Disteso sei nato col primo vagito, cullato dai sogni di un viso gradito, deriso da quelli più forti di te sei stato maturo non rispondendo al perché.
Amori tra i banchi di scuola hai vissuto, nessuno è perfetto e così ti sei arreso, sul lavoro hai piegato la schiena e vinto adesso respiri perché la vita è un incanto.
Gli anni pesanti non regge il tuo io, perché questo soffrire, lo chiedi a Dio, sempre ligio hai vissuto e il dovere lo hai fatto, dei figli stupendi che tieni a te stretto.
Ora che il tuo cammino si fa lento nella sera ricordi com'era bella lei in quella primavera, un goccia di pioggia bagna i ricordi, non c'è tempo per nulla e disteso ritorni.
Cammino. De notte piazza Navona me sembra 'na bella signora,
dietro 'n'angolo a 'na vietta scura vicino a fontanella d'acqua pura, ce stà Pasquino, un mezzo busto, sporco, brutto, e assai nascosto.
Me fermo a guardallo incuriosito come 'n gatto impaurito, - Ao - me dice 'ncavolato: - e mica è corpa mia se sò così e macchine, o smog, er fumo... tutto quì.
È vero, d'artronne 'na vorta tutto stò casino nun c'era, i cavalli ar posto de le macchine le campane a quello dè sirene,
cor quer venticello chiamato ponentino friccicarello come 'n bambino se respirava l'aria de noantri pronti aiutà e nun giudicà l'artri.
Mò è tutta 'na borgia, 'na confusione ce sarebbe da pija 'n mattone ma poi a chi o tiri...
'Na vorta contro er papa e er governo c'annava de nascosto er popolino aiutato a più non posso da Pasquino.
Allora stò mezzo busto puro greve perché nun torna a scrive?
Senza la luce che mi illumina il cammino Senza la mano che stringe forte la mia Senza la tua voce che pian piano mi sussurra in un orecchio Senza il tuo sguardo che mi indica la giusta direzione
E non importa se sarai lontano perché nel cuore mio ci rimarrai e non importa se non mi darai la mano le tue carezze le porterò con me e non importa se non avrò i tuoi occhi la luce tua mi ha già pervaso e non importa non importa amore e non importa il mio dolore perché l'amore è dono è sacrificio e vale il tuo sorriso.
Amor che mi sovrasti... porti il cuor mio nel vento amor come uragano travolgi e mi sconvolgi amor di te mi nutro eppur non sazi mai amor... che solitudine rinneghi in deserti infiniti mi abbandoni amor che in te confido riportami nel nido del mio cuore ridammi luce e sole la speme di ogni oblio amor che sei la vita lo scopo di ogni Dio risparmiami dal gelo di un addio.
Io ti conforto tu mi conforti è un'armonia di sentimenti un suono magico di magiche parole di abbracci portati dal vento di sguardi posati su un raggio di sole talvolta su un raggio di luna anche nel silenzio mi parla la tua voce che dolcemente mi invita alla ragione io ti comprendo tu mi comprendi è un sentiero che non ha ostacoli percorso privo dell'ipocrisia ed il giudizio è assente strade lontane che s'incontrano nell'anima e lì si tengono per mano.
Il tempo passa, i secondi trascorrono inesorabili, portando con se gli ultimi respiri di speranza... che riempivano il mio cuore. Hai deciso così, con tristezza accetto la tua decisione mettendomi da parte triste e sempre più solitario nella speranza che un giorno... possa ritrovare la felicità ormai perduta.
Stanotte è diversa la notte è carica carica di qualcosa che deve cambiare che deve mutare è giunta l'ora del rinnovamento di prendere coscienza di se stessi di dominare la propria vita è finita l'epoca di essere succubi degli altri di essere intrappolati da erbacce che ci usano e ci abusano perché siamo fiori degli splendidi fiori ed è giunta l'ora di sbocciare.
Pensavo fosse il fruscio del vento, il sibilo della notte, ma voltando il viso ho incontrato il tuo ... è il suono della tua voce che sussurra in versi i pensieri dell'animo tuo sono parole in note che raccontano di Te e così lieve come una carezza su una emozione sussurrata sereno mi sorprende il sonno.