Rubo la marmellata... sto in campana pulisco il cucchiaino... i contorni del vasetto cerco di dare leggerezza ai movimenti felpando delicatamente... i passi
Ramificate frasi ricercano la luce in questa grande immensa... foresta di parole spingendosi su... in alto mostrando false gemme che vogliono sbocciare prima del pensiero schiacciando sotto per arrivare in cima parole con un contenuto... vero fortuna che d'inverno arriva il gelo e brucia certe gemme... dal colore nero.
Urlerai il mio nome in una notte di luna piena, strozzerai il pianto vedendomi volare i cieli che un tempo ci appartenevano, stringerai i pugni e risuoneranno lente le mie parole. Ti chiederai perché, ma non troverai risposta alcuna perché le domande le ho portate via con me, le ho bruciate in un angolo che ricordo appena, le ho affogate in un mare di catrame.
Un attimo... o forse più non lo saprò mai. Immerso nei mille pensieri della mente, un ombra mi è apparsa. Intorno un silenzio irreale scie luminose di tanti colori disegnavano un profilo. Ecco in tutta la sua bellezza un corpo immacolato. Ci siamo sfiorati appena e poi sei svanita. Non saprò mai il colore dei tuoi occhi. Non saprò mai il profilo della tua bocca. Non saprò mai se ti rivedrò ancora. Ti porterò per sempre nel mio cuore. Terrò chiuso nella mia mente il ricordo meraviglioso di un momento!
Sento che ciò che provi tu non è amore. Nella vita il vero amore. lo si prova una volta sola! Mi vuoi bene! Si ma in realtà... l'amore è qualcosa di sublime l'amore è un oceano impetuoso dalle onde che sovrastano i cieli. Non te ne do colpa il tuo è un bene grande un'amore non è.
Esecrabili siano coloro che avvelenano la terra che ci nutre l'acqua che ci disseta, l'aria che ci sostiene
Coloro che violentano l'infanzia degli uomini e della terra
Che turlupinano le menti con programmi stupidi, illusori
Che anestetizzano le volontà con valanghe di notizie inutili d'aberrante stupidità
Esecrabili siano coloro che dileggiano gli antichi amati presepi di gesso così cari alla nostra lontana infanzia
Dove puri ed innocenti c'incamminavamo verso il futuro, ignari del feroce divisore che silenzioso attentava alle nostre vite
Ora che nel silenzio e nella solitudine sentiamo la vecchiaia allungare il passo
Il tempo che sfugge tra le dita, i ricordi tornano ad allietare la nostra mente: le parole del mio vecchio maestro Villa, "Dario stringi i pugni e vai".