Poesie personali


Scritta da: Carmine De Masi
in Poesie (Poesie personali)

A Laura

In quel luogo, la mia amica vive
sulla vetta incontaminata,
la sua bianca chioma
è l'immagine
che il tempo porta via.
Oggi, gagliarda e lì romita.
Trascorre giorni felici
nel paese, che Dio
per Lei ha creato...
Laura lo benedice,
perché nei campi raccoglie
ortaggi, legumi, frutta e
tutti i tipi di verdura,
e il luogo dove si sente sicura.
Prepara deliziose conserve,
marmellate e confetture e
tutto ciò che arriva dalla natura.
Ha dedicato la sua vita
all'amore e al lavoro
con delicatezza e rivoluzione,
usando la dolcezza
della sua natura.
Composta domenica 14 febbraio 2021
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    Scritta da: Aurora Sisi
    in Poesie (Poesie personali)
    Non dimentico
    il passato,
    comunque esso
    sia stato,
    con le sue gioie,
    con i suoi dolori.
    È come un vento,
    che, soffiando,
    accarezza
    il mio viso
    con i suoi ricordi,
    che amo
    rispolverare
    per non lasciarli
    sbiadire,
    ascolto
    i consigli
    che mi dà.
    Attraverso
    il passato
    stringo a me
    il presente,
    lo accolgo
    e lo porto
    verso un futuro
    inesperto,
    perso in sogni
    che ci attende.
    Composta domenica 7 febbraio 2016
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      Scritta da: Aurora Sisi
      in Poesie (Poesie personali)
      Avrò sbagliato, chissà,
      ma non volevo
      venir meno alla parola data,
      non volevo deludere
      chi diceva di credere in me,
      cercando di andare
      oltre le mie paure,
      oltre le mie insicurezze,
      e ce l'ho fatta,
      allontanando tutto
      con coraggio,
      con amore.
      Avrò sbagliato, chissà,
      ora che mi ritrovo sola,
      a guardare oltre
      quello che avevo sognato.
      Composta mercoledì 27 luglio 2016
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Non tutti i mali vengono per nuocere
        se sappiamo leggere con il nostro cuore
        il tempo che trascorre in sacro silenzio
        sognando di giorno un domani migliore.

        Abbiamo abusato del cielo e della terra
        nel nostro inumano progresso industriale
        con contaminazione, smog, veleni e droghe:
        viviamo sulla terra che scoppia di dolore.

        La quarantena ci ha isolati ma non svegliati.
        Passeranno anni per comprendere il disastro.
        Stiamo avvelenando la bella aria che respiriamo
        su questa nostra culla e tomba che è la terra:
        il miglior dono del Dio che sempre ci perdona.
        Composta martedì 8 settembre 2020
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Ammazziamo i giorni leggendo giornali
          scritti in fretta da giovani e anziani
          seguendo il cliché voluto dai padroni
          che cambiano poco di mente e di cuore.

          Oggi la cultura viene diretta da pochi signori
          che sognano di essere i suoi padroni
          che dall'ombra dirigono l'orchestra
          di giornalisti senza tromba né fischietti.

          Molte notizie ricevute prima dell'ora
          si vendono in fretta e a peso d'oro.
          Politici e pochi padroni dominano il mondo
          scrivendo e leggendo solo quello che vogliono.

          Si trasforma la politica, si uccide l'onore
          di uomini e donne oneste che scrivono col cuore.
          Viviamo in un mondo vestito da Arlecchino
          dove i colori e le idee hanno il loro bavaglino.
          Composta venerdì 30 novembre 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Osservo una rosa rossa
            fissando il cielo azzurro.
            Chiedo un abbraccio al giorno
            insieme a un bacio che dorme.

            Tremano le foglie verdi
            al soffio del venticello.
            Un'ape corteggia la rosa
            come un cavaliere ardente.

            Rosa, cielo, ape e noi
            ci fissiamo sui fiori.
            La primavera apre la porta
            baciando la natura che sboccia.

            Abbraccio la bella primavera
            giovane, allegra e contenta.
            Resto ad ammirarla
            mentre io rido e lei canta.
            Composta venerdì 30 novembre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Ho scoperto un mattino di silenzio
              nella quiete dell'aurora senza sole
              nascosto dietro nuvole di pensieri
              pullulando nel cuore e nella mente.

              A fine maggio cantano le prime ore
              sotto un gran cielo plumbeo e quieto.
              Cielo e terra si abbracciano contenti
              per lavare perbene il cuore della gente.

              Scoppiano fuochi artificiali fra le nuvole
              per avvisare uomini e animali a ritirarsi.
              Un lavaggio primaverile di campi e piante
              accontenta con lacrime di gioia tutti quanti.

              Cadono le gocce del cielo come acquasanta
              su questo nostro pianeta ricco di vita e pianti.
              Il connubio fra terra, cielo, animali e abitanti
              sia sempre una festa di gioia, amore e di santi.
              Composta venerdì 30 novembre 2018
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Volano i pensieri sui pinnacoli dei cipressi
                snelli, oscuri, immobili e tranquilli
                sotto un cielo che non canta né ride
                in attesa di captare il momento
                di una voce che grida:
                "Aprite le finestre e gioite.
                Il tempo è morto, nasce la vita!".

                Il calendario umano ha la sua lunga storia
                piena di lacrime, sorrisi, vita, morte e gloria.
                Camminiamo su sentieri e deserti del cuore
                per trovare un giorno pieno di fiori
                sbocciati d'improvviso nel silenzio
                di un bacio d'amore senza parole.

                I giorni volano come le aquile nel cielo
                che a picco si lanciano nel vuoto
                carpendo la presa senza pietà
                per sfamare i piccoli con la loro agilità.
                Apriamo gli occhi all'oggi e al domani
                perché cielo e terra sono sorelle
                come uomo e donna
                sono figure gemelle.
                Composta venerdì 30 novembre 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Un mattino di maggio grigio e ventoso
                  guarda il cielo in attesa del bacio
                  che ogni mattina schiocca
                  col sole che sorge.

                  M fermo a contemplare il mattino
                  che si sveglia silenzioso
                  abbracciandosi alla luce che nasce
                  svegliando il giorno che dorme.

                  Cammino solitario sotto un cielo biancastro
                  al ritmo dei tanti richiami di uccelli
                  che riempiono l'aria di musica
                  con squilli di passeri allegri.

                  Aprire gli occhi nel silenzio mattutino
                  quando il borgo dorme tranquillo
                  è il momento di ascoltare l'anima sveglia
                  che suggerisce una preghiera
                  nel silenzio.
                  Composta venerdì 30 novembre 2018
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