Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Jo
Jo che sorride,
oppure spenta...
Ricordo di sera:
dentro inquieta,
ancora vuoto,
niente luce...
Arriverà una stella!
Commenta
Jo che sorride,
oppure spenta...
Ricordo di sera:
dentro inquieta,
ancora vuoto,
niente luce...
Arriverà una stella!
Te così improvviso
te mistero
te lontano
unico vero amore
per ora e per sempre.
Portami con te
nei tuoi sogni e nei tuoi desideri
nelle tue parole ricordami
per ora e per sempre.
Il cuore batte forte... senti che il momento si avvicina...
andrà tutto bene... dici tra te e te e provi a convincerti.
Così in un attimo sei lì,
sul palco,
luci puntate,
l'attenzione su di te...
mantieni la calma!
La musica parte...
ormai è andata...
è fatta!
Non puoi più tirarti indietro!
Allora dai il meglio di te...
tutto scorre veloce...
pochi minuti e poi...
applausi!
E il cuore impazzisce...
Il palcoscenico come metafora di vita...
il saggio di danza così come la cena a casa dei suoi...
applausi!
Il pubblico è soddisfatto e lo sei anche tu!
Leggere...
Frasi
Poesie
Racconti
in questo forum
è...
Si!
Si entra piano.
Mentre attraversi
entri li...
è come entrare in una camera da letto
guardi lo scrigno chiuso
che pian, piano,
s'apre
Appare una luce
Vita
Ti accorgi che quella luce
ti appartiene,
è il riflesso di uno specchio
è
come guardarsi dentro
Carpisci i messaggi di ognuno
che scrive sulla lavagna del proprio cuore
Leggendo
ti regali perle di saggezza
hai accolto
il messaggio della sua anima.
Attendo trepida
stringendo in mano
il mio foglio numerato.
Entro e ti vedo
chiuso in bianco camice
e già t'interrogo dubbiosa.
Ma improvviso scopro
il tuo talento arcano:
ogni tuo paziente
non è per te un foglio numerato,
perché nei suoi occhi inquieti
ne capti la storia
e, premuroso,
ne condividi il peso.
Ad ognuno regali
il tuo verde sguardo
di prato
condito da tuo sorriso amico.
E un'altra volta sono qui
ad aspettare i venti favorevoli
per poter sciogliere di nuovo le mie vele
salire sulla cima dell'albero maestro
intento a ricercare ancora le tue rive
non temo le tempeste
non sfuggo alle burrasche
questa mia nave è fatta di parole
le vele sono i fogli
i remi le matite... timone il cuore
ma quando i giorni si miscelano
quando anche il sole è stanco di salutar... la luna
a poco a poco la mia nave si consuma
si lacerano i fogli perdendo le parole
e resto senza vele
mi aggrappo allora alle matite... di legno
mi fanno galleggiare... ma questo mare è troppo grande
sto per annegare...
ma... mentre vado a fondo sento il tuo dolce respirare
apro gli occhi e ci sei tu mia dolce isola
è proprio qui... che volevo naufragare.
Si muovono magicamente i veli di tristezza
posti davanti alle finestre del mio cuore
mossi dal dolce vento... dei sospiri.
Sono proprio nel mezzo di questo grande prato
miriadi di colori... giocando... mi colorano la mente
il vento profumato... ubriaca e fa danzare miei pensieri
eccomi qua... sono soltanto un filo d'erba
in mezzo a questo immenso campo di colori
non ho nessuna protezione
e cado verso terra... mi rialzo cado ancora
spinto dai venti che soffiano emozione
non ho ripari dalle gocce di passione
che piovono e mi sanno accarezzare
quando l'amore si trasforma... in dolce temporale
il gelo mi riveste cambiando il mio colore
la nebbia mi nasconde
ma il mio pensare a te... non teme il gelo
e supera le nebbie... soffiandone via il velo
sono soltanto un filo d'erba
e son contento d'esser qui... in questo grande prato
vicino a te... al tuo colore
Grazie stupenda donna... mio colorato fiore.
I dolci... piccoli frammenti zuccherini
che rivestono il tuo corpo
giocando rotolano tra le mie mani
mentre accarezzo la tua candida seta
sarei rimasto lì... oltre la sera
mia stupenda zuccheriera...
Affascinante musa, vestita di misteri,
ti prende per mano.
Ogni tuo passo - fatto sulla sua anima-
affonda nell'emozione.
Lei ha una lunga storia da raccontarti.
Guardala negli occhi, e lascia che
la sua magia ti entri dentro...
Lei: la dea dai due volti.
La più desiderata dagli amanti,
la più ammirata e fotografata,
si veste a festa di giorno...
Ma di notte, avvolta nel suo manto
di dolce malinconia, si scalda il cuore
con promesse d'amore, che volano su ali di gabbiano.
Dal suo cielo, piovono lacrime di cristallo.
E al mattino, un raggio di sole
spalma la sua luce sull'immota laguna.
Lei sembra dirti: "Tuffati, e nuota nella mia vita!"
Un sussurro bagnato di dolcezza, disseta il tuo cuore
e t'innamori perdutamente
della sua antica, immortale, bellezza.
Mia dolce, unica ed irripetibile, Venezia...
Affogo in te i miei ultimi desideri.
Portali nel tuo immenso cuore e, se puoi,
regala loro una nuova vita...