Sono proprio nel mezzo di questo grande prato miriadi di colori... giocando... mi colorano la mente il vento profumato... ubriaca e fa danzare miei pensieri
eccomi qua... sono soltanto un filo d'erba in mezzo a questo immenso campo di colori non ho nessuna protezione e cado verso terra... mi rialzo cado ancora spinto dai venti che soffiano emozione
non ho ripari dalle gocce di passione che piovono e mi sanno accarezzare quando l'amore si trasforma... in dolce temporale
il gelo mi riveste cambiando il mio colore la nebbia mi nasconde ma il mio pensare a te... non teme il gelo e supera le nebbie... soffiandone via il velo
sono soltanto un filo d'erba e son contento d'esser qui... in questo grande prato vicino a te... al tuo colore
Affascinante musa, vestita di misteri, ti prende per mano. Ogni tuo passo - fatto sulla sua anima- affonda nell'emozione.
Lei ha una lunga storia da raccontarti. Guardala negli occhi, e lascia che la sua magia ti entri dentro...
Lei: la dea dai due volti. La più desiderata dagli amanti, la più ammirata e fotografata, si veste a festa di giorno... Ma di notte, avvolta nel suo manto di dolce malinconia, si scalda il cuore con promesse d'amore, che volano su ali di gabbiano.
Dal suo cielo, piovono lacrime di cristallo. E al mattino, un raggio di sole spalma la sua luce sull'immota laguna. Lei sembra dirti: "Tuffati, e nuota nella mia vita!"
Un sussurro bagnato di dolcezza, disseta il tuo cuore e t'innamori perdutamente della sua antica, immortale, bellezza.
Mia dolce, unica ed irripetibile, Venezia...
Affogo in te i miei ultimi desideri. Portali nel tuo immenso cuore e, se puoi, regala loro una nuova vita...
Il regalo più grande telefonarti ascoltarti Sai la cosa più grande che c'è la mamma non porta rancori Sul groppone ha infilato un bel mantello dove il brutto scivola e tutto diventa bello.
Amate i genitori sempre se poi separati amateli ugualmente. Ci siete sempre nella loro mente. Alle feste obbligate ricordate l'amore, non le date, l'amore esce dal cuore. Le date, beh, quelle sono state assegnate l'amore no, è un sentimento profondo gira intorno al mondo, non ha colore, ma ha tanto sapore.
Caro Papà ti voglio bene, anche se mai l'ho detto l'ho tenuto sempre per me stretto, nascosto Un po' per vergogna, per la mia forte sensibilità Ti ho sempre guardato come un grande albero forte, robusto. Ora che i segni dei tuoi anni hanno scolpito il tuo viso hanno imbiancato i capelli hanno impigrito le tue mani. Vederti seduto attonito aspettarmi davanti ad una stufa che riscalda il tuo corpo infreddolito. Mi son detta quanto io abbia sbagliato tenendo dentro quel sentimento oggi il mio pentimento per non averti detto papà ti voglio bene.
Caro Papà, ti scrivo questa lettera, che forse mai riceverai. Vorrei riuscire a dirtelo di persona ora ancora non riesco
Questo è il mio cuore si apre stamane a te ha voglia di dirti quanto amore io provo per te Tu sei la forza tu sei la roccia tu sei quel amore che ogni figlio vuole con se tu sei l'esempio tu sei la ragione tu sei la mano che io chiedo tu sei il pilastro della famiglia tu sei tutto l'amore che vuole una figlia tu sei il passato, il presente, il futuro tu sei stato il rifugio di quand'ero piccolina tu sei stato la figura al di sopra di tutte da rispettare tu sei oggi il silenzio attonito, da voler coccolare Padre mio, perdonami per quanti affanni Stringimi a te, ancora in questi pochi anni Spero altri cento, senza danni Scrolliamo di dosso, tutto il paradosso Questo è il mio cuore papà, che parla con amore Perdono Papà per non averlo mai detto prima Fiorisca una rosa si estirpa la spina ricominciamo tutto da quand'ero bambina.
Nella tua insulsa e precaria insensibilità fluisci in un dilemma tanto strano e tanto inetto. Tuoi vaganti occhi blu ora han trovato ipocrisia e lì ci resteranno ad aspettare e a custodire la tua vera ricerca: il vuoto.
Figlio, sei venuto un giorno di settembre negli occhi avevi il buio nel cuore non c'era amore mi hai detto "Mamma aiuto" qualcosa mi ha confuso: idee irriverenti, parole sofferenti, in una notte che tutto portava via, pioggia, vento, tutto un tormento. Il mio cuore sofferente, perché, vedevo mio figlio diventato un tossicodipendente. Mamma aiuto quello non è zucchero vanigliato ma droga maledetta, che sembra borotalco ma è solo polvere, polvere di morte che ti porta alla deriva in un mare di follia. Eccomi... figlio mio dammi il tuo dolore, stringi le mie mani, cuore di mamma non sarai mai solo il cammino sarà lungo, ma insieme e con coraggio con la pioggia, sole e vento, è come la neve rigida e bianca, sconfiggeremo quella maledetta polvere bianca.