Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Parole lacerate ahimè... tra i denti
ingannano le menti... saggezze ormai confuse
non sanno riconoscere... neppure i venti
gioie di polvere ricoprono gli stenti.
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Parole lacerate ahimè... tra i denti
ingannano le menti... saggezze ormai confuse
non sanno riconoscere... neppure i venti
gioie di polvere ricoprono gli stenti.
Velate son le parole come le arricciate tende
l'ombra del perbenismo... a vista d'occhio si distende
larghe vedute protette da severi cancelli
apostrofi accatastati danno riparo ai ritornelli
antichi simboli scolpiti fraseggiano
attorno a derelitti capitelli.
Molte le maschere fuoriuscite
dai regali del natale
con fiocchi colorati si manifestano
ancor prima... del carnevale.
Sul fiume la barca
scrostata traghetta
i pescatori nel nebbioso
mattino
Sciacquio di remi
sull'acqua lenta
che scivola sotto la chiglia
Volti silenziosi osservano
il sole che si nasconde
malizioso tra le nebbiose nubi
Leggeri uccelli s'alzano
dalle rive boscose
bisticciando allegramente
Sulla barca silenziosa
il volto di mio padre sorridente.
Sei andato oltre
seguendo il sentiero
che tutti conduce
Sei andato oltre
tra i boschi
che nascondono le prede
scrutando il volo
del falco silenzioso
Sei andato oltre
ascoltando l'acqua del torrente
che scivola verso il mare,
respirando il profumo
del legno bruciato
sorseggiando il vino nero
che riscalda l'autunno
Sei andato oltre
sentendo l'abbaiare
festoso di Diana avvicinarsi.
Metallo sagomato intrappola la mente
anime lucidate a nuovo sanciscono sentenze
trofei mostrati con orgoglio colmano nuove giornate
ridicoli gli abbracci nei gesti del dovuto
onori riportati con le cadenze giuste
ingrassano le bianche buste
articoli già letti non sanno più colpire
niente cambia al di là se niente può cambiare
metallo sagomato nella mente... va ad arrugginire.
Giochi di luci e ombre
nei sogni lucidi
di una notte insonne.
Tacita malinconia
che prendi per mano
il cuore e lo porti oltre il pianto
dove sorge l'alba e splende il sole...
Giochi di ombre e luci,
e come ogni volta accade
il giorno ha fine e la notte
torna, con la sua tristezza
e i suoi bagliori di periferia.
Giorno triste di una notte
infinita,
danza la mente nell'oblio
della disperazione...
Triste la notte
questa notte
dove il canto del gallo
desta da un torpore
denso;
pensieri imperfetti
per trovare
il senso.
Un canto antico:
Caino e Abele
si abbattono di nuovo,
lucida follia
nelle strade del mistero,
oltre il silenzio:
il suicidio dell'anima.
Strillerà la notte
cielo senza luna
s'addormenta il giorno,
senza paura la sera...
Strillerà la notte
macigno di silenzio
dove si perde il coraggio
di un amore senza età.
Strillerà la notte
di un giorno senza sogni,
dove il sole
dietro le nuvole
s'abbandona mesto...
Si sveglierà il vento
a carezzar le rose
dopo una notte insonne
ascoltando i sogni.
Strillerà il giorno
sotto un sole disperato,
cheti gli animi
di cuori sconsolati.
Il sussurro del vento
fra gli alberi
sprigiona melodie
che si intrecciano
con le parole.
Suono magico
che s'adombra
sotto la luce del sole,
l'amore si colora
di riflessi d'oro.
Magica la mescolanza,
la passione s'accende,
tutto s'infiamma
un tintinnio aleggia nell'aria:
e l'estate risplende sotto
il colore dell'amore.