Un freddo pungente che accompagna i miei passi... sguardi ricoperti di un pensiero assente... e lontano E quella paura che accompagna la solitudine E quel freddo che accompagna li silenzio... Ricoperto da stralci di lenzuola cerco un respiro tiepido nella notte... E cerco calore per asciugare questa lacrima.
Nei tuoi occhi ho perduto il senno, ho lasciato nelle tue mani il meglio di me, ho dimenticato sulle tue labbra la parte più dolce di me. Un fulmine a ciel sereno ha squarciato il blu intenso che colorava e profumava il mattino: tu nei tuoi passi lenti, nel dolce ondeggiare a ritmo del vento che ti porti dietro. È stato un soffio di vita, una lama di luce nel buio, è stato meglio di ogni putrido ricordo, meglio di tutti i sogni che di notte soffoco tra le mani, molto più di quanto potessi chiedere, aspettare, sperare. Uno sguardo incrociato, un attimo straziante e poi sei andata via nell'abbraccio che forse meriti. E sono andato via nel baratro che forse merito.
L'altro giorno ti ho vista, i nostri sguardi si sono incrociati, ma i tuoi occhi erano lucidi e tristi. Sono ancora innamorato. I miei sentimenti non sono svaniti, il mio cuore arde ancora per te.
Ma tu non eri sola, non ti sentivi sicura, pensavi che io mi avvicinassi a te? Non avevi il coraggio di affrontare la situazione? Perché?
Mi hai lasciato non hai avuto il coraggio di dirmelo di persona, hai usato il telefono È stata la cosa più brutta che potevi fare, ti sei tenuta le chiavi di casa, cosa sono per te? Un ricordo?
Ti fermi nel silenzio della notte, sfidi il freddo che ti prende a botte, per leggere le scritte su quel muro che non c'era prima, era un cuore puro.
Ti fermi nella notte ad ascoltare un pensiero non facile da capire, rifletti e calcoli che dire, è meglio tacere per non tradire.
Ti fermi nella notte cullato da domande cerchi le risposte, te ne vengono in mente tante, scarti le più banali, le prendi sottobraccio, neppure questo freddo scioglie in te il ghiaccio.
Ti fermi nella notte ad ammirar le stelle, il tuo sguardo è lontano dal suo cuore ribelle, ti chiedi cosa sei, ti chiedi dove vai, se è giusto o sbagliato tagliare corto il fiato.
Ti fermi nella notte aspettando il giorno, infreddolito da un sogno che è svanito col tempo, lavi il tuo viso e il sangue è più amaro, non puoi far nulla, lei è solo un faro...
Chiudo la porta. Resto in silenzio Tra il pavimento e il Dolore alato che copre ogni cosa Anelo a un altrove il mio corpo immobile smette d'esser mio Morsi dell'Invisibile aprono orizzonti oscuri spalancano squarci di cielo gelido che dormivano in me Cristalli di incertezze cadono dal soffitto. La mia schiena è fredda. Sentieri di sale attraversano il tempo ed il viso...
Fioca luce in fondo sciarada di ricordi alternante ai miei singhiozzi un sorriso regalato per velare quel dolore ancora vivo. Al lume di candela in agonia l'ombra appena sfiora del triste calamaio che implora d'intinger quella piuma per scriver un poema. Ma il cuore mio ispirazion non trova con l'anima dal silenzio divorata per un amor che grande amor parea. Forte batteva dentro il petto quel muscolo che creder non osava un'emozione vera ma con timor ogni dì ascendeva. Ma illuder più non posso un'anima che baci, sogni e vita invano lusingava. Farfalla più non batte reticente tace il cuore, gli occhi atoni copiose lacrime han versato per il timor d'amare e ancor soffrire.
Sono soltanto un giovane uomo un'ombra che passò nella storia una coscienza svanita nel nulla
Un giocattolo nelle mani dei potenti un niente, un soldato tradito dal suo principe
Carne da cannone sacrificata immolata all'inettitudine all'arroganza dei generali, dei re soldati degli infausti dittatori di tutte le epoche di tutti i colori
Quì nella terra arrossata dal mio sangue tutti aspetto con pazienza e silenzio, tutti sono venuti i potenti non uno ha disdetto il penoso appuntamento: tutti in ginocchio hanno implorato il mio perdono
Non il mio perdono voi dovete chiedere dissi: ma il perdono degli occhi sbarrati di milioni di madri
Cercherete il buio inutilmente! Chiuderete gli occhi inutilmente! Con le mani coprirete il viso inutilmente!
Vi scruteranno! Vi scruteranno! Vi scruteranno!
Severi giudici gli occhi sbarrati delle madri giudici severi per tutta l'eternità.