Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Il guerriero

La guerra è alle porte
e questa terra
è già piena di croci.
Piena di albe morenti
sul greto del fiume.
Oltre la collina le mie dita
catturano un piccolo sole
mentre gli eroi se ne tornano a casa.
Non mi cercare, ho pianto troppe partenze
fingendomi ancora in vita.
Resto e combatto, ancora.
Un giorno, non ricordo quale,
riposerò anch'io tra i girasoli
finalmente in pace, indifeso
libero da tutta questa rabbia.
Composta martedì 23 febbraio 2021
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Apriamo le finestre alla nuova luce del giorno
    perché il cuore ha bisogno di nuovi orizzonti
    ascoltando melodie aperte a nuove aurore
    e la mente che vola dietro vecchie canzoni.

    Il mattino bagnato dalla rugiada della notte
    raccoglie anche qualche lacrima amara
    che scende su guance d'una donna sola
    ricordando i suoi cari morti sepolti soli.

    Che tristezza in questa primavera nuova
    tarlata da un virus che uccide ancora.
    Siamo prigionieri chiusi nelle proprie case
    in attesa che giunga l'ora di vivere in pace.

    Passano i giorni, passano le ore della notte
    con il sospiro di chi aspetta un'altra aurora
    con il pensiero trafitto sempre da singhiozzi
    che restano prigionieri di molti sogni rotti.
    Composta giovedì 30 aprile 2020
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Dice il profeta Isaia 51,6:

      "Innalzate gli occhi verso il cielo
      e guardate la terra di sotto,
      poiché i cieli si dissolvono come fumo
      e la terra si logora come una veste".

      La conquista della terra e del cielo
      è stata sempre una chimera assurda.
      Molti nella storia umana sono nati
      e morti con il sogno della gloria.

      Violenza, guerre, soprusi, assassini,
      solo per uccidere peggio di un virus.
      L'uomo dominatore non ha più le ali:
      vola nell'illusione di essere padrone.

      Basta un piccolo virus per portarci
      oltre i confini della stupenda vita.
      Preghiamo affinché il cielo ci aiuti
      se vogliamo ancora sussistere vivi.
      Composta domenica 31 maggio 2020
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Il mattino si è svegliato sonnolento
        in questo mese d'Aprile dai mille fiori.
        Gli uccelli sorvolano nel cielo grigio
        con la speranza che il sole splenda
        e le ombre della notte si perdano.

        La primavera e sbocciata da tempo
        aiutata dalla pioggerellina che cade
        sui bei campi arati da grandi trattori
        che rompono il silenzio sotto il sole.

        Ascolto il fruscio delle verdi foglie:
        è una delicata musica primaverile
        che saluta il mattino aperto alla luce
        mentre molti viventi ancora sognano.

        Penso che quest'anno la primavera
        pianga insieme a tante umane famiglie
        che hanno perso nonni, papà o mamme
        per il coronavirus ribelle e fulminante.
        Composta martedì 31 marzo 2020
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Sono andato in cerca di asparagi silvestri
          sotto il cielo di aprile con tanti fiori freschi.
          I campi mi hanno offerto a piene mani
          il loro bel manto primaverile fatto di ricami.

          Il sole giocava con le ombre di alti pioppi
          mentre le foglie verdi danzavano allegre
          al ritmo delicato e sottile di un venticello
          che mi rincuorava in questo aprile contento.

          Lungo la riva del fiume Ebro ero solo col cane
          ammirando l'acqua che scendeva allegra al mare.
          Ogni tanto una cicogna batteva le sue grandi ali
          non per l'uomo ma per il cane che abbaiava.

          Nella solitudine di questi mesi di coronavirus
          il silenzio umano si nota quando passeggio.
          Parlo al mio cane e fischio imitando uccelli:
          So che non sono solo e ancora vivo contento.
          Composta domenica 31 maggio 2020
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            La terra in questa primavera non ha vita
            si è ammalata vedendo piangere il cielo
            pieno di un brutto virus che uccide tutti
            vecchi, uomini, donne e innocenti bambini.

            È una primavera scialba, triste e lacrimosa
            accompagnando nel pianto famiglie intere
            chiuse in casa come in una triste prigione
            affacciate a balconi per allontanare il dolore.

            Il nostro pianeta azzurro si sta purificando
            o siamo i suoi abitanti a chiedergli perdono?
            L'abbiamo maltrattato con veleni e sporcizia
            e lui si vendica con un invisibile assassino?

            Meditiamo in questi giorni chiusi nelle case
            cerchiamo di amare la terra nostra madre.
            Non la lasciamo piangere sola e con dolore
            cambiamo ritmo e abbracciamola con amore.
            Composta domenica 31 maggio 2020
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Ascolto il fruscio musicale delle foglie
              salutarmi aprendo di mattina la finestra.
              Ascolto il canto mattutino degli uccelli
              che si chiamano per salutare il giorno.
              Ascolto il pianto triste dei bambini
              quando la mamma o papà vanno via.

              Sento la goccia dell'acqua che cade
              sui tetti delle case per poi pulire le strade.
              Ascolto il silenzio del povero anziano
              seduto sul marciapiede che stende la mano.
              Capisco il giorno che mormora solo
              in attesa che splendano i raggi di sole.

              Fuggo dai gridi della folla che chiacchiera
              cercando di riempire il giorno che passa.
              Ascolto nel silenzio il grido dell'anima
              Sento l'universo che segue il suo ritmo
              mentre la gente prega Dio che finisca
              il maledetto virus che ci seppellisce.
              Composta domenica 31 maggio 2020
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Ho voglia di passeggiare
                sotto il cielo azzurro di primavera
                per ascoltare il canto degli uccelli
                il mormorio del fiume che scende
                la musica delle canne al vento
                la danza dei papaveri rossi
                il biancore delle margheritine
                su prati verdi di silenzio
                con il fruscio di foglioline verdi.

                Non posso muovermi
                sotto questo cielo che danza
                con le nuvolette bianche
                che mi chiamano e sorridono.
                Non posso uscire, lo ripeto,
                fino a quando non vi portate il virus
                che ci sta uccidendo sulla terra.
                Si fermano e cadono delle lacrime
                sulle mie mani aperte.

                Cielo e terra hanno ferite nel cuore
                nella primavera di quest'anno.
                L'umanità chiusa in casa
                con parenti vicini o lontani.
                Dai balconi si canta e si ringraziano
                tutti quelli che confortano i malati.
                Piangono soli i tanti deceduti
                senza un bacio di addio
                nell'ultimo loro viaggio.

                Passeggeremo di nuovo nei giardini
                ascolteremo le musiche dei boschi
                scaleremo le verdi montagne
                sorrideremo all'allegria e gridi dei bimbi.
                Ci guarderemo negli occhi con gli anziani
                ringraziando Dio che ancora siamo vivi
                sotto questo cielo azzurro
                con le nuvole che ci salutano allegre
                sorridendo ai colori del tramonto.
                Composta giovedì 30 aprile 2020
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