Poesie personali


Scritta da: Samuele Iattarelli
in Poesie (Poesie personali)

Maltempo

Non credo sia egoismo
Oppure semplicismo

Ma quando c'è tempesta
Il mio cuore fa festa

Non so perché ma senza pioggia
Le mie giornate son piene d'uggia

Il brivido che sale
Quando il vento è anormale

Quanto è dolce il suono
Di quel potente tuono

Preceduto senza sosta
Da quel fulmine che m'illumina la vista

Oh il temporale
Porta via tutto il mio male

E così se il cielo è mogio
Il mio umore non è più grigio

Forse si questo è egoismo
Ma il maltempo è il mio entusiasmo

Quindi sole ti chiedo scusa
Ma a volte anche io ho bisogno di una pausa.
Composta sabato 13 luglio 2019
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    Scritta da: Antonio Belsito
    in Poesie (Poesie personali)
    Attraverso il cuore
    senza petto
    il coraggio
    senza fegato
    lo sguardo
    senza occhi
    e mi soffermo
    e ricordo
    la scia delle spighe di grano
    il sudore nei solchi dell'orto
    le parole posate sotto il castagno
    le tarantelle improvvisate
    sotto la chioma di ghiande
    raccolte come perle dorate
    da cibarne i porci
    e partenze improvvise
    verso miniere senza tempo
    senza luce
    a volte
    pure senza ossigeno.
    E rinviene
    quel berretto di dignità
    adagiato su una testa arsa
    dalla fatica
    alleviata da un pentolino
    su un fuoco da campeggio
    accampati
    in terra d'altri
    pur di inviare Amore
    a Casa
    Casa
    come miraggio
    a rimirar in lacrime
    d'altri tempi
    ciò che siamo stati.
    SENZA DIMENTICARE.
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      Scritta da: Andrea Calcagnile
      in Poesie (Poesie personali)

      Poesia per Fabrizio De Andrè

      Nato in una famiglia benestante,
      la sua fama non giunse all'istante,
      i sublimi, dopo vengono scoperti,
      seppe fare aurei e aulici concerti.
      Gli amici sapevano quanto valeva,
      la sua unicità era la sua leva.
      Poteva campare con la sua eredità,
      ma preferì cantare in tutta libertà.
      Era timido, pigro e fumatore,
      ma della poesia era il dottore.
      Amava la campagna e amava bere
      per rallegrare la vita nelle sere,
      amava i suoi figli e sua moglie,
      ora lei possiede tutte le sue gioie.
      Deturpato da un funesto evento,
      mesi di tristezza anche per il vento,
      la sua anima purtroppo ne uscì lesa,
      poi la penna, la fece divenire illesa.
      Faber, era il suo soprannome,
      al suo amico piaceva questo nome.
      Faber, un donatore di emozioni,
      che trasmette varie sensazioni,
      lui atleta e campione poetico,
      per alcuni fans è anche un medico.
      Il cantautorato possiede una stella,
      una delle più note, la più bella.
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        Scritta da: Michele Gentile
        in Poesie (Poesie personali)

        Le notti dentro

        Alle porte del mare
        bussa il canto della malinconia,
        è questo il silenzio
        nel quale ti invito a entrare.
        Vele logore di attesa,
        alla deriva nei secoli,
        disperiamo porti immaginari,
        dispensando memorie senza passato.
        E le notti dentro intanto
        urlano,
        imprecano,
        ci leccano
        ci spogliano
        ci uccidono,
        ci salvano
        come fari ritti nelle tenebre,
        cattedrali sudicie di vanità.
        Con promesse,
        con menzogne,
        con carezze
        con partenze e ritorni,
        con perfide verità,
        con lastre di mero sole
        conficcate nel cuore.
        La città è sepolta dai suoi stessi affanni
        le luci lontane si perdono nella nebbia,
        spasmi oramai divorati
        dall'implacabile assenza.
        La solitudine non prova pietà
        per queste mani che pregano,
        che implorano il cielo di far piovere
        un briciolo di pace.
        Così quel dio che non vuole tornare,
        quel dio che non ricorda chi ha costruito il suo altare,
        bivacca nei ricordi in compagnia della morte, baratta la croce con un pugno di sale e le scritte sui muri d'improvviso, non fanno più nessun rumore, le notti dentro l'anima, come per magia, non possono più farci del male.
        Composta giovedì 4 luglio 2019
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          Scritta da: Lucchetto
          in Poesie (Poesie personali)

          Lo Specchio

          Triste pigrizia che ancor mi adorni di svariate cose a me conformi, si che io mi ritrovi come in uno specchio a guardarmi ogni giorno sempre più pigro stanco e vecchio, tu che mi circondi di inutili ricami e fai per me che presto o tardi non sia oggi ma ancor domani, lascia che io sogni che un giorno arrivi a quel momento che anch'io mi privi del più misero sgomento, che rimpianger più non possa quel or so di non essere mai stato. Lascia che la pace mi si adagi e che la tristezza non m'avveli con la speranza che prima di patir l'ultima immagine riflessa possa anch'io comprendere il limite di ogni mia più ardita mossa.
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            Scritta da: Carmine De Masi
            in Poesie (Poesie personali)

            Non sono perfetto

            Non sono né bianco, né verde e né rosso
            Non appartengo né a destra, né a sinistra e neanche a centro.
            Amo l'arte, amo il creato
            Amo mio Padre e Mia Madre
            Amo i fratelli, i figli, il colore e i colori,
            Amo gli uccelli, i fiori, il mare... Amo tutto e tutti.
            Amo perché mi hanno insegnato ad amare
            Amo perché la stessa vita è amore.
            Amo colui che ha data la vita per noi.
            Composta mercoledì 3 luglio 2019
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              in Poesie (Poesie personali)

              L'uomo e la sua essenza

              Per principio,
              la libertà è privata,
              ermetica prigionia.

              Non vi è scelta,
              alcuna entrata è permessa,
              alcuna uscita è concessa.

              Ma se l'uomo è essenza,
              la sua immensità è coscienza,
              fusa insieme all'anima e alla soggettività,
              trascende ogni principio.

              Riscrive la verità mutevole,
              ridisegna la realtà apparente,
              cancella ogni confine ingannevole.

              Crea dal sogno e dalle astratte visioni
              il disegno del destino
              che in mano all'artista
              imprime su tela
              l'uomo e la sua essenza.
              Composta mercoledì 12 giugno 2019
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                Scritta da: SAVERIO FERRARA
                in Poesie (Poesie personali)

                Sera

                Le ultime luci
                filtrano le acque.
                Si addolcisce il mare
                ed accarezza i colori.

                Delicato tappeto
                da letto gli funge,
                mentre silenzioso scivola
                all'irraggiungibile orizzonte.

                Bianchi gabbiani
                felicemente si adagiano
                sullo sfondo violaceo
                della sera che viene.

                Fantasia di ombre
                calano intorno
                e regalano agli occhi
                spennellate acquerello.
                Composta domenica 23 giugno 2019
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