protagonista in Matilda 6 mitica.
        Ebbene, quando uscì nelle sale cinematografiche, la 20th Century Fox – la casa di produzione del film – aveva previsto di dare un rimborso completo a tutti gli spettatori ai quali la pellicola non fosse piaciuta. Al netto delle lamentele, alla fine furono rimborsati “solo” 1500 biglietti.
      2. Una Promessa è una Promessa, film di Brian Levant del 1996, è ben presto diventato un cult da rivedere nel periodo natalizio. L’idea alla base della pellicola è legata al mercato dei regali di Natale. Randy Kornfield, che scrisse la sceneggiatura originale del film poi ripresa da Chris Columbus, raccontò di aver testimoniato coi suoi occhi scene simili a quelle che poi avrebbe raccontato nel film. In particolare trasporta all’interno della pellicola una scena realmente vissuta, raccontando di quando si trovò al centro di una vera e propria zuffa in un centro commerciale fra compratori che si contendevano lo stesso Power Ranger.
      3.  Un must che non ci si stanca mai di vedere a ogni Natale è Mamma, ho perso l’aereo; possiamo tranquillamente dire che ogni singolo fotogramma di Home alone è stampato nella nostra memoria, esattamente come i volti di tutti i fratelli e cugini che affollano la casa dei McCallister. Sebbene la pellicola che ha regalato la fama a un giovanissimo Macaulay Culkin, ci potrebbero essere delle chicche che ancora non conosciamo.
        Ad esempio, il film in bianco e nero Angels With Filthy Souls che Kevin utilizza a più riprese per scacciare i ladri in realtà non esiste ed è stato creato ad hoc per Mamma ho perso l’aereo.
      4.  Altre curiosità sempre legate al medesimo film ambientato nella periferia di Chicago riguardano proprio il protagonista: anche se forse non ve ne eravate accorti, le scene più dinamiche o pericolose non sono state girate dal piccolo Kevin McCallister, bensì da Larry Nicholas, uno stuntman che al momento delle riprese aveva 30 anni! Inoltre, la famosa scena della tarantola che salta sul viso di Daniel Stern fu girata in silenzio. Infatti, per non spaventare il ragno l’attore simulò l’urlo senza emettere alcun rumore e l’iconico strillo venne poi aggiunto in fase di post produzione.
      5. A distanza di cinque anni da Mamma, ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York, il regista Raja Gosnell portava nelle sale il terzo film del franchise Home alone, Mamma, ho preso il morbillo.
        Forse non tutti l’hanno notata oppure non la ricordano, ma un occhio più attento si accorgerà che nella pellicola è possibile vedere una giovanissima Scarlett Johansson nel ruolo di Molly Pruitt.
        Inoltre, questo film è l’unico capitolo della trilogia cinematografica a svolgersi dopo il Natale.
      6.  Nel bouquet d’offerta dei film di Natale troneggia sicuramente lui, Il Grinch, interpretato magistralmente da Jim Carrey.
        Per trasformarsi nel mostro verde anti Natale, l’attore si sottoponeva a lunghe sessioni di trucco (circa due ore e mezzo per mettere il trucco e un’ora per toglierlo). Questo moltiplicato per 92 giorni di riprese. Per aiutarlo a sopportare queste estenuanti sessioni, la produzione pensò di mettere sotto contratto un ex agente della CIA esperto in tecniche di sopportazione della tortura e pratiche zen.
        Ron Howard, il regista del film, sentendosi in colpa per le lunghe ore di trucco cui si doveva dedicare Jim Carrey, decise un giorno di fargli una sorpresa: per dimostrargli la sua gratitudine si fece trovare vestito e truccato di tutto punto proprio come il personaggio del Grinch e diresse così un’intera giornata di riprese.
      7.  Trasmesso da oltre vent’anni su Italia 1, non poteva mancare lui, Una poltrona per due. Il film, quasi trent’anni dopo, cambiò le regole di Wall Street: chiamata “Eddie Murphy rule”, dal 2010 esiste una norma che vieta di fare proprio quello che fanno (anzi: che tentano di fare) i fratelli Duke nel film. La cosa divertente di tutto ciò è che lo stesso Eddie Murphy dichiarò in seguito che nelle scene ambientate a Wall Street si limitò a dire le battute che c’erano in sceneggiatura perché non capiva assolutamente nulla di quello che stava succedendo. Inoltre, a dir suo, la maggior parte delle battute del film sono totalmente improvvisate.
      8.  L’originalità del film Polar Express risiede nel fatto di essere stato girato sfruttando la formula del motion capture, ovvero animazione digitalizzata, ma con l’ausilio di attori in carne e ossa, tra i quali troviamo Tom Hanks, protagonista di una performance che lo vede interpretare più parti.
      9.  Jim Carrey dà prova della sua bravura anche nel film d’animazione A Christmas Carol di Robert Zemeckis; l’attore interpreta infatti ben 8 personaggi: Ebenezer Scrooge, il fantasma del Natale passato, Scrooge da bambino, da adolescente, da uomo, da anziano, il fantasma del Natale presente e il fantasma del Natale futuro.
      10.  Chiudiamo questa carrellata tornando sull’imperdibile film natalizio Una poltrona per due: inizialmente, il titolo della sceneggiatura della pellicola di John Landis era Black and White. Successivamente il regista trovò il titolo a sua detta “disgustoso” e decise di cambiarlo con Trading places, letteralmente “scambiarsi le posizioni”.

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