Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)

La nostra casa

Di fronte ad alti e verdi cipressi
c'è la casa da me sognata:
un giardino pieno di fiori
un nido umano da amare.

Quanto verde nei miei occhi,
quanti colori nelle sue mani,
quanti sogni della bambina
corrono allegri nelle scale.

Ascolto il respiro del cane
vedo il nido della cicogna
la farfalla mi vola intorno
cercando un fiore da amare.

Di fronte ad alti e verdi cipressi
passo ore a contemplare
un'ombra di un Dio pagano
che non ama né sa parlare.

Quante frecce nella sera
quante favole da raccontare.
Quanti fuochi d'artificio
in queste mura da pagare.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)

    Pomeriggio d'inverno

    Sono le immagini del tempo
    a stordirmi in questo pomeriggio
    pieno di pioggia e di vento.
    Ho perso anche l'orizzonte
    di quel rosso di toro ferito
    sull'arena a odore di morte.
    Sono solo con il cane ammutolito
    leccando l'aria rotta da echi
    di montagne e fiumi senza fine.
    Il fumo della sigaretta accesa
    avvolge donne africane dipinte
    in questo mio quadro d'inverno.
    È questo pomeriggio avanzato,
    pieno di pioggia lenta e muta
    a regalarmi sogni futuri.
    Quante immagini diventano statue
    in questo inverno solitario,
    dove i sogni volano con le foglie
    e la pioggia ci matura al domani.
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      Scritta da: mcfreud
      in Poesie (Poesie personali)

      Desideri placati

      Voglia di sentire le tue labbra aprirsi e danzare con magiche parole che curano la mia anima dicendomi ti amo.
      Voglia di un ti amo percorso e sentito fuoriuscire dai piccolissimi pori che possiede la mia pelle, lamentandosi e alzandosi in inni per i fastidi procuratosi per l'assenza di un tuo ti amo. Un tuo ti amo magico, udire che possiede tutto il vero essere della vita, cancellando tutte le incertezze e le domande che la vita ci presenta, splendente momento di felicità il tuo ti amo, arrivato neonato, che sorride con le stelle che prendon posto dei miei stessi occhi, per brillare sul mio viso tutto l'amore che ho per te.
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        Scritta da: Anna D'Urso
        in Poesie (Poesie personali)

        17 Febbraio

        E quando chiudi gli anni dietro te
        quando senti che il tempo scende le scale senza te
        quando il giorno non ha l'alba, ma solo il tramonto,
        quando non sai quanto avrai, è lì che finisce il tempo.

        Conti le candeline sulla torta inacidita dalla vita,
        spegni in fretta, non c'è partita,
        furtiva guardi ciò che lascerai di te,
        una donna piena di se, una figlia degna di te.

        Provi a contare le stelle per distrarre il cuore,
        provi a non gridare amore,
        provi a fuggire dal sonno del cacciatore stanco,
        ma non fai in tempo, si riparte di punto in bianco.

        Adesso che hai passato metà della tua vita,
        ti aspetta la discesa che sembra una salita,
        tracci una linea che segna i bilanci,
        cosa fai, smetti o rilanci?

        Dall'alto del domani vedo un cielo chiaro,
        un sorriso che mi regge,
        un compagno che mi adora,
        una vita che val la pena vivere ancora...
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Passano le ore

          Bene,
          ora tutto abbia inizio
          Sai!
          La cosa strana!,

          Devo restare a guardare
          Lancette dell'ora
          andate avanti
          Tutti,
          devono contendersi
          un pezzo della mia vita
          Carte
          carte su carte
          Falsi che non mi hanno mai incontrata
          mano sul cuore
          dicono lo giuro
          lo diranno anche poi

          Per salvare i veri inquisitori
          Loro comprano tutto
          anche le anime
          Tutti pronti,
          vorrei affondare nelle viscere della terra
          non ascoltare,
          non vedere,
          non vedere la gemella mia
          ancora una volta
          una nullità
          Gridai!
          Grido...
          ancora oggi
          grido al mondo
          ma...
          attanagliati dalla vita quotidiana
          chi ha storie complicate
          meglio lasciarle stare
          Passano le ore
          tutto ha un altro sapore.
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            Scritta da: Antonino Gatto
            in Poesie (Poesie personali)

            La vera storia di San Valentino

            Questa è la storia di come nacque l'amore
            nel lontano febbraio alla luce del sole,
            quando un santo cristiano, da Furius soldato
            fu posto al flagello e del capo privato.

            L'ingiustizia lontana di anni crudeli,
            per combattere il Cristo e tutti i fedeli,
            nel volere di Aurelio, imperatore del mondo
            succeduto al tiranno Claudio secondo.

            Ma come dal fango, può nascere un fiore,
            in questo contesto è nato l'amore,
            dall'animo buono di san Valentino,
            amante delle coppie e di ogni bambino.

            Così fu narrata la fiaba d'amore,
            da padre in figlio, per restare nel cuore,
            del vescovo longevo che amava portare
            pagani e cristiani insieme all'altare.

            L'amante dei bimbi, e del suo grande giardino,
            dove giocavano i figli di ogni vicino
            che rientravano in fretta con un fiore la sera
            per donarlo alle mamme e portar primavera.

            Solo tre anni mancavano, al suo centenario,
            quando in prigione lo misero e lo condannarono,
            ma nonostante l'età ed il suo batticuore
            dietro le sbarre ancora, insegnò lui l'amore,

            alla figlia di Asterius, il guardiano custode,
            che pur cieca fanciulla, in lui ripose ogni lode,
            e nell'ultima lettera riuscì a leggere un mattino
            l'amore di un poeta che si firmò Valentino.
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              Scritta da: Rolla Gabriele
              in Poesie (Poesie personali)

              Fulmineo Istante, Eterno Paradiso

              Fulmineo istante
              Che per la grazia
              D'una vision angelica
              Divien l'eterno paradiso

              La vision si perde
              Nel profondo
              Di due zaffiri
              Che son I suoi occhi
              Ai quali si fa
              Sgarbo imperdonabile
              Se si cerca
              Una fra tutte le parole
              Per definir si tal vision
              D'infinita beltà

              Si quieta l'animo
              Svanisce la parola
              E solo
              Il sorriso
              Dal cuor dipinto
              Benevolmente sul viso
              Rende grazia
              A quell'esser
              Dalla divin essenza

              Ed è allora
              Che scopri
              Quanto sia special
              Quel momento

              Il fiato
              Divien
              Flebile sibilo
              Prima
              Di cessar
              Per permettere Al cuor
              D'accellerar il suo battito
              E poter cosi volar
              Lassu
              Fra le stelle
              Rimanendo quaggiù
              Insieme a chi
              Gli astri ha dipinto
              E la luna ha illuminato
              Dando calor al sole
              E luce alla vita d'ogni uomo
              Che per fortuna
              Merito
              Od occasion
              Ha avuto l'onor
              Di incrociar
              Il cammino
              Del volo
              Di un angelo del cielo.
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