Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Ti cerco
Prima che i nostri occhi
incontrino gli specchi
ti cerco... mi tocchi.
Commenta
Prima che i nostri occhi
incontrino gli specchi
ti cerco... mi tocchi.
Urlerai il mio nome
in una notte di luna piena,
strozzerai il pianto
vedendomi volare i cieli
che un tempo ci appartenevano,
stringerai i pugni
e risuoneranno lente le mie parole.
Ti chiederai perché,
ma non troverai risposta alcuna
perché le domande le ho portate
via con me, le ho bruciate
in un angolo che ricordo appena,
le ho affogate in un mare di catrame.
Un attimo... o forse più
non lo saprò mai.
Immerso nei mille pensieri
della mente, un ombra mi è apparsa.
Intorno un silenzio irreale
scie luminose di tanti colori
disegnavano un profilo.
Ecco in tutta la sua bellezza
un corpo immacolato.
Ci siamo sfiorati appena
e poi sei svanita.
Non saprò mai il colore
dei tuoi occhi.
Non saprò mai il profilo
della tua bocca.
Non saprò mai se ti
rivedrò ancora.
Ti porterò per sempre
nel mio cuore.
Terrò chiuso nella mia mente
il ricordo meraviglioso
di un momento!
Sento che ciò che provi tu
non è amore.
Nella vita il vero amore.
lo si prova una volta sola!
Mi vuoi bene!
Si
ma in realtà...
l'amore è qualcosa di sublime
l'amore è un oceano impetuoso
dalle onde che sovrastano i cieli.
Non te ne do colpa
il tuo è
un bene grande
un'amore non è.
Nel silenzio che mi circonda,
sento parole invase dal fuoco
sento incalzare il mio stupido gioco
sento il ritorno lontano dell'onda.
E nel rumore che mi sgomenta
sento spogliata paura di amare
sento nascosti i ricordi tornare
sento il tremore di una tormenta
Nel dolore che mi sta accanto,
sento straziarsi il mio tenue cuore
sento sfinire il mio antico amore
sento morire il mio debole pianto
Ed in quel semplice tuo viso
vedo una lacrima: vuole sgorgare
ascolto i pensieri: sembran parlare
scopro un rossore velato e improvviso
Non vedi il mio ardore?
Dorme tranquillo in attesa del fato
Giace sul corpo tuo addormentato
E ascolta l'eco di ogni rumore.
Esecrabili siano coloro
che avvelenano la terra che ci nutre
l'acqua che ci disseta,
l'aria che ci sostiene
Coloro che violentano
l'infanzia degli uomini e della terra
Che turlupinano le menti
con programmi stupidi, illusori
Che anestetizzano le volontà
con valanghe di notizie
inutili d'aberrante stupidità
Esecrabili siano coloro che dileggiano
gli antichi amati presepi di gesso
così cari alla nostra lontana infanzia
Dove puri ed innocenti c'incamminavamo
verso il futuro, ignari del feroce divisore
che silenzioso attentava alle nostre vite
Ora che nel silenzio e nella solitudine
sentiamo la vecchiaia allungare il passo
Il tempo che sfugge tra le dita,
i ricordi tornano ad allietare la nostra mente:
le parole del mio vecchio maestro Villa,
"Dario stringi i pugni e vai".
Siamo come diamanti... Uniche e preziose...
il dono più bello che potessimo ricevere,
è quello di essere ciò che siamo... Donne!
Chi dice donna dice danno... ed è vero
danno la vita, danno la speranza, danno il coraggio
danno il conforto, danno il sostegno,
danno la dignità, la passione
danno l'amore, danno il loro amore incondizionato e unico
senza nulla chiedere
e con un sorriso d'amore.
Il mio modesto pensiero
si unisce al mondo intero
mano al petto
con tanto affetto
Buon compleanno amica mia
un anno in più cosa vuoi che sia
per te che sei nei cuori di tutti
e nei pensieri di molti
il tempo è solo una realtà
che lento trascorrerà.
La vita è un fuoco,
che brucia gagliardo
Solitaria fiamma sconvolge
nel suo ardere i pensieri,
le solitarie emozioni
Gli irredentistici ricordi
le soavi amorose passioni:
le violente passioni!
Vita che trascorri
veloce, serena, ambigua
vita vissuta, sciupata
Vita terrorizzata, annoiata
vita che rincorre il sesso
fugace, inappagante
che insegue i sogni
gli ideali l'illusioni
Vita solitaria di poeta illuso
di bambino abbandonato
nel grande viaggio della storia.
La canzone
che ha suscitato tanto malessere
Io l'ho ascoltata
con molta attenzione,
a me,
ha trasmesso tanta emozione.
La melodia, la musica,
il racconto nella canzone
nella voce che esprimeva
emozione
Vedevo dinanzi a me,
quelle figure animate
pochi minuti
ma intensi
Nel suo chiamare Mamma
mi son caduti i lacrimoni
La mia conclusione!
Si parlava,
di una separazione
Di due genitori
non intelligenti
che feriscono gli innocenti.