Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Nell'abisso marino

Oggi
non guarderò le stelle
che brillano nel cielo,
mi tufferò nel mare
scenderò fino all'abisso
per annegar il mio dolor.

Come una sirena
tutta la notte
nella profondità
del mare
il suo silenzio
dentro me
io porterò.

Prendimi...
prendimi per sempre
oh mare
fammi scordar
il mio dolore.

Prendi
le mie lacrime amare
e lontano da me
lasciale nuotare
fino a quando
più non le vedrò.

Lascia entrare
la tua pace
nel mio cuore
lascia che prenda
il posto del dolore.

Tienimi con te
nel tuo letto
ricoperto di coralli
le mille stelle rosso fuoco
mi scalderanno il cuor.

I corallini
mi danno il benvenuto
e danzano con me,
riportando la gioia
nel mio cuore.

Oh mare
ora sono tua...
grazie
ora sono tua
tua per sempre...
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    in Poesie (Poesie personali)

    Triste calamaio

    Fioca luce in fondo
    sciarada di ricordi
    alternante ai miei singhiozzi
    un sorriso regalato
    per velare quel dolore
    ancora vivo.
    Al lume di candela in agonia
    l'ombra appena sfiora
    del triste calamaio
    che implora
    d'intinger quella piuma
    per scriver un poema.
    Ma il cuore mio
    ispirazion non trova
    con l'anima
    dal silenzio divorata
    per un amor
    che grande amor parea.
    Forte batteva
    dentro il petto
    quel muscolo
    che creder non osava
    un'emozione vera
    ma con timor ogni dì
    ascendeva.
    Ma illuder più non posso
    un'anima che baci, sogni e vita
    invano lusingava.
    Farfalla più non batte
    reticente tace il cuore,
    gli occhi atoni
    copiose lacrime
    han versato
    per il timor d'amare
    e ancor soffrire.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Fragile

      Fragile,
      lentamente s'apre
      a sensazioni,
      gioia e timore,
      silenzio e gelo.

      In un momento
      si stringe e si riapre,
      nuove sensazioni.

      Basta una parola,
      basta un gesto,
      un solo errore
      non voluto,
      non pensato,
      ed ecco
      il dolore
      si riaccende.

      E una tormenta
      si produce dentro,
      come un fuoco
      che spegnere non puoi.

      Ti consuma
      a poco a poco,
      come una goccia
      che nella notte cade,
      toc, toc, toc, toc,
      goccia dopo goccia,
      irrompe nel silenzio
      del tuo cuore.

      Non sai cosa provare,
      e non vuoi più soffrire,
      il dubbio atroce
      appare e poi scompare...

      Poi riappare...
      e tu non puoi finire
      anche se fa soffrire
      lo cerchi
      nell'aria che respiri,
      nel calore del sole,
      nel profumo di un fiore!

      E ti manca il respiro,
      e ti manca il tepore
      di quel bacio donato,
      di quel bacio sognato.
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        Scritta da: dax
        in Poesie (Poesie personali)

        Il fantaccino

        Sono soltanto un giovane uomo
        un'ombra che passò nella storia
        una coscienza svanita nel nulla

        Un giocattolo nelle mani dei potenti
        un niente, un soldato
        tradito dal suo principe

        Carne da cannone sacrificata
        immolata all'inettitudine all'arroganza
        dei generali, dei re soldati
        degli infausti dittatori
        di tutte le epoche di tutti i colori

        Quì nella terra arrossata dal mio sangue
        tutti aspetto con pazienza e silenzio,
        tutti sono venuti i potenti
        non uno ha disdetto il penoso
        appuntamento: tutti in ginocchio
        hanno implorato il mio perdono

        Non il mio perdono voi dovete chiedere
        dissi: ma il perdono degli occhi
        sbarrati di milioni di madri

        Cercherete il buio inutilmente!
        Chiuderete gli occhi inutilmente!
        Con le mani coprirete il viso inutilmente!

        Vi scruteranno!
        Vi scruteranno!
        Vi scruteranno!

        Severi giudici gli occhi sbarrati delle madri
        giudici severi per tutta l'eternità.
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          Scritta da: Anna D'Urso
          in Poesie (Poesie personali)

          Il percorso della vita

          Disteso sei nato col primo vagito,
          cullato dai sogni di un viso gradito,
          deriso da quelli più forti di te
          sei stato maturo non rispondendo al perché.

          Amori tra i banchi di scuola hai vissuto,
          nessuno è perfetto e così ti sei arreso,
          sul lavoro hai piegato la schiena e vinto
          adesso respiri perché la vita è un incanto.

          Gli anni pesanti non regge il tuo io,
          perché questo soffrire, lo chiedi a Dio,
          sempre ligio hai vissuto e il dovere lo hai fatto,
          dei figli stupendi che tieni a te stretto.

          Ora che il tuo cammino si fa lento nella sera
          ricordi com'era bella lei in quella primavera,
          un goccia di pioggia bagna i ricordi,
          non c'è tempo per nulla e disteso ritorni.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Pasquino

            Cammino. De notte piazza Navona
            me sembra 'na bella signora,

            dietro 'n'angolo a 'na vietta scura
            vicino a fontanella d'acqua pura,
            ce stà Pasquino, un mezzo busto,
            sporco, brutto, e assai nascosto.

            Me fermo a guardallo incuriosito
            come 'n gatto impaurito,
            - Ao - me dice 'ncavolato:
            - e mica è corpa mia se sò così
            e macchine, o smog, er fumo... tutto quì.

            È vero, d'artronne 'na vorta
            tutto stò casino nun c'era,
            i cavalli ar posto de le macchine
            le campane a quello dè sirene,

            cor quer venticello chiamato ponentino
            friccicarello come 'n bambino
            se respirava l'aria de noantri
            pronti aiutà e nun giudicà l'artri.

            Mò è tutta 'na borgia, 'na confusione
            ce sarebbe da pija 'n mattone
            ma poi a chi o tiri...

            'Na vorta contro er papa e er governo
            c'annava de nascosto er popolino
            aiutato a più non posso da Pasquino.

            Allora stò mezzo busto puro greve
            perché nun torna a scrive?
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              Scritta da: Irene
              in Poesie (Poesie personali)
              E non importa se sarai lontano
              perché nel cuore mio ci rimarrai
              e non importa se non mi darai la mano
              le tue carezze le porterò con me
              e non importa se non avrò i tuoi occhi
              la luce tua mi ha già pervaso
              e non importa
              non importa amore
              e non importa il mio dolore
              perché l'amore è dono è sacrificio
              e vale il tuo sorriso.
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                Scritta da: Irene
                in Poesie (Poesie personali)
                Amor che mi sovrasti...
                porti il cuor mio nel vento
                amor come uragano
                travolgi e mi sconvolgi
                amor di te mi nutro
                eppur non sazi mai
                amor...
                che solitudine rinneghi
                in deserti infiniti mi abbandoni
                amor che in te confido
                riportami nel nido del mio cuore
                ridammi luce e sole
                la speme di ogni oblio
                amor che sei la vita
                lo scopo di ogni Dio
                risparmiami dal gelo di un addio.
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