Poesie personali


Scritta da: Luigi Berti
in Poesie (Poesie personali)

2020

Avanti mascherina
con me ogni mattina,
il fiato mi manca
l'orecchio si stanca.

Il giorno è stato duro
il respiro affannato,
mi son portato addosso
le fatiche che ho disposto.

Non vedo più un sorriso
ma c'è chi ha fatto mostra,
con il pennello di un artista
ha disegnato la sua bocca.

È ipocrita non degno
di stare sul tuo sguardo,
mostrando con orgoglio
un falso di Picasso.
Composta domenica 6 dicembre 2020
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie personali)
    Il tuo sangue riposa, pur fluendo,
    ma dì, dove è la via, con persistenza
    domandi al vento, in sonno di silenzio,
    l'universo è come fosse bicchiere
    in balia di una mano che non esita
    finanche a capovolgerlo e poi a farlo
    tornare a quella che è la dirittura -
    e lacrimano fiammeggianti stelle,
    e fiammeggiano lacrime di sogni,
    la sorgente di inchiostro è sottoterra,
    foglio di un sacrificio seppellito
    è l'altare remoto del tuo scheletro
    su cui si imprime tutto ciò che è scritto
    nell'opera soltanto del destino.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Gabriele Ceci
      in Poesie (Poesie personali)

      Come l'ape e il fiore

      Se innamorata è l'ape del fiore
      nel fremito della primavera non c'è dedizione

      nessuna esclusiva, se è rosa o sativa
      tulipano o crisantemo
      l'ape è nell'orgia dei pollini e del desiderio

      degl'odori e delle sensazioni,
      degli istinti e dei bollori

      il ronzio nel volo dei calabroni
      le acque salmastre delle eccitazioni
      i loti appassiti dalla luce di soli
      i fiori bianchi dei grandi limoni

      gialli i colori, umidi e caldi i sapori
      aspri gli odori e forti le sensazioni

      Nel fremito della primavera non c'è dedizione
      soltanto l'istinto di scegliere un nuovo dolore

      per un celere impegno con l'evoluzione
      per togliersi il vizio della continuazione
      un istante, un secondo un battito d'ali
      una notte profonda lontano dai mali

      innamorata è l'ape del fiore
      sognata la sera stellata dei mille calori
      e mille notti per esplorare
      e mille fiori per comprendersi
      e nella volontà di condividersi
      con gl'insiemi del mondo.
      Composta domenica 6 dicembre 2020
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Fede
        in Poesie (Poesie personali)
        Perché rifiutare i suoi doni?
        Come vecchia carne marcia
        Come fosse vento di bonaccia
        In caldi mari lontani

        Non sei la maschera che impersoni
        Non serve essere una roccia
        Sei ancora sulla breccia
        In un caleidoscopio d'inganni

        La Dea ci mostra due vie
        Benedetta sia la via del semplice
        Non avrai bisogno di alcun complice
        Non lasciarla per effimere fantasie.
        Composta domenica 6 dicembre 2020
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Anna Rijtano Mallus
          in Poesie (Poesie personali)
          Forse è così...
          viviamo di sogni inseguiti
          di illusioni e miraggi.
          Viviamo di desideri mai realizzati.
          Viviamo di aspettative che poi deludono.
          Viviamo di desideri che si rivelano inutili attese,
          di nostalgie per le cose passate,
          di rammarico per occasioni perdute.
          Viviamo accarezzando occasioni positive
          che si chiamano speranza.
          In fondo, l'unica cosa che ci fa andare avanti è proprio la Speranza.
          Composta giovedì 3 dicembre 2020
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Patrizia Lova
            in Poesie (Poesie personali)

            Il silenzio

            Si sceglie il silenzio
            quando non hai più parole,
            quando sei stanca di vedere,
            quando senti che la solitudine
            è la migliore amica
            con la sua moltitudine
            che non ti tradirà mai.

            Lei ti ascolterà e ti capirà
            senza avere e volere spiegazioni
            perché ti ama e ti amerà
            con tutte le emozioni
            sempre e per sempre
            senza se e senza ma.
            Composta giovedì 3 dicembre 2020
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie personali)

              Crepuscolo di fine novembre

              Scuro e freddo nell'orizzonte
              nel cielo pieno di nubi, nell'irreale silenzio
              che arriva al cuore, le foglie morte
              formano tappeti colorati,
              che frusciano sotto i piedi,
              in questo tempo malato della terra,
              inondata dal covid, tra i malati soli
              che hanno bisogno di respirare
              tra caschi e tubi, con occhi spalancati
              di terrore, senza poter parlare e coloro che
              passano non rivedono le loro famiglie,
              hanno solo Dio da chiamare.
              Mentre noi che stiamo rinchiusi a casa
              osserviamo l'autunno attraverso i vetri
              divisi, lontani, come sospesi tra
              un presente angoscioso,
              rimpiangendo il passato,
              sfiduciati verso il futuro.
              Vivere in una zona, così detta rossa!
              Pericolosa per le persone,
              perché troppi morti e troppi malati.
              La natura nella sua tranquillità
              sorprende, sconvolge, annienta,
              appare tranquilla e sorridente,
              come indifferente verso l'essere umano,
              condannato a subire un virus micidiale
              e strisciante, silenzioso come un killer
              che colpisce all'improvviso.
              Noi nella nostra solitudine, che serve
              per sopravvivere in una umanità,
              sguarnita, confusa, violenta.
              Ascolto il respiro di Dio, che sussurra
              attraverso la preghiera, il suo spirito
              è vicino a noi. La preghiera è la potente debolezza di Dio
              che smuove il suo cuore entrando nel nostro,
              stringendoci a lui.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Valerio Varaldo
                in Poesie (Poesie personali)

                Medita

                Rincorri le foglie di un pianto passato
                che dentro al tuo cuore
                ancora è bagnato.
                Cancelli le foto ma non i lamenti
                che fanno da straccio ai tuoi sentimenti.
                Lo sentì il dolore.
                Lo insegui e ci speri.
                Non torna la vita con l'amore di ieri.
                Si spegne la fiamma
                di un gioco perverso
                dove io soltanto sono il diverso.
                Non apri quegli occhi
                che tanto han sofferto.
                Ascolta le parole di uno diverso.
                Il mio cuore è malato e pieno d'amore
                s'infrange soltanto sul tuo secco cuore
                che senza colore e senza calore.
                Non vuole nella vita un nuovo amore.
                Non resta il silenzio che vaga confuso.
                Mi arrendo addio tu questo hai voluto.
                Ti lascio sdraiata cercando risposte
                ormai lacerato il mio cuore risponde...
                Ho amore da dare non fare sciocchezze.
                Lascia il passato e vivi il presente.
                Da cuore e mente non accetti il presente.
                La vita va avanti anche senza la gente.
                Tu vivi ricordi e non accetta la mente
                di metter da parte per vivere il presente
                Io sono sull'uscio e ti tendo la mano
                Ma sto andando via maledetto passato.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Valerio Varaldo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Infinito

                  Non riesco a pensare.
                  Non voglio pensare.
                  Sentimenti che mutano in farfalle
                  senza colore.
                  Si posano stanche sulla mia mano.
                  Si formano nell'aria figure senza senso
                  che sembrano cercarsi.
                  La luce filtra piano in questa stanza
                  e disegna sui muri ombre del passato.
                  Osservo la luce fioca che passa dalla finestra
                  assorto nei ricordi di una vita andata.
                  Le ombre si spostano
                  si avvicinano quasi ad accarezzarmi.
                  Rimango immobile nei miei pensieri.
                  anche quando in uno spiraglio di luce
                  vedo te.
                  Aspetto che la luce cessi per tornare
                  nell'oblio, in quel piccolo mondo dove
                  i sogni si nutrono dal cuore.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Valerio Varaldo
                    in Poesie (Poesie personali)

                    4 maggio 2020 (Covid)

                    Ciao
                    Ehi dico a te...
                    Corridore nato oggi.
                    Maratoneta della spesa.
                    Finita la quarantena?
                    L'aria di cosa profuma?
                    C'è il sole fuori?
                    Non sento più odori.
                    Non vedo più luce.
                    Sono in reparto Covid 19.
                    Ho un tubo che mi secca la gola
                    ma mi fa respirare.
                    Mi nutrono con il sondino.
                    Sai io correvo davvero.
                    Stavo bene.
                    Ero a casa
                    con la mia famiglia.
                    Un po' di febbre...
                    Pensavo di essere morto.
                    Mi risveglio qui.
                    Vedo questi angeli
                    vestiti di bianco
                    con guanti e mascherine.
                    Non si fermano mai
                    li vedo piangere
                    arrabbiarsi
                    li sento bestemmiare
                    e dare i pugni nel muro,
                    mi sorridono sempre,
                    mi fanno una carezza.
                    Capisco che non è il Paradiso
                    ma l'anticamera dell'Inferno.
                    Mi hanno detto che non verrà nessuno da me.
                    Resterò solo fino alla fine.
                    Se andrà male
                    sarò avvolto in un lenzuolo
                    nessun funerale
                    daranno le ceneri alla mia famiglia.
                    Dillo tu a mia moglie e ai miei bambini
                    che sto lottando per tornare da loro.
                    Abbraccia forte i miei figli
                    che sono il cuore di papà.
                    Mi mancano le loro voci e le loro urla.
                    Stringili forte e poi ancora più forte.
                    Di a mia moglie che l'amo con tutto me stesso
                    chiedile scusa se a volte a casa non l'aiutavo.
                    Forse mi conosci o non ci conosceremo mai.
                    Forse siamo amici oppure lo diventeremo.
                    Forse ci siamo solo incrociati per strada.
                    Forse non ci siamo mai visti prima.
                    Forse un giorno farò parte delle tue preghiere.
                    Non devo restare un numero su una cartella.
                    Un nome su un necrologio.
                    Una foto senza storia.
                    Io esisto o sono esistito.
                    Non dimenticarti di me.
                    Perché potresti esserci tu.
                    Ma ricordami sempre...
                    Perché sono un Uomo
                    spogliato di ogni sua dignità.
                    Buona passeggiata.
                    Vota la poesia: Commenta