Poesie personali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)

Stupro

Dormiva li nel suo letto
La stanchezza del giorno
la portò ad un sonno profondo
tra sogni che ora non ricorda più
Nelle buie ore della notte
si celava,
l'ascesa del suo io
Mani che amava la strinsero
con una violenza unica
lei rabbrividii,
al sol pensiero
ancora oggi rabbrividisci
Non le fu permesso gridare
mani forti si posarono sulla sua bocca
lei d'improviso rivoltata...
lacrime cadevano sul suo viso
si dimenava,
la sua forza era entrata persino nella sua anima
nulla poté al suo volere
Al termine di quello stupro
non lo amò più
mai più potè
lasciò dentro di lei una ferita
chiamata morte lenta.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: etabeta
    in Poesie (Poesie personali)
    Un attimo, un brivido,
    due ali invisibili
    passate impercettibili,
    sfiorano appena i sensi impalpabili.
    Si posano piano,
    si fermano immobili.
    Ascolto in silenzio il respiro:
    lento, monotono, regolare,
    sulle ali leggere:
    è la mia anima
    che sul mare torna a cercare
    quello che in un tramonto potrebbe ritrovare.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Irene
      in Poesie (Poesie personali)

      Vita

      ... E un giorno mi trovai improvvisamente
      con gli occhi aperti
      e intorno tanta gente
      un po' sorpresa e quasi spaventata
      mi domandai perché
      io fossi nata.
      Il pianto mio
      e la disperazione
      furono il segno
      di tanta confusione.
      Già allora non capivo
      qual era il posto mio
      ed il disegno strano
      di questo strano Dio.
      Ma si, poi mi son detta
      e mi sentii abbracciata.
      Mi diedero la tetta
      e fui più sollevata
      e già quel dolce latte
      che mi riempì le gote
      mi fece incuriosir di cose ignote.
      Poi volsi il capo
      e col nasino in sù
      vidi un sorriso e
      mamma c'eri tu.
      Così trascorsi
      con il passar degli anni
      la gioventù
      tra rare gioie e affanni.
      Costantemente mi batteva il cuore
      ma non capivo mai
      se fosse amore.
      Sì... quella cosa che non ti fa mangiare
      e poi finisce
      per farti disperare.
      Quel sentimento
      che ti stravolge il cuore,
      che sembra gioia pura,
      è poi dolore.
      Ma ciò che dico
      è solo una visione
      si scioglie come cera,
      è la passione.
      L'amore vero
      per la mia esperienza
      è quello che si crea
      con la pazienza.
      Col dono di se stessi
      senza inganni
      con la fiducia vera
      dei tuoi affanni,
      con le carezze lievi
      agli occhi tuoi
      con baci da lontano
      finché puoi,
      con un sorriso
      anche a chi non vedi
      e senza orgoglio
      se sei tu che cedi.
      L'amore vero
      non ha mai rivali
      non ha ragione
      non ha neppure un fine
      e poi l'amore vero
      non ha confine,
      così conduco il tempo
      di questa vita mia
      affido le ali al vento
      e volo via...
      ad elargir carezze
      con il cuore pieno
      a regalare affetto
      e tanto amore vero.
      Madre, compagni e figli miei
      vi dò ciò che so dare
      di più io non potrei,
      anche perché da amare
      ho pur la sottoscritta.
      Or me ne devo andare,
      così starò un po' zitta.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)

        Passeggio domenicale

        Ho sentito scoppiettare i funghi
        lungo il fiume dietro casa.
        Era il tramonto che moriva
        dietro le foglie del pioppo
        sussurrando un'Avemaria.

        Seduto sull'erba fresca
        colgo l'ultimo fiore di cicoria
        azzurro come il cielo.

        Il cane corre dietro fantasmi
        la gazza saltella sotto la siepe
        i moscerini mi danzano attorno
        scrutando l'ombra
        e i miei pensieri.

        È un passeggio domenicale
        quando cade pioggia fina
        con mia figlia parlantina
        sognando avventure ricche
        di tesori, innocenza
        e fantasia.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          La nostra casa

          Di fronte ad alti e verdi cipressi
          c'è la casa da me sognata:
          un giardino pieno di fiori
          un nido umano da amare.

          Quanto verde nei miei occhi,
          quanti colori nelle sue mani,
          quanti sogni della bambina
          corrono allegri nelle scale.

          Ascolto il respiro del cane
          vedo il nido della cicogna
          la farfalla mi vola intorno
          cercando un fiore da amare.

          Di fronte ad alti e verdi cipressi
          passo ore a contemplare
          un'ombra di un Dio pagano
          che non ama né sa parlare.

          Quante frecce nella sera
          quante favole da raccontare.
          Quanti fuochi d'artificio
          in queste mura da pagare.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)

            Pomeriggio d'inverno

            Sono le immagini del tempo
            a stordirmi in questo pomeriggio
            pieno di pioggia e di vento.
            Ho perso anche l'orizzonte
            di quel rosso di toro ferito
            sull'arena a odore di morte.
            Sono solo con il cane ammutolito
            leccando l'aria rotta da echi
            di montagne e fiumi senza fine.
            Il fumo della sigaretta accesa
            avvolge donne africane dipinte
            in questo mio quadro d'inverno.
            È questo pomeriggio avanzato,
            pieno di pioggia lenta e muta
            a regalarmi sogni futuri.
            Quante immagini diventano statue
            in questo inverno solitario,
            dove i sogni volano con le foglie
            e la pioggia ci matura al domani.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: mcfreud
              in Poesie (Poesie personali)

              Desideri placati

              Voglia di sentire le tue labbra aprirsi e danzare con magiche parole che curano la mia anima dicendomi ti amo.
              Voglia di un ti amo percorso e sentito fuoriuscire dai piccolissimi pori che possiede la mia pelle, lamentandosi e alzandosi in inni per i fastidi procuratosi per l'assenza di un tuo ti amo. Un tuo ti amo magico, udire che possiede tutto il vero essere della vita, cancellando tutte le incertezze e le domande che la vita ci presenta, splendente momento di felicità il tuo ti amo, arrivato neonato, che sorride con le stelle che prendon posto dei miei stessi occhi, per brillare sul mio viso tutto l'amore che ho per te.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Anna D'Urso
                in Poesie (Poesie personali)

                17 Febbraio

                E quando chiudi gli anni dietro te
                quando senti che il tempo scende le scale senza te
                quando il giorno non ha l'alba, ma solo il tramonto,
                quando non sai quanto avrai, è lì che finisce il tempo.

                Conti le candeline sulla torta inacidita dalla vita,
                spegni in fretta, non c'è partita,
                furtiva guardi ciò che lascerai di te,
                una donna piena di se, una figlia degna di te.

                Provi a contare le stelle per distrarre il cuore,
                provi a non gridare amore,
                provi a fuggire dal sonno del cacciatore stanco,
                ma non fai in tempo, si riparte di punto in bianco.

                Adesso che hai passato metà della tua vita,
                ti aspetta la discesa che sembra una salita,
                tracci una linea che segna i bilanci,
                cosa fai, smetti o rilanci?

                Dall'alto del domani vedo un cielo chiaro,
                un sorriso che mi regge,
                un compagno che mi adora,
                una vita che val la pena vivere ancora...
                Vota la poesia: Commenta