Quando la solitudine diventa rabbia, e le notti diventano eterne ogni mattino è una nuova condanna, ogni respiro è una maledizione. Passa il tempo e lascio indietro la felicità di esserci ancora, cresce il vuoto e crescerà ad ogni luna cui urlerò contro. Corro instabile su invisibili fili, mi aggrappo alle rovine e scopro lividi che ormai non fanno male ma scortano i pensieri lì dove ho sotterrato l'ultimo giorno felice, l'ultimo respiro sensato.
Ieri, dalla banca del tuo cuore, ho prelevato scintille di luce, colorati fiori di speranza, trasparenti nuvole di gioia. Ma il tempo ha intaccato il mio patrimonio d'amore. Oggi, stringendo fra le mani appassiti fiori di speranza, incerta m'incammino per l'antica strada e ritrovo ancora aperta per me la banca del tuo cuore. Vi entro e sicura vi riscuoto nuovo prestito dal tuo intatto tesoro d'amore.
Si può chiamare ancora notte quell'oscuro manto che non ha più luna, quel cielo senza stelle ormai? Si può chiamare ancora rosa quel fiore spoglio e scuro che oscilla stanco al vento? È ancora un uomo quell'uomo che non ha più sogni, che non ha più radici, che non vede più la luce del sole? Quell'uomo che vaga morto nella terra dei vivi, quell'uomo che nelle mani stringe una vita sconclusionata cercando un chiodo cui fissarla?
Per me sarà giorno quando in me entrerà il buio abbracci di tanta gente parole parole alla fine restano parole se solo i veri guerrieri della giustizia fossero al mio fianco anche un leggerissimo raggio di sole porterebbe il mio cuore a vedere una luce splendente Aspetto.
Anche l'ultima nave sta salpando dal Porto del mio Cuore ormai inondato dal Vuoto che ho creato con la mia Falsità, intanto ti saluto con la testa china di chi non l'ha mai alzata per paura di Perderti, eppure ti stai allontanando lo stesso e dall'alto del ponte cercherai ancora il mio Sguardo che ti dica di fermarti, ma sai che non arriverà e quel mare di Lacrime ti porterà lontano da me per sempre e una volta che varcherai l'Orizzonte io entrerò nella Stanza dei nostri Ricordi per finire di Sprofondare nella Solitudine del Silenzio...
Con quelle mani cerchi sempre di sopravvivere, rigiri con gli indici le frasi scritte, arrotoli appallottoli e cerchi di buttar via! Guardi le mani e mordi dentro te stesso, t'immagini altro, speri di poterlo fare ma tutto riaffora. E nella testa sempre sempre la stessa frase e con le mani strette al collo di un bambino che non muore! Nel tempo, per il tempo, cerchi risposte ma nulla affiora. Sempre il mistero per la frase che ti perseguita. È d'obbligo la ricerca!
Fulmineo istante Che per la grazia D'una vision angelica Divien l'eterno paradiso
La vision si perde Nel profondo Di due zaffiri Che son i suoi occhi Ai quali si fa Sgarbo imperdonabile Se si cerca Una fra tutte le parole Per definir sì tal vision D'infinita beltà
Si quieta l'animo Svanisce la parola E solo Il sorriso Dal cuor dipinto Benevolmente sul viso Rende grazia A quell'esser Dalla divin essenza
Ed è allora Che scopri Quanto sia special Quel momento
Il fiato Divien Flebile sibilo Prima Di cessar Per permettere al cuor D'accellerar il suo battito E poter così volar Lassù Fra le stelle Rimanendo quaggiù Insieme a chi Gli astri ha dipinto E la luna ha illuminato Dando calor al sole E luce alla vita d'ogni uomo Che per fortuna Merito Od occasion Ha avuto l'onor Di incrociar Il cammino Del volo Di un angelo del cielo.
A te, che in quell'ultima discesa invece di far ritorno a valle hai deciso di spiccar il volo verso il cielo mando quest'ultimo saluto intriso d'amor e di dolor per la tua scelta d'abbandonar la vita
Forte La speranza Che il mio pensiero Fuso Con lo spirito Di tutti Gli amici tuoi Arrivi E irrompa Nel tuo animo Sostenendoti In quest'ultima scalata Verso La vetta D'una montagna Che pochi uomini Han la fortuna Di poter Scalar Verso la cima Chiamata Paradiso
Ti vedo Affrancato Ad un appiglio Invisibile Per me Ma solido e sicuro Per un eroe come te
Col sorriso Dipinto sul viso Felice Metro dopo metro T'avvicini al culmine E nel cuor tuo sovvien la pace Traspare Dai tuoi occhi Il profondo amor Per quella compagna Che per te da sempre è la montagna Or più gelosa che prima Ha deciso di tenerti fra le sue braccia Lasciando a noi Un dolce ricordo D'un ragazzo Dall'animo puro E dal cuore d'oro
Un ricordo Che ormai S'è fuso Con l'animo nostro E ci accompagnerà In ogni istante Dell'esistenza Ormai pervasa Da un po' della tua sublime sostanza
Tu Che della gioia Hai scritto inni In ogni attimo Di tutti i tuoi giorni Sarai per noi L'autor Che c'insegnerà A non mollar Davanti alle difficoltà Ma Seguendo il tuo esempio Stringeremo i denti E faremo del nostro cuor un tempio Quel cuor Che della tua intera vita È stato il motor Unica ragion Di ogni tuo gesto Ormai passato Ma mai scordato
Lentamente Svanisce La tua figura Dentro gli occhi miei
Sei arrivato O folle innamorato Al termine Di quest'ultima scalata In un luogo Dove noi saremo con te E tu sarai dissolto in noi
Odiamo Il tuo saluto Scorgiamo il tuo sorriso Assaporiamo Il tuo pensiero Ci riscaldiamo Col tuo amore