Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Solitudine

Un freddo pungente che accompagna i miei passi...
sguardi ricoperti di un pensiero assente... e lontano
E quella paura che accompagna la solitudine
E quel freddo che accompagna li silenzio...
Ricoperto da stralci di lenzuola cerco un respiro tiepido nella notte...
E cerco calore per asciugare questa lacrima.
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    Scritta da: Don Juan
    in Poesie (Poesie personali)
    Nei tuoi occhi ho perduto il senno,
    ho lasciato nelle tue mani il meglio di me,
    ho dimenticato sulle tue labbra
    la parte più dolce di me.
    Un fulmine a ciel sereno
    ha squarciato il blu intenso
    che colorava e profumava il mattino:
    tu nei tuoi passi lenti,
    nel dolce ondeggiare a ritmo
    del vento che ti porti dietro.
    È stato un soffio di vita,
    una lama di luce nel buio,
    è stato meglio di ogni putrido ricordo,
    meglio di tutti i sogni che
    di notte soffoco tra le mani,
    molto più di quanto potessi
    chiedere, aspettare, sperare.
    Uno sguardo incrociato,
    un attimo straziante e
    poi sei andata via
    nell'abbraccio che forse meriti.
    E sono andato via
    nel baratro che forse merito.
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      in Poesie (Poesie personali)
      L'altro giorno ti ho vista,
      i nostri sguardi si sono incrociati,
      ma i tuoi occhi erano lucidi e tristi.
      Sono ancora innamorato.
      I miei sentimenti non sono svaniti,
      il mio cuore arde ancora per te.

      Ma tu non eri sola,
      non ti sentivi sicura,
      pensavi che io mi avvicinassi a te?
      Non avevi il coraggio di affrontare la situazione?
      Perché?

      Mi hai lasciato
      non hai avuto il coraggio di dirmelo di persona,
      hai usato il telefono
      È stata la cosa più brutta che potevi fare,
      ti sei tenuta le chiavi di casa,
      cosa sono per te?
      Un ricordo?

      Ti amo ancora,
      il mio cuore è ancora tuo.
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        Scritta da: Anna D'Urso
        in Poesie (Poesie personali)

        Dolore statico

        Ti fermi nel silenzio della notte,
        sfidi il freddo che ti prende a botte,
        per leggere le scritte su quel muro
        che non c'era prima, era un cuore puro.

        Ti fermi nella notte ad ascoltare
        un pensiero non facile da capire,
        rifletti e calcoli che dire,
        è meglio tacere per non tradire.

        Ti fermi nella notte cullato da domande
        cerchi le risposte, te ne vengono in mente tante,
        scarti le più banali, le prendi sottobraccio,
        neppure questo freddo scioglie in te il ghiaccio.

        Ti fermi nella notte ad ammirar le stelle,
        il tuo sguardo è lontano dal suo cuore ribelle,
        ti chiedi cosa sei,
        ti chiedi dove vai,
        se è giusto o sbagliato tagliare corto il fiato.

        Ti fermi nella notte aspettando il giorno,
        infreddolito da un sogno che è svanito col tempo,
        lavi il tuo viso e il sangue è più amaro,
        non puoi far nulla, lei è solo un faro...
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          Scritta da: Eclissi
          in Poesie (Poesie personali)
          Chiudo la porta.
          Resto in silenzio
          Tra il pavimento
          e il Dolore alato
          che copre ogni cosa
          Anelo a un altrove
          il mio corpo immobile
          smette d'esser mio
          Morsi dell'Invisibile
          aprono orizzonti oscuri
          spalancano squarci di cielo gelido
          che dormivano in me
          Cristalli di incertezze
          cadono dal soffitto.
          La mia schiena è fredda.
          Sentieri di sale attraversano il tempo
          ed il viso...
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            in Poesie (Poesie personali)

            Cercandoti

            Cercai sulla Terra,
            segni del vostro passaggio.
            Ma la Terra mi disse
            che non Vi scorgeva
            da molte Lune, negli orizzonti
            del suo paesaggio.

            Provai a cercarvi
            nei Fiumi e nei Ruscelli.
            Ma l'Acqua, che docile
            e gentile mi cullava,
            mi disse che da tempo
            non vi accarezzava.

            Senza sosta mi diressi
            alle Acque del Mare,
            che inquiete si agitavano
            litigando col Vento.

            Una speranza si accese
            nel mio Cuore sconsolato
            perché in quel movimento
            vidi tracce di Voi,
            lontano, nel Firmamento.

            Con foga mi addentrai
            in quelle torbide Acque scure,
            che riflettevano il buio
            dell'immensa Notte nera.

            Ma continuai impervio a lottare
            con tutte le mie forze,
            fin quando Vi raggiunsi ad
            un passo dalla Morte.

            Con un filo di voce
            e timorato nel Cuore
            trovai in me il coraggio
            e Vi chiamai.

            L'Acqua tornò calma
            ed il Vento smise di urlare,
            mentre in quel silenzio
            ascoltavo il Vostro pianto.

            Le Vostre lacrime dorate
            riempirono il Cielo nero,
            che inerme si squarciava
            lasciando scie e macchie di Vita.

            Mentre l'Acqua rifletteva
            quel fulgido spettacolo,
            io ammiravo sbalordito
            la nascita delle Stelle
            in quel buio Infinito.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Nell'abisso marino

              Oggi
              non guarderò le stelle
              che brillano nel cielo,
              mi tufferò nel mare
              scenderò fino all'abisso
              per annegar il mio dolor.

              Come una sirena
              tutta la notte
              nella profondità
              del mare
              il suo silenzio
              dentro me
              io porterò.

              Prendimi...
              prendimi per sempre
              oh mare
              fammi scordar
              il mio dolore.

              Prendi
              le mie lacrime amare
              e lontano da me
              lasciale nuotare
              fino a quando
              più non le vedrò.

              Lascia entrare
              la tua pace
              nel mio cuore
              lascia che prenda
              il posto del dolore.

              Tienimi con te
              nel tuo letto
              ricoperto di coralli
              le mille stelle rosso fuoco
              mi scalderanno il cuor.

              I corallini
              mi danno il benvenuto
              e danzano con me,
              riportando la gioia
              nel mio cuore.

              Oh mare
              ora sono tua...
              grazie
              ora sono tua
              tua per sempre...
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                in Poesie (Poesie personali)

                Triste calamaio

                Fioca luce in fondo
                sciarada di ricordi
                alternante ai miei singhiozzi
                un sorriso regalato
                per velare quel dolore
                ancora vivo.
                Al lume di candela in agonia
                l'ombra appena sfiora
                del triste calamaio
                che implora
                d'intinger quella piuma
                per scriver un poema.
                Ma il cuore mio
                ispirazion non trova
                con l'anima
                dal silenzio divorata
                per un amor
                che grande amor parea.
                Forte batteva
                dentro il petto
                quel muscolo
                che creder non osava
                un'emozione vera
                ma con timor ogni dì
                ascendeva.
                Ma illuder più non posso
                un'anima che baci, sogni e vita
                invano lusingava.
                Farfalla più non batte
                reticente tace il cuore,
                gli occhi atoni
                copiose lacrime
                han versato
                per il timor d'amare
                e ancor soffrire.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Fragile

                  Fragile,
                  lentamente s'apre
                  a sensazioni,
                  gioia e timore,
                  silenzio e gelo.

                  In un momento
                  si stringe e si riapre,
                  nuove sensazioni.

                  Basta una parola,
                  basta un gesto,
                  un solo errore
                  non voluto,
                  non pensato,
                  ed ecco
                  il dolore
                  si riaccende.

                  E una tormenta
                  si produce dentro,
                  come un fuoco
                  che spegnere non puoi.

                  Ti consuma
                  a poco a poco,
                  come una goccia
                  che nella notte cade,
                  toc, toc, toc, toc,
                  goccia dopo goccia,
                  irrompe nel silenzio
                  del tuo cuore.

                  Non sai cosa provare,
                  e non vuoi più soffrire,
                  il dubbio atroce
                  appare e poi scompare...

                  Poi riappare...
                  e tu non puoi finire
                  anche se fa soffrire
                  lo cerchi
                  nell'aria che respiri,
                  nel calore del sole,
                  nel profumo di un fiore!

                  E ti manca il respiro,
                  e ti manca il tepore
                  di quel bacio donato,
                  di quel bacio sognato.
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                    Scritta da: dax
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Il fantaccino

                    Sono soltanto un giovane uomo
                    un'ombra che passò nella storia
                    una coscienza svanita nel nulla

                    Un giocattolo nelle mani dei potenti
                    un niente, un soldato
                    tradito dal suo principe

                    Carne da cannone sacrificata
                    immolata all'inettitudine all'arroganza
                    dei generali, dei re soldati
                    degli infausti dittatori
                    di tutte le epoche di tutti i colori

                    Quì nella terra arrossata dal mio sangue
                    tutti aspetto con pazienza e silenzio,
                    tutti sono venuti i potenti
                    non uno ha disdetto il penoso
                    appuntamento: tutti in ginocchio
                    hanno implorato il mio perdono

                    Non il mio perdono voi dovete chiedere
                    dissi: ma il perdono degli occhi
                    sbarrati di milioni di madri

                    Cercherete il buio inutilmente!
                    Chiuderete gli occhi inutilmente!
                    Con le mani coprirete il viso inutilmente!

                    Vi scruteranno!
                    Vi scruteranno!
                    Vi scruteranno!

                    Severi giudici gli occhi sbarrati delle madri
                    giudici severi per tutta l'eternità.
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