Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Ascolto il silenzio che parla al cuore
mentre contemplo solitario
il giorno che lento muore

Nascondo i miei occhi chiari
all'ombra della sera
che si veste di festa e si allontana.

Resto con il messaggio del giorno
chiuso nel calendario della vita
mentre la luna capta i miei sospiri.

Tocco l'ultimo filo di luce della sera
caduto nei miei occhi
inchinandomi alla notte
che s'avvicina.
Composta giovedì 30 novembre 2017
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    La notte si è rinchiusa nei miei occhi
    dandomi il buongiorno in sordina
    non ha voluto svegliare chi dorme
    nella quiete luce del mattino.

    Un uccellino canta sul mio balcone
    all'ombra del verde dei glicini
    avvinghiati come edera
    che dalla terra salgono al cielo.

    Tremolano anche le foglie dell'ulivo
    al soffio delicato del venticello
    salutando l'ultimo giorno del mese
    che le ha regalato sole, pioggia e carezze.

    Anch'io saluto il nuovo giorno che avanza
    baciandomi con la sua dolce luce
    in attesa che i raggi di sole
    illuminano il mondo e i cuori.
    Composta giovedì 30 novembre 2017
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      Scritta da: Mario Tammaro
      in Poesie (Poesie personali)
      In questo schifo di città tutta bagnata dalla pioggia di un autunno pieno, tutta scassata di strade mai amate, io mi perdo, anche se conosco il posto, io mi guardo, giovane ma vecchio, stanco degli stessi volti sconosciuti, di bimbi che mai sono cresciuti, mentre cerco il mio io ogni momento e il cielo piange perché non è più contento.
      Composta mercoledì 6 gennaio 2021
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Il mattino è esploso nella luce
        nascondendo il buio
        nelle grotte oscure della vita
        dove la notte gioca col silenzio
        mentre il giorno abbraccia
        i sogni nati nelle tenebre.

        Nel gioco della luce con le ombre
        nascono tante cose belle
        che portiamo nel cuore e nella mente
        quando la notte e il giorno
        come fratelli siamesi
        sbocciano come fiori in primavera.

        Uomini e donne
        nati nella luce e nelle tenebre
        siamo i signori del giorno
        portandoci appresso la nostra ombra,
        mentre di notte
        è l'ombra che partorisce i nostri sogni.

        Amiamo le tenebre e la luce
        se vogliamo vivere felici.
        Ascoltiamo in silenzio le carezze
        nate quando il mondo tace.
        Il mattino quando ci svegliamo
        prendiamo penna e zappa e lavoriamo.
        Composta giovedì 30 novembre 2017
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Saremo soli quando il cuore tace
          ascolteremo i suoi singhiozzi
          per aggrappare il giorno
          che sfugge ai nostri occhi
          con lacrime che ci cadono
          sulle mani.

          Ogni tanto la solitudine ci ferma
          negli angoli della notte
          ci richiama a meditare soli
          sotto la luce di lontane stelle
          per noi sollevare lo sguardo in alto
          per non guardare sempre a terra.

          Meditare ogni tanto nel silenzio
          è un richiamo che l'anima ci chiede
          per dare un senso alla vita che passa
          senza dirle né buongiorno né buonasera.
          Bisogna essere soli per capire se stessi
          se vogliano dare alla vita un senso.

          Ascoltiamoci quando il cuore ci parla.
          È un amico che difficilmente sbaglia.
          Ascoltandolo non saremo mai soli
          quando il cielo è nero e la polvere vola.
          Apriamo gli occhi alla finestra del cielo
          se vogliamo volare senza zavorre e veleno.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Vorrei passeggiare solo
            dietro i confini dei miei sogni
            ascoltare le voci perdute del giorno
            quando il cuore ascolta silenzioso
            la musica che nasce dai ricordi.

            Nella solitudine delle ore corte
            la natura mi accompagna
            con il suo fruscio che accarezza
            il mio viso perduto nella luce
            dell'aurora o del tramonto.

            Il passeggio giornaliero
            è un compagno di avventura
            che mi apre molte tendine chiuse
            su panorami e animali strani
            che se non ti fissi non li ami.

            È bello passeggiare solo
            nel buio e nella luce.
            Il buio mostra le sue avventure
            la luce ti accarezza l'anima
            che non si vede ma parla.
            Composta mercoledì 30 novembre 2016
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