Poesie personali


Scritta da: GENNY CAIAZZO
in Poesie (Poesie personali)

Angelo del blues

Il paradiso apre le sue porte
per accogliere l'angelo del blues,
voce che incanta il mondo,
chitarra che trasmette suono profondo,
Napoli perde la sua icona
quella carta sporca che piange e si emoziona,
l'inno di tutte le generazioni
il mito che vivrà con le sue canzoni,
la morte ti ha strappato a noi all'improvviso
per rallegrare gli angeli del paradiso,
un mare di lacrime bagna la napoli bella
uniti per la perdita della più grande stella,
ciao pino... sei un tatuaggio nel cuore
simbolo indelebile che per noi non muore.
Composta giovedì 12 febbraio 2015
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    in Poesie (Poesie personali)
    A che serve innalzare il cuore di rabbia
    se non a disperdere minuscole particelle di sé nel mondo?
    Perché dovrei trattenere il mio sdegno
    se non approvo i tuoi misteriosi sussurri?
    Non arrivano dritti al mio cuore
    dovrai convertirti alla mia lingua
    se vuoi far parte di me,
    dovrai appendere le vecchie scarpe
    in un angolo buio e umido
    lasciare che si decompongano
    secondo la legge della vita
    e tornare a cercarmi
    con uno sguardo d'amante,
    dolce e intimo allo stesso tempo.
    Non mi troverai ripetendo ossessivo
    le parole degli altri
    io cerco una lingua nuova,
    che ci appartenga dal principio
    e non porti tracce di violenza.
    Questa miniera d'oro che possediamo
    potrebbe venir consumata dal tempo
    dall'attesa e dalla noia.
    Questa scatola di vetro in cui vuoi inserirmi
    la disprezzo perché volgare e asettica.
    Ricordati di non perseguitarmi oltre
    se vuoi il mio cuore quanto io voglio il tuo
    e niente sarà immorale o sporco,
    ma profumerà d'amore,
    di quello che sa stare in basso per raggiungere le vette,
    di quello che si mescola agli umori della carne e
    ritrova se stesso mentre si perde.
    Questo voglio e non scenderò a patti
    né con te né con me stessa.
    Se non ti avrò così, meglio una gelida distanza fra noi.
    Una coltre di ferro a dividerci.
    Composta mercoledì 11 maggio 2016
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      in Poesie (Poesie personali)
      Perché amare Sophia?

      Voler bene a Sophia e esaltare le sue doti?
      E una vera impresa! Come andare a piedi sino a Lodi!
      Ma si può voler bene a chi ti considera come un'allergia da fieno
      e ti guarda dall'alto in basso, manco fossi un alieno?

      Ma bisogna conoscere meglio la ragazza
      per apprezzare la sua superiore razza
      in fondo il suo orgoglio, la sua alterigia, non è
      superbia, ma solo materia grigia!

      La prova è che a scuola, di botto, un voto
      mediocre lo cambia subito in otto!
      basta che ci mette un po del suo talento
      che subito trasforma il normale in un portento

      Questa è Sophia e appena mette in atto il suo carisma
      non c'è né più per nessuno e prevale il suo sofisma
      Ma cos'è che alla fine l'ha resa così bella?
      Non sarà forse merito anche un po' della Nutella?

      Vedere il suo volto è come ammirare una fata
      ma che colpa ne ha se gli piace ancor la cioccolata?
      Lei proviene dal suo mondo di fiaba fatto di fiori,
      dame, principi azzurri e cavalieri

      Ma oggi è ormai una donna ancor più di ieri
      dallo sguardo dolce, sognante e il fisico procace
      ma non è una Cenerentola anche se vive in via della fornace

      Suvvia, signori cosa volete che sia se ogni tanto acuta
      e ci risponde puntuta! forse è un po loquace
      ma in fin dei conti poi si fa perdonare e ammolla
      subito un bacio!
      Composta mercoledì 11 maggio 2016
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        Scritta da: Mariacarmela Scotti
        in Poesie (Poesie personali)

        Con gli anni ho imparato

        Con gli anni ho imparato,
        che la tristezza non è eterna,
        che i brutti momenti passano.
        Con gli anni ho imparato,
        che gli uomini più felici
        non sono quelli che cercano molte donne,
        ma quelli che in una,
        trovano tutto ciò che cercavano.
        Con gli anni ho imparato
        che le persone più ricche
        non sono quelle che hanno più soldi.
        Con gli anni ho imparato,
        che le verità a volte fa male
        ma il dolore non dura per sempre.
        Con gli anni ho imparato,
        che ci sono persone che non muoiono mai,
        che anche se non sono più tra noi,
        nel nostro cuore saranno sempre presenti.
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          in Poesie (Poesie personali)
          Che bella giornata.

          Oggi sono baciato dal sole
          eppure vi rinuncerei.

          Preferirei essere baciato
          da una donna che ama.

          In quel momento il tempo
          non avrebbe importanza.

          Luce e calore arriverebbero
          là dove il sole non può.

          In fondo a quel pozzo nero
          a rompere quelle tenebre
          chiamate solitudine.

          Quelle labbra così piccole
          riescono a surclassare
          una stella così grande.
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            Scritta da: Loredana Montanari
            in Poesie (Poesie personali)

            Così per caso

            Incontrami un giorno all'angolo della mia vita,
            così per caso
            mentre cammini distratto e frettoloso
            inciampi nel mio sguardo.
            E senza dire nulla,
            incrocia le tue dita tra le mie portandole alle labbra,
            Un gesto semplice, lieve e caro.
            Incontrami quel giorno,
            lì in quell'angolo di cuore
            di quella strada che si chiama amore.
            Composta martedì 10 maggio 2016
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              in Poesie (Poesie personali)
              La dolcezza è il pensiero
              che rivolgiamo a noi stessi,
              mentre il mondo tenta di fagocitarci.
              La dolcezza è l'insegnante
              che si colloca nel primo respiro del mattino
              e nell'ultimo sospiro della sera.
              Se solo sapessi come contenerti
              dentro di me senza urlarlo al mondo,
              senza muovermi né provare paura
              potresti chiamarmi
              e io risponderei alla tua voce.
              L'uno dentro l'altra
              nel vano tentativo di dare ordine
              a quello che un ordine non può avere.
              Sento questa infinita profonda dolcezza
              che hai appoggiato sulla mia anima stanca.
              Composta martedì 10 maggio 2016
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                Scritta da: Aquilablu59
                in Poesie (Poesie personali)

                Pavido

                Sciocca, pazza imbevuta d'amore,
                non volli ascoltare la ragione.
                E di quell'essere che si definiva impavido,
                caddi nel ridicolo della sua viltà.
                Come un lampo che squarcia il cielo,
                nella pioggia della desolazione,
                in quella tela che avrebbe teso un ragno,
                io vidi solo un verme che strisciava.
                Con guance flaccide, nella sua calvizie,
                in preda alla paura di invecchiare.
                Si trascinava nel suo essere seriale,
                avvizzito in quella messa in scena della sua vita.
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                  in Poesie (Poesie personali)
                  Non intendo giacere a lungo
                  senza appoggiare il mio istinto
                  alla tua ossessione
                  nel punto in cui siamo due
                  e dialoghiamo sereni senza nemmeno incontrarci.
                  Mi sveglio al mondo un'altra volta
                  e tu mi tieni stretta per il timore
                  che mi perda di nuovo.
                  Le tue mani sono così vicine alle mie
                  ma non riesci a tenerle
                  perché il mio abbandono ancora non è totale.
                  Tienimi fino al momento in cui
                  ogni parola non avrà senso,
                  cadranno le categorie,
                  pronte ad essere raccolte
                  per dare un senso nuovo
                  ad un istante di bellezza.
                  Composta martedì 10 maggio 2016
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