in Poesie (Poesie personali)
Laddove un tempo c'era stata una luce
nei miei occhi quando parlavo di lui,
adesso c'è solo un vuoto!
Dove un tempo c'era stato amore,
adesso resta solo indifferenza.
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Laddove un tempo c'era stata una luce
nei miei occhi quando parlavo di lui,
adesso c'è solo un vuoto!
Dove un tempo c'era stato amore,
adesso resta solo indifferenza.
Le piante rivestono
la terra di vita operosa
Giganti che s'ergono maestose
sui nostri orizzonti
che magnanime ci regalano
l'aria per le corse campestri,
per i canti serali
Dove realtà e fantasia
si mescolano al bosco
immerso nella luna
Amiamo le piante,
che sfamano l'umanità,
che riscoprono all'uomo
il sapore del vento
Che rinfrescano le nostre estati
accarezzando con le alte foglie
le nubi bianche del cielo
Salviamo le piante che ci donano
come antiche divinità silvestri l'avvenire.
Continuano i giorni pieni di sole malato
la nebbia cinge gli alberi nudi di rugiada
sul fiume il cadavere d'un gabbiano avvelenato
Dove andiamo umanità disperata
verso un futuro di progresso
oppure verso una vita sacrificata
Pier Paolo diceva" sviluppo non è progresso"
parole sagge d'un poeta illuso
noi siamo soli senza più neanche il sesso
Dio è morto Marx un'illusione
spetterà sempre all'uomo costruire la società nuova
una civiltà senza sfruttamento né prevaricazione
Una umanità nuova d'intenti
di libertà risuscitate
non come oggi di fronte alla violenza sgomenti
Questo vi chiedo senza ipocrisia
ma se vogliamo che ciò s'avveri
via il potere alla borghesia.
Nel buio una luce
luce intrigante
luce rabbiosa
Volano stelle
galassie infinite
circondano i cuori
di speranza: sofferenti
passioni, dispersi
anni volati nel passato
Ricordi circoscritti
d'incosciente follia
straziano l'anima
sofferente ed immortale.
Io e Te due anime in balia di
un vento avverso...
che nella bramata
malinconia della notte,
in un essenza carezzevole
Si rifugiano nell'oblio dei sogni
lì dove nessun vento può soffiare,
ma solo aleggiare e unirci in un sol cuor sereno.
Diserta la muta folla dei tuoi pensieri
se ai polsi batte la voglia di parlarmi
non startene inceppata nel linguaggio
tuo più antico scorporato di amore e di abbandoni;
prima che fagociti il silenzio
il bruire della lenta fiamma che brucia
accenna al sistro che s'alza da ciò che l'arde.
Poco possiamo mutar la nostra vita
avviatasi inesorabile alla sua foce
ma non ti opporre se al suo corso
un rivolo tributario d'affetto
schietto di moine vi arriva impetuoso
con acque limpide e schiume cristalline,
non puntarmi l'artiglieria contro
dei 'però' resilienti su cui ti attesti
se ti confonde l'occhio della tua mente.
È nel lampo dorato che sprizza dolcezze
mentre la corrente fa sentire la sua voce
che si illumina l'alto del cuore.
Se insiste la luce è una fortuna:
ogni contorno d'ombra si sfrange
e un mutamento ci rapisce e ci consola.
Estirpa l'ortica che ti brucia
solo la morte è inconvertibile
dai vita altra alla tua vita
altera combatti per un sorriso
si può vincere pure contro il vento.
Ho il tuo ricordo nel cuore
di quando ti ho conosciuta.
La tua paura
di non saper cosa dirmi e cosa fare
mi faceva sorridere.
Ma sei stata meravigliosa
sei riuscita ad aprire la porta
di questo cuore ormai malato
e prenderne parte.
Una parte che ormai
nemmeno Dio
può togliere.
Poi per una parola
ti ho delusa
il mio cuore era triste
e annegava nelle lacrime
gli ultimi spasmi
poi forse
tutto sarebbe finito.
Ma tu mi hai capito
in questo cuore
c'è tanto Amore
c'è tanta voglia d'Amare
non riesco a odiare
non ne sono capace.
Rimani assorta ad osservarmi
mentre una carezza
scivola sul tuo viso
una lacrima cade
subito raccolta da un bacio
ed ora abbracciato a te
mi inebrio del tuo profumo
una dolcissima essenza
di piccola dolce rosa blu.
Questo sogno meraviglioso
questa storia infinita
che non avrà mai fine
perché continuerò a decantarti
sognandoti
per sempre...
Ascolta,
ascoltate
Non dire più.
Non ci pensare.
Il passato è passato.
No!
Lei ti dice no.
No... perché il ricordo di ieri è oggi.
No... perché il ricordo le toglie il respiro.
No... perché il ricordo le ha tolto i sogni.
No... perché il ricordo le ha tolto la vita.
No... perché il ricordo le ha ucciso l'anima.
No... perché il ricordo è vivo in lei.
No... perché l'ha fatta tacere.
Il suo tacere ha permesso
a chi... di essere libero
A voi tutti di esprimere mille opinioni,
solo per ciò che vi veniva detto
L'uomo giudice di un altro uomo.
A lei è toccato il restare indifesa.
Sola.
Lei.
Oggi il grido in difesa sua, e non solo.
Oggi come ieri, il ricordo presente.
Perché ha segnato la sua vita per sempre.
A lei, è rimasto gridare, forte a gran voce.
Affinché altre donne non tacciano.
Facciano sentire la loro voce.
Donne non siete sole,
unite siate tante
Gridate donne,
a nessuno capiti
quello che è successo...
Nuove vite
risorgeranno dalle carni
Nuovi ricordi affolleranno
le menti, nuove esperienze
Nuovi filosofi scruteranno
i misteri dell'anime
Nuovi poeti ameranno
i fiori, i tramonti infuocati
Nuovi oceani saranno
da navigare, nuove vette
da conquistare
Nuove donne da baciare
nuovi figli d'abbracciare
nuovi vecchi da rispettare
Nuove strade da percorrere
nuove vite da vivere.
In affollata via
t'incontro
chiusa nel tuo abito di suora.
Perplessa ti osservo
e capto tua sofferenza
amara.
Tumultuosi marosi
ti hanno lacerato.
Ma, per incanto di poesia,
oggi
ne percepisco
la presenza arcana.
I tuoi occhi spenti
di gioia,
serrati alla speranza,
rivelano
il tuo io
con recondito linguaggio.
Ma attonita mi chiedo:
"Il tuo Signore,
oggi,
è diventato per te
possesso mai posseduto?"