Poesie personali


Scritta da: Antonella
in Poesie (Poesie personali)

Occhi verdi

Occhi azzurri come il cielo,
occhi neri come il buio,
occhi blu come la notte,
occhi verdi come il mare,
occhi verdi che non vogliono incontrare i miei,
occhi verdi che non vogliono guardare,
occhi verdi che non vogliono capire,
che non vogliono ascoltare.
Occhi verdi come i tuoi, che sanno di sapere,
ma che si perdono nel loro stesso mare.
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    Scritta da: Mariella Mulas
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti cerco...

    Nel fiume del tempo
    ti cerco.
    Ti credo presente all'angolo
    del mistero,
    ti attendo fra sogni
    che vagano incerti
    e ascolto il mio cuore
    risuonante di antiche parole.
    Ti cerco percorsa da fragile follia
    in sentieri nascosti
    di luoghi inesistenti
    e tra foglie di un mandorlo
    che di fiori si veste.
    Ti guardo tra volti inventati,
    tra riflessi di risacche ridenti di gocce,
    in un cielo incupito che sorride
    beffardo al sole.
    E... mi rivedo come in un gioco di bimba
    che saltella ma s'allontana impaurita
    dalla penombra oscura
    e tra braccia d'amore scopre
    il solo rifugio dove un sorriso
    è lì sicuro e sincero nello sguardo
    e nel soffio del tuo respiro.
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      Scritta da: Luca Cordaro
      in Poesie (Poesie personali)

      Sogno infinito

      Quel giorno lontano
      ti vidi arrivare
      e nella mia vita
      voluta sei entrare

      Due strade diverse
      si sono incrociate
      le nostre labbra
      si sono sfiorate

      Da allora ho capito
      che vuol dir amare
      ed or senza te
      non posso restare

      Qualcosa è cambiato
      interno al mio cuore
      aumento del ritmo
      e maggior calore

      Ogni ora è diversa
      stando al tuo fianco
      scoperte continue
      e non esserne stanco

      Guardarsi negli occhi
      lo sguardo assente
      persi in un mondo
      miglior del presente

      Campane in festa
      e un prato fiorito
      mi sembra di stare
      in un sogno infinito.
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        Scritta da: Maurizio Molinaro
        in Poesie (Poesie personali)

        Prima di Partire

        Il freddo scende profondo nell'anima
        e non è la neve che fuori fiocca a raffreddarlo.

        Sono le tue parole
        Sono i tuoi comportamenti
        Sono i tuoi pensieri ormai altrove
        Sono i tuoi piedi ancora qui ma pronti a partire

        Guardo i tuoi occhi neri
        Accarezzo i tuoi lunghi capelli soffici come seta

        I tuoi gesti convulsi mentre sogni
        incantano il mio sguardo
        che spia il tuo sonno agitato

        I tuoi piedi spuntano dal fondo delle lenzuola
        e le dita affusolate si muovono come quelle di un musicista
        mentre accarezza i tasti solleticando il suo pianoforte
        in una melodia dolce e soffusa

        Come dolce e soffusa è la luce ti questo mio triste mattino
        che ti avvolge calda come a proteggerti,
        a cullare gl'ultimi minuti
        in questo tuo sonno agitato

        Una valigia imperfetta, disordinata, riposa appoggiata su una sedia
        Un profumo, una spazzola, una cintura rossa,
        una camicetta spiegazzata, una maglia,
        un po' di collant arrotolati in un angolo della valigia quasi nascosti
        e quelle così minuscole mutandine di pizzo.

        Si intravedono sotto la maglia, quei soffici balconcini,
        impalcature delle tue dolci colline così calde e morbide.

        Presto andrai, hai deciso, partire, lasciarmi è il tuo ultimo scopo
        nulla trattiene la tua volontà di volgere altrove.
        Neppure questo tempo così gelante che ghiaccia i muri delle case, copre le strade nascondendo le vie e che ha rabbrividito anche il tuo cuore.

        Ti guardo per qualche ultimo istante prima del tuo risveglio
        prima che tu te ne accorga,
        affinché resti in me una tua ultima immagine, nitida,
        bella come un dolce ricordo da chiudere in una busta gialla
        sigillata da una lacrima.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Solo il silenzio parli

          Sciacalli pavidi e codardi
          sempre in fuga dal vero ultimo
          sull'agorà si sono azzuffati
          discutendo di vita e di morte
          Come poco si vede chiaro
          ciò che è nitido nel vago!
          Tu da anni già non eri
          oscurato era ogni splendore
          cadavere di vitali tripudi
          incosciente giacevi nella fossa
          di sogni e speranze mai nati
          eppur nulla ti mancava
          perché tutto vi è nel nulla
          sentii dire dall'ombra presente
          di una presenza passata.
          All'albero della vita sradicato
          dal terreno della coscienza
          cannula di linfa o innesto
          non può dare frutti e foglie
          a nulla più gli vale pioggia
          sole o batter di luce sui rami.
          Oh povero essere pur passato
          sei per il mondo, di te vissuta
          tra miliardi di viventi
          ho conosciuto appena il nome
          così ancor triste oggi da udire
          se eco tristevole ritorna
          dalla scia del tuo precoce sparire.
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie personali)

            Il mare

            Il mare si muove con ritmo dolce
            e conciliante: le onde
            si posan sulla sabbia
            e il vento instancabile
            altre ancora ne crea
            che paion rincorrersi;
            un blu immenso che
            fermare non puoi. Ma
            cavalcare per muovere
            assieme o per rotte diverse
            il tuo cammino deviare.

            Il mare si agita con ritmo possente:
            spuma rabbiosa scaglia
            e abbatte l'ira del cielo
            in luoghi che di tanta
            irruenza patiscono.
            Quell'energia cupa
            imbrigliare non puoi
            e inverosimile è
            domarne con umana
            arguzia la furia.

            Il mare ha un ritmo riposante,
            nelle sere dall'orizzonte
            illuminate: di colore acceso
            arrossire lo vedi lentamente
            e di arancioni riflessi.
            Le vele lo attraversano
            e i gabbiani dall'alto
            lo osservano, mentre
            il pescatore i frutti
            generosi attende.
            E accende passioni
            nel cuore di amanti che
            vedono riflessi
            l'un nell'altro sentimenti.

            Il mare possiede il ritmo misterioso
            della vita che in sé
            custodisce e da sponda
            a sponda unisce.
            Ora sosti: odori essenze
            di lontane terre oltre
            il suo orizzonte e
            comprendi dell'avventura necessità.
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              Scritta da: I. Pirozzi
              in Poesie (Poesie personali)

              L'Amore è

              L'Amore è aspettare ad una porta che non si apre;
              aspettare ad un telefono che non squilla;
              aspettare parole che non verranno mai pronunciate;
              aspettare che piova in una giornata di sole;
              aspettare una stella cadente in una notte nuvolosa.
              L'Amore è qualche cosa che non si può spiegare,
              e quando credi di esserci veramente vicino, ecco che ti scivola tra le dita;
              ma tu ricordalo quel momento avrai raggiunto l'apice dell'amore.
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