Mi hai detto ti amo Me l'hai detto in bocca È rimbalzato su di un bacio e il mio cuore non l'ha sentito questo mio cuore sordo vuole sentirlo urlare questo mio cuore orgoglioso vuole sentirlo vero così evito i tuoi occhi che a volte cercano lo so, in me la forza che tu non trovi ti aiuterò in tutto ma non a mentirmi.
Libellule dalle ali spezzate il cielo ha inghiottito i vostri pensieri d'amore
Sui fiori rattristati dalla vostra assenza cala il sipario della notte, come cade l'illusione della libertà, il potere vi schiaccia in una morsa di ghiaccio sporco
Libellule dalle ali spezzate gli occhi sbarrati sul viso del vostro assassino si riempiono di sangue vergine
Libellule dalle ali spezzate la severità del vostro giudizio condannerà noi ad un eterno pentimento.
Se fossi uno strumento musicale sarei sicuramente un pianoforte... Come le sue note, che avanzando in punta di piedi generano spesso dolci e silenziose emozioni. Come i suoi tasti bianchi a neri... Un inevitabile contrasto, una lotta interiore continua...
Se fossi uno strumento musicale sarei sicuramente un pianoforte... Che da solo può fare tanto... In pochi istanti può rendere completo l animo di una persona; In pochi istanti può far sorridere, può far piangere, può far ricordare, può farsi amare...
Se fossi uno strumento musicale sarei sicuramente un pianoforte... Che però ha bisogno del suo pianista per poter vivere...
Quando la solitudine diventa rabbia, e le notti diventano eterne ogni mattino è una nuova condanna, ogni respiro è una maledizione. Passa il tempo e lascio indietro la felicità di esserci ancora, cresce il vuoto e crescerà ad ogni luna cui urlerò contro. Corro instabile su invisibili fili, mi aggrappo alle rovine e scopro lividi che ormai non fanno male ma scortano i pensieri lì dove ho sotterrato l'ultimo giorno felice, l'ultimo respiro sensato.
Ieri, dalla banca del tuo cuore, ho prelevato scintille di luce, colorati fiori di speranza, trasparenti nuvole di gioia. Ma il tempo ha intaccato il mio patrimonio d'amore. Oggi, stringendo fra le mani appassiti fiori di speranza, incerta m'incammino per l'antica strada e ritrovo ancora aperta per me la banca del tuo cuore. Vi entro e sicura vi riscuoto nuovo prestito dal tuo intatto tesoro d'amore.
Si può chiamare ancora notte quell'oscuro manto che non ha più luna, quel cielo senza stelle ormai? Si può chiamare ancora rosa quel fiore spoglio e scuro che oscilla stanco al vento? È ancora un uomo quell'uomo che non ha più sogni, che non ha più radici, che non vede più la luce del sole? Quell'uomo che vaga morto nella terra dei vivi, quell'uomo che nelle mani stringe una vita sconclusionata cercando un chiodo cui fissarla?
Per me sarà giorno quando in me entrerà il buio abbracci di tanta gente parole parole alla fine restano parole se solo i veri guerrieri della giustizia fossero al mio fianco anche un leggerissimo raggio di sole porterebbe il mio cuore a vedere una luce splendente Aspetto.
Anche l'ultima nave sta salpando dal Porto del mio Cuore ormai inondato dal Vuoto che ho creato con la mia Falsità, intanto ti saluto con la testa china di chi non l'ha mai alzata per paura di Perderti, eppure ti stai allontanando lo stesso e dall'alto del ponte cercherai ancora il mio Sguardo che ti dica di fermarti, ma sai che non arriverà e quel mare di Lacrime ti porterà lontano da me per sempre e una volta che varcherai l'Orizzonte io entrerò nella Stanza dei nostri Ricordi per finire di Sprofondare nella Solitudine del Silenzio...