Scritta da: Pietro Pasquali
in Poesie (Poesie personali)
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Ricorda, dal ricordo impara, e trasformalo al meglio giorno per giorno.
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Ricorda, dal ricordo impara, e trasformalo al meglio giorno per giorno.
Io sono il Dio morto
eppure eternamente vivente
Percorro l'abisso del tempo
e dell'evoluzione
fino a raggiungere il tuo cuore
Io sono energia
materia
parola
amore
Io Sono uomo
anima-le
spirito della foresta
Io Sono il Cristo
inchiodato sulla croce
Io Sono Pietra
Sono Polvere che il tempo
depone sull'orgoglio
degli uomini eternamente.
Mi chiameranno rivoluzionaria
beh poco importa
la legge in questo paese funziona a gocce
da nord a sud, non siamo sulla stessa terra.
Qui amata terra del sud, vige il commiato silenzio
a nord vige il commiato sotterfugio.
Tutti felici tutti contenti
tutti una banda di strafottenti.
Poco importa chi è a pagarne le spese
alla fine del mese si fa notizia sul TG
o su qualche quotidiano del mercoledì.
Nelle riviste poi sei messo in copertina
Se sei morto stecchito
non muovono manco un dito,
che son scemi questi !
Tu parli più da morta direbbero lesti
A dirla in breve sai che c'è
questo paese fa schifo anche a me.
Prima i soldi, poi le opinioni
alla fine siamo tutti un branco di...
Rimbalza la vita
momenti altalenanti di una vita vissuta
nel perfetto incredulo mio mondo.
Fidatami
a chi mi tendeva la mano,
oggi mi accorgo più di ieri
quanto sono furbi, chi ha cattivi pensieri,
chi vede in un uomo sofferente
come deve toglierli tutto
e non lasciarli più niente,
manco l'aria gli è più concessa,
anche quella gli è stata omessa.
Rimbalzano i pensieri come palle fumanti.
Rimbalza il tempo con tutti gli inganni
tutto vengo oggi a scoprire
mano mano che voglio e dico di partire.
Lasciare questa terra.
Lei non mi ha portato niente
un grande vuoto solamente.
Palla rimbalza, rimbalza il mio cuore
dimmi tu la strada migliore
Io ho vuoti, cerco il sereno
a me non è concesso
sto chiedendo il permesso di essere candidato
alla parola fine di questo reato.
Palla rimbalza, rimbalza ancora
porta i sogni sereni di allora,
quando ero bambina
e chiedevo la mamma a me vicina.
La sua mano la sento ancora
nella mente vorrei dirle
accarezzami ancora
un minuto solamente
Ma sono grande!
E questo pare strano!
Forse perché ai grandi
non è concesso,
io lo dico nella mente, spero
però che avvenga veramente
che la mia mamma posi la sua mano
come faceva quando lei era tanto lontano
palla rimbalza, rimbalza ancora,
dimmi tu quando arriva l'ora.
Tra macerie di vita
resa men che niente,
gracili fili d'erba
-più sottili di ogni speranza-
invadono rovine
di una Gaza fatta fango...
Quel che resta oggi
-di ieri-
è soltanto un aquilone
solitario su nel cielo amianto,
per sempre scippato
al sogno infranto di un bambino.
È come se questo fosse l'ultimo giorno,
le ultime ore, gli ultimi minuti
gli ultimi secondi
Appaiono alla mente tanti ricordi, i più belli
Io da bambina che correvo con le braccia spalancate
per abbracciare la mamma, misterioso il suo profumo unico.
Uniche le sue carezze, i suoi baci poi
quelli che solo una mamma da
quando sei nel tuo soffice lettone semi addormentata, tra i sogni e la realtà
Le marachelle fatte, con mille assurdità
quelle che solo un bambino fa
con molta ingenuità
che alla fine fanno adirare al papà.
Le corse in bicicletta con le amiche
le calze corte a quella età,
che oggi farebbero ridere
invece noi le abbiamo portate con tranquillità.
La maternità è regalo che Dio da
Io sono stata fortunata
a me è stata donata.
I figli sono parte di te
gli dai tutto il tuo amore, gli doni il cuore
anche quando vanno via, quando chiudono la porta
ma tu aspetti che tornino.
Affiorano alla mente.
le risa fatte insieme.
Li porto con me.
A chi ha osato ho già perdonato,
prego per loro che non piangano dopo.
È come se... ma forse no, è un momento!
O forse no. Sarà Dio a dirlo
io no.
Vorrei sentire correre una bici
lungo i viottoli del lager
Vorrei vedervi fiori
e farfalle
Quelle strade grigie
vuote
sono ferite perenni
aperte ancora
e per sempre
Le abitano
immagini di morte oscura
innaturale
che attraversò corpi già scheletrici
e giunse
non falce mietitrice
ma amica
a liberare dal dolore
Per non dimenticare
i lager restano
< orbite vuote >
Riempiamo
le strade dell'orrore
del ricordo terribile
di ciò che l'Uomo
può fare all'Uomo.
Pure...
rimane forte il desiderio
di vedervi bambini giocare
e donne
sorridere
Di sentire grida
intorno ad un pallone
e il campanello delle bici.
In una tremula stella d'argento
che ti fa l'occhiolino
In una luna selvaggia
che strappando veli di nubi
a te si offre
con teneri baci
e languide carezze notturne
Nell'impietoso urlo del vento
che risoluto ti sfida
facendo tremare la tua coscienza
In una foglia
che danza nel tuo vuoto
disegnando petali di speranza
In un granello di sabbia
Incastrato fra le dita
aggrappato alla sua Vita
Fra le onde dell'Oceano
che gonfiano il petto
e sospirano pensierose
Lì, e ovunque guarderai
mi troverai
Giacché l'Amore trasforma
per congiungere due anime affini
Saremo un'unica orma oltre i confini
E in riva al mare dei sogni tuoi
una voce d'angelo ti canterà
la tua Favola d'Amore
e di Libertà.
Notte di stelle
Notte di pensieri
Chiave che libera mente e cuore
dalle catene che bloccano
le emozioni e i sogni
le speranze e i desideri
Luna, musa della notte
che illumini poetica le tenebre
e indichi la via di fuga ai pensieri
che si librano nell'aria
pronti a tornare
nelle menti in modo disordinato
quando arriva il mattino.
All'improvviso
due gocce gelide
mi bagnano il viso
ripenso
al tuo sorriso
il treno corre
mentre il tempo
non trascorre.
Rivedo vecchi luoghi
i posti dei
nostri giochi
tutto parla di ieri
anche se cerco di
fuggire dai pensieri
e viaggio in un altro universo
ma anche lì... ti ho perso.