Attraverso il cuore senza petto il coraggio senza fegato lo sguardo senza occhi e mi soffermo e ricordo la scia delle spighe di grano il sudore nei solchi dell'orto le parole posate sotto il castagno le tarantelle improvvisate sotto la chioma di ghiande raccolte come perle dorate da cibarne i porci e partenze improvvise verso miniere senza tempo senza luce a volte pure senza ossigeno. E rinviene quel berretto di dignità adagiato su una testa arsa dalla fatica alleviata da un pentolino su un fuoco da campeggio accampati in terra d'altri pur di inviare Amore a Casa Casa come miraggio a rimirar in lacrime d'altri tempi ciò che siamo stati. SENZA DIMENTICARE.
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