Poesie personali


Scritta da: S. Trovato
in Poesie (Poesie personali)

Castello Angioino

Domini il mare possente
e nelle tue viscere vuote
possiedi celle vaganti.
Tra le spesse gelide mura
tenesti rinchiusi i cristiani
che integri rimasero alla fede
e leali ai princìpi divini.
Nel tuo scrigno argentato
hai fiumi di lacrime amare
e nomi incisi nei muri
a ricordo dei giorni passati.
La collera che manifestavi
resta solo un ricordo indelebile
nelle menti degli osteggiati.
Inerte resti assiso sul mare
e inerme osservi l'ardita gente
ad ammiccare il tuo declino.
Dopo anni essi gridano ancora:
"Siamo soldati di Cristo
e non ci hai sconfitto!".
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    Scritta da: S. Trovato
    in Poesie (Poesie personali)

    Il vero amico

    Sul vero amico
    puoi sempre contare
    è un sostegno cui poggiare.
    Il vero amico
    non si tira mai indietro
    è pregevole
    e non invadente
    discreto
    e non arrogante.
    Un vero amico
    non ti avvilisce
    e non tradisce.
    Spartisce gioie e dolori
    risate e lacrime.
    Un vero amico
    capisce perché taci
    discerne come sei
    recepisce ciò che dici.
    Un vero amico
    è di valore inestimabile
    chi lo trova
    può ritenersi beato.
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      Scritta da: MauriDora
      in Poesie (Poesie personali)

      Il pianeta che vive

      Gira gira intorno al sole e mai si stanca.
      È un gioiello azzurro nello spazio nero.
      La luna lo segue e lo corteggia.
      I monti lo orlano e i mari lo dipingono.
      Le nubi lo circondano e i venti le trasportano.
      Gira e rigira ma nulla cade e niente vola.
      Estate, autunno, inverno e primavera si seguono e si inseguono.
      Cade la neve, la pioggia bagna i fiori, tuona il cielo ed illumina l'aria.
      Splende l'arco nel cielo, cadono le foglie, i frutti nutrono le vite e il pianeta corre e vive.
      Composta mercoledì 6 gennaio 2021
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        Scritta da: Umberto Loguercio
        in Poesie (Poesie personali)

        Natale

        Io imprigionato in una gabbia sospesa tra due e più Natali.

        Quello che vivo
        quello che vorrei
        quello che non ho

        Non disprezzo quello che vivo, anzi.
        Però non posso rinunciare a quello che  vorrei, e non posso pensare di non continuare a cercare quello che non ho.

        Il futuro  è tutto ciò che costruiamo nel presente e nella proiezione di chi ci è stato vicino nel passato.

        Se dovessi quindi guardare indietro vedrei natali meravigliosi;
        altri pieni di tristezza;
        altri ancora spensierati.

        Sempre alla ricerca del momento.

        Quel momento in cui angoscia e gioia si fondono per cristallizzare il tempo in un istante in cui l'anima si libera diventando parte del tutto.

        Basta paura, entusiasmo, noia.
        Annullando presente, passato e futuro.

        Io ora sono tutto.

        Il fiume che scorre,
        La nube che si addensa,
        Il tuono che assorda,
        Il fulmine che illumina.

        La nascita.
        La morte.
        La resurrezione.

        Mentre i lapilli sotto la cenere rianimano il fuoco,
        il buoi si fa luce;
        le nubi si dissolvono;
        il cielo si fa rosso di speranza.

        Mentre la certezza si libera nell'aria
        Il vento diviene tempesta.

        Tutto ciò che ero...
        ... ora non son o più.

        Tutto ciò che sono
        Ora è consapevolezza!

        Mi rialzo guardando in fondo,
        oltre l'orizzonte che i miei occhi colmi di lacrime possono vedere.

        Vedo un bambino che gioca,
        Un ragazzino che studia,
        Un adolescente che ama,
        Un uomo che si impegna,
        Un padre che insegna,
        Un nonno che coccola,
        Una bara che brucia.
        Un ricordo che è retaggio.

        Retaggio di ciò che siamo stati;
        Dell'amore che abbiamo dato;
        Del rispetto che ci siamo guadagnati;
        Di ciò che abbiamo lasciato.

        Perché qualcuno possa imparare.
        Dagli errori commessi.
        Dalle scelte fatte.
        Dalle certezze disattese.
        Dalle speranze perse.
        Ma sopratutto dalle azioni che ci hanno reso il ricordo che doniamo.

        Amen
        Composta venerdì 25 dicembre 2020
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          Scritta da: Daniela Cesta
          in Poesie (Poesie personali)

          Notte di gennaio

          Sbuffa il vento tra la pioggia, la neve e la grandine
          silenzio invernale in una notte di gennaio
          che accoglie pensieri lontani e vicini, aleggiano
          tra il cielo e la terra, come evanescenze che sussurrano,
          pioggia battente e vento forte, ascolto l'urlo della foresta
          arriva al mio cuore e lo fa sussultare di emozioni,
          un inverno duro, si alterna tra nevi e piogge
          sibila il vento, sferza violento sugli alberi e sui tetti,
          ma è l'armonia della natura, canta, sussurra, travolge,
          stagione fredda che sa come addolcire chi ascolta,
          l'inverno ci fa capire il valore della vita, la sua immensità
          il suo dolore, la sua solitudine, mentre gli angeli custodi
          svolazzano a raccogliere le anime.
          Composta sabato 23 gennaio 2021
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Inverno

            Aria brumosa colori sfumati
            sotto il grigiore di pioggia e grandine
            ulula il vento forte nel semibuio
            di una miserabile giornata silenziosa
            la natura dorme tranquilla, protetta dal gelo
            mentre accanto al fuoco, ricordi lontani nella mente
            di giorni di luce estiva che riempivano il cuore,
            l'inverno avvolge noi e le nostre rimembranze,
            nel tempo che fugge insieme alla pioggia
            sensazione che arriva con il crepuscolo scuro.
            Amo l'inverno e il suo silenzio assordante.
            Composta martedì 29 dicembre 2020
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              in Poesie (Poesie personali)

              Lo spiraglio

              L'anno vecchio arido
              vacilla
              con dentro il cuore
              il peso di peccati
              fino agli ultimi passi
              di cammino,
              panico nelle strade,
              paura del respiro,
              l'amore detenuto
              nel cuore del pensiero
              traspare frastornato
              dietro mimica amara
              di bacetti
              che volano sospesi
              sulle labbra
              accostati dal soffio
              di bambini.
              Nei vicoli sofferti
              dove straripa il peso
              stillano le candele
              lacrime ancora accese,
              le fiamme penitenti
              si accostano a preghiere
              velate da singhiozzi,
              e sonnoveglia assorti
              allungano le ore
              con i pensieri muti...
              ma spinge l'anno inedito
              a passi renitenti,
              sbotta velato pallido
              nel greto del dolore
              e lascia intravedere
              dietro coltri di nubi,
              lo spiraglio.
              Composta domenica 27 dicembre 2020
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