Sento questa melodia dentro di me mi attraversa il corpo di continuo mi fa tremare mi fa tornare per un attimo bambino. Vorrei danzare con te. Riesco a vedere nei tuoi occhi la voglia d'amare e di sognare ancora. Forse tutto questo un giorno sarà di nuovo possibile. Ed io resto qui nell'attesa e aspetto... Una nuova lucente alba sta per nascere dalla lotta con le tenebre. Forse questa sarà la giornata che aspettavo da tempo la giornata più bella e indimenticabile di una vita passata. Perché forse finalmente... T'incontrerò.
Quando smette di piovere, volteggiano in cielo migliaia di uccelli creando delle figure a forme astratte. Così aleggia il mio pensiero ad incontrar nuvole e anche a voler sembrare gabbiani, appare chiaro che il mio grido non è di gaudio ma di stonato lamento.
Occhi azzurri come il cielo, occhi neri come il buio, occhi blu come la notte, occhi verdi come il mare, occhi verdi che non vogliono incontrare i miei, occhi verdi che non vogliono guardare, occhi verdi che non vogliono capire, che non vogliono ascoltare. Occhi verdi come i tuoi, che sanno di sapere, ma che si perdono nel loro stesso mare.
Nel fiume del tempo ti cerco. Ti credo presente all'angolo del mistero, ti attendo fra sogni che vagano incerti e ascolto il mio cuore risuonante di antiche parole. Ti cerco percorsa da fragile follia in sentieri nascosti di luoghi inesistenti e tra foglie di un mandorlo che di fiori si veste. Ti guardo tra volti inventati, tra riflessi di risacche ridenti di gocce, in un cielo incupito che sorride beffardo al sole. E... mi rivedo come in un gioco di bimba che saltella ma s'allontana impaurita dalla penombra oscura e tra braccia d'amore scopre il solo rifugio dove un sorriso è lì sicuro e sincero nello sguardo e nel soffio del tuo respiro.
Il freddo scende profondo nell'anima e non è la neve che fuori fiocca a raffreddarlo.
Sono le tue parole Sono i tuoi comportamenti Sono i tuoi pensieri ormai altrove Sono i tuoi piedi ancora qui ma pronti a partire
Guardo i tuoi occhi neri Accarezzo i tuoi lunghi capelli soffici come seta
I tuoi gesti convulsi mentre sogni incantano il mio sguardo che spia il tuo sonno agitato
I tuoi piedi spuntano dal fondo delle lenzuola e le dita affusolate si muovono come quelle di un musicista mentre accarezza i tasti solleticando il suo pianoforte in una melodia dolce e soffusa
Come dolce e soffusa è la luce ti questo mio triste mattino che ti avvolge calda come a proteggerti, a cullare gl'ultimi minuti in questo tuo sonno agitato
Una valigia imperfetta, disordinata, riposa appoggiata su una sedia Un profumo, una spazzola, una cintura rossa, una camicetta spiegazzata, una maglia, un po' di collant arrotolati in un angolo della valigia quasi nascosti e quelle così minuscole mutandine di pizzo.
Si intravedono sotto la maglia, quei soffici balconcini, impalcature delle tue dolci colline così calde e morbide.
Presto andrai, hai deciso, partire, lasciarmi è il tuo ultimo scopo nulla trattiene la tua volontà di volgere altrove. Neppure questo tempo così gelante che ghiaccia i muri delle case, copre le strade nascondendo le vie e che ha rabbrividito anche il tuo cuore.
Ti guardo per qualche ultimo istante prima del tuo risveglio prima che tu te ne accorga, affinché resti in me una tua ultima immagine, nitida, bella come un dolce ricordo da chiudere in una busta gialla sigillata da una lacrima.
Gocce di gioia bagnano occhi increduli asciugandosi abbandonano cicatrici saline a segnare il passaggio di emozioni profonde fiumi dagli argini deboli resistete all'illusione il sogno di uno zoppo poter correre noi.