Vorrei saper scrivere da poeta per metter su carta il dolore e tutto il male che sento, incastrare nelle rime taglienti schegge di me. Vorrei saper cantare ed avere la voce per poterti urlare quanto male hai fatto all'uomo che ti amava tanto, quanto hai bruciato in un solo istante senza pensarci neanche. Vorrei tu fossi qui per guardarmi negli occhi ora e vedere la realtà come la vedo io, sentire l'aria come la sento io.
Io ti ho perdonata Ho perdonato tutti voi Colpevoli di ascolto di voci a cui voi date adito Tu ricorda Sei donna! Dalla donna ha inizio la vita Dono di Dio Meraviglia la vita La senti crescere, vivere dentro te Dal primo istante la tua immaginazione vaga a quello che sarà il domani Mai cattivi pensieri, penetrano, tutto è per te, stupendo. Il devolvere della vita, col passaggio del tempo muta i tempi, che tu mai avresti immaginato Tu essere umano sei nato da una donna ti ha portato in grembo con amore e devozione Rispetta la donna, lei è te tu un giorno potresti essere lei che oggi giudichi con tanto fervore Il tuo indice puntato contro di lei È una lama nel suo cuore Che vuole riavere l'amore Quello che gli è stato estrapolato Quello incondizionato Di una madre che ama e ha tanto amato.
È il tuo chiaro nome, significativo, che trabocca da luminosi occhi, da prorompente seno. In allegra divisa attendi la gente che compra, caldo di forno, pane condito dal tuo fresco sorriso di giovinezza adorno.
Paesaggi lontani, navi e pareti di fiumi. Odori, sapori, baci e mai più lenti. Certezze mal riuscite, in amore grandi salite.
Ali un po' spiegate verso un mondo che non c'è, segreti troppo detti, sguardi non capiti, voi con quel gioco, che dite frasi appiattite come calamite.
La parola di chi pensa di sapere, quello che so io che cerca di non guardare. L'invidia che un po' vive, la ricchezza che fa stare in silenzio. Percepisco ciò che sento, ma dimenticando questo momento.
La strada che continua in pareti di fiumi, certezze affogate in bui di grandi lumi.