Grazie, grazie per esserti soffermato e avermi dedicato un po' di tempo
Grazie, perché con il tuo impeto e la voglia di fare mi hai saputo affascinare, a ogni tuo cambiamento appariva il mio tormento si trasformava in dubbio e patimento.
Grazie a te ho imparato che la vita è movimento e ora di nuovo sento un grande turbamento, sicuro non sarà l'ultimo ma grazie a te sono diventata forte e affronterò ciò che mi riserverà la sorte.
Nel caos della mia stanza dove l'affanno mio è evidente riesco a trovar pace e intorno a me più niente e mentre creo le logica di un ordine d'ambiente fuggo con la mia anima e pur con la mia mente mi trovo in luoghi ameni a passeggiar tra i monti con gli occhi su nei cieli a rimirar tramonti viaggio tra le nuvole verso mete fuori mano cavalco brezze e venti per arrivar lontano sorvolo oceani interi che sono i miei pensieri nel caos della mia stanza penso al mio amor lontano raccolgo la mia lacrima e guardo la mia mano vedo il tuo dolce viso sorridermi di più rialzo gli occhi al cielo e corro ancor lassù.
Non alzo mai recinti per tener chiuse le parole le lascio brucare libere nel loro pascolare e non posso farci niente se a volte tu le fai entrare e poi ti lamenti perché il tuo prato verde son venute a rovinare.
Che strana ferrovia binari di parole schiacciate da lingue metalliche devi sempre tirare dritto... mai andare storto ma... qual è il vero binario morto?