Il colore dell'odio ha cambiato anche il cielo e di stelle ora è spoglio sono tutte discese a segnare indumenti che ricoprono corpi dello spessore d'un foglio
a milioni stipate le anime... che resistono impavide
spinato è quel filo che prima ricuce e poi soffoca
Hai visto quel raggio di sole fra le nuvole? Hai sentito quel fremito lungo la schiena? Hai ascoltato quel respiro lento e lontano?
Ero io che ti cercavo!
Com'era tenero quel gatto nero incontrato per caso... Com'era dolce quel caffè bevuto pensandoti... Com'era luminosa quella stella accesa nella notte...
eri tu che mi guardavi!
Quante corse contro il tempo! Quante urla contro il cielo! Quanto dolore dipinto sul cuore:
Caro maestro il tuo canto cancellò i tristi pensieri del tempo rubò alla vecchiaia regalandoci una sorsata di giovinezza
La tua voce potente cristallina autorevole sbaragliò gli invidiosi, i mediocri annullò degli uomini le differenze le divergenze accumulandoli in un applauso liberatorio
Ora anche adesso lassù susciterai l'applauso del buon Dio degli angeli e di tutti i bambini della terra.
Un ricordo lancinante umanità massacrata filo spinato neve scheletri cadaveri in sfacelo
Fumo sale nauseabondo anime camminano silenziose calpestando morti
Il passato ritorna mille e mille volte più grande
Interi continenti prigionieri del potere fame malattie egoismo
Miliardi di uomini anima-li piante condannati innocenti senza appello!
Giudici e giudicati entrambi colpevoli Sodoma E Gomorra saranno incenerite nei nostri cuori
Si riapriranno gli animi alla speranza eterna compagna della desolazione alziamoci dalla materia grezza dal nostro io primordiale creato dagli abissi del tempo e dell'evoluzione
Alziamo lo sguardo verso la materia sottile verso le stelle antiche nostra culla celeste
Si! Dall'abisso del tempo s'alzeremo nei sette cieli delle spirituali sfere fino raggiungere l'Io infinito la suprema stazione la sempieterna giustizia l'ombelico della creazione
Lì! Finalmente incontreremo il Dio Ineffabile il Demiurgo del tempo delle dimensioni parallele degli universi infiniti l'artefice dell'elica della vita eternamente vivente.
Stanotte ti ho sognato... Ancora una volta... Mi odio profondamente quando mi sveglio perché è proprio l istante in cui non vorrei uscire dalla mia mente... È lei che mi inganna: egoisticamente richiudo gli occhi e rivivo in quel luogo dal quale ero appena fuggita. Forse per paura di vedere cosa sarebbe successo se quel sogno fosse andato avanti... Ma sono ancora lì. Per la seconda volta mi sveglio e mi spavento: È la mia stessa voce che mi da il buon giorno affermando un "si" soffocato che risponde ad una disarmante domanda di non so chi... È passato tanto tempo ma sono ancora qui a lasciare che il sogno del tuo ricordo distrugga ogni mio sorriso.
Probabilmente mi addormenterò senza accorgermi di avere ancora il disegno dei miei occhi contornato dalle lacrime; E mi risveglierò nel cuore della notte mentre l'ultima goccia di malinconia si sta facendo strada sul mio viso.
Foglie portate dal vento seguono, senza protestare, il destino del loro ultimo viaggio verso la terra che dall'alto dei loro alberi fino a ieri potevano guardare...
Foglie ingiallite dal tempo, senza vita, belle da guardare ma destinate a vagare senza meta in un viaggio già finito in partenza...
Foglie conservate nei libri a ricordo di un momento, forse, troppo bello per dimenticare...
Un uomo di mezza età le mani e il viso raccontare trent'anni di vita da operaio sta con gli occhi arrossati smarrirsi in una parete. È uno sguardo di umiliazione è la stanchezza di affrontare la quotidianità. È un immagine ricorrente nella mia giovane età. E all'improvviso sento di esser diventato un uomo.
Volevo regalarti una stella per illuminarti Volevo regalarti un pezzo di oceano per il suo infinito un alito di vento per la sua immensità... ma posso solo darti il mio cuore che è luminoso, immenso ed infinito d'amore per Te.