Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Sentivo le voci della foresta tropicale
cantare in coppia con il caldo vento
seguendo il ritmo di grossi tamburi
battuti da mani con calli del tempo.

Camminavo sotto alberi tropicali
dove gli aromi venivano da lontano
insieme a canti di donne anziane
che salutavano allegre il mattino
battendo a ritmo le loro mani.

Ascoltare le voci dell'alba nella foresta
è come sentire una sinfonia celeste
dove le foglie dirigono l'orchestra
e gli animali pascolano contenti.

Ascoltavo il palpito vivo della foresta
mentre i miei passi pestavano piano
il tappeto verde e ocre delle foglie
cadute di notte per vestire il giorno.
Composta venerdì 30 novembre 2018
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    Scritta da: Marilisa Menegatti
    in Poesie (Poesie personali)

    26 febbraio 2021 04:50 - ALIENA

    Intrigante e presuntuosa
    questa continua ricerca del vuoto.
    Questo buttarmi nello strapiombo
    appena vedo un piccolo spazio oltre il limite.
    Le note
    disintegrano i miei pensieri
    ma amplificano il mio dolore
    riportando alla luce
    Costanti visualizzazioni inutili.
    Se il presente non mi comprende
    come posso io capire me stessa?
    Se la mia vita è costituita da larve mentali
    come posso pensare di viaggiare oltre?
    Mi sto corrodendo,
    come si corrodono le ossa nella vecchiaia.
    Come il ferro
    al troppo contatto con l'acqua.
    Il mio cuore si arrugginisce
    diviene ghiaccio
    nel vuoto di una illusione
    basata su una quotidiana abitudine.
    L'amore è un'incognita.
    Una blanda ossigenazione della mente.
    Essa si annulla oltre la mera fisicità
    Oltre l'inutile incontro tra calore effimero
    tra carni e sorrisi.
    Che senso ha vivere in questo mondo
    se il mondo stesso non mantiene nessuna promessa?
    Mi sento come oppressa.
    Ammutolita.
    Inerme.
    Come una paziente psichiatrica
    dopo un elettroshock fatto male.
    Il risveglio è brusco
    il dolore è lacerante.
    Le persone non cambiano,
    non si adeguano,
    non ambiscono ad altro che le proprie vite
    costernate di quotidianità
    bestemmie
    insensate ansie
    senza empatia.
    Vorrei far parte del mare
    un'onda in mare aperto
    per poter vagare lontano
    senza dar spiegazione della mia ambizione.
    Senza limiti.
    Mi sento incatenata in un circolo vizioso.
    Legata da catene ben salde
    rinchiusa in una campana di vetro.
    Vorrei levitare
    in una dimensione opposta.
    Sollevarmi.
    Elevarmi oltre il sole.
    Ma vedo una palla di piombo
    incatenata alle mie gambe.
    Quindi lentamente
    mi scavo un piccolo antro
    un rifugio
    da me stessa
    e dal resto del mondo circostante.
    Le mie mani
    sono quattro
    due coprono il viso per non vedere
    e due le orecchie,
    per non sentire le bugie della vita.
    Non sono fatta per questo mondo
    Non sono fatta per questo vuoto
    Aliena
    in un mondo che non conosco.
    Composta venerdì 26 febbraio 2021
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Oggi aspetto la pioggia di febbraio
      per lavare bene il cielo pieno di sabbia
      lanciata in alto da un vento del deserto
      cercando avventure in boschi e foreste.

      L'inverno di quest'anno ancora col virus
      ci ha regalato molta neve dopo vari anni
      ma poi sole e calore si sono impadroniti
      del cielo aragonese senza rimpianto.

      Un poco di pioggia sarebbe un bel regalo
      che la vergine del Pilar potrebbe regalare
      a questa santa terra di gente buona e fiera
      che canta sempre la jota con cuore sincero.
      Composta venerdì 12 febbraio 2021
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Giorno grigio e invernale
        freddo appeso ai balconi
        un vento che taglia il viso
        ombre notturne che sfilano.

        Ascoltiamo il loro lamento
        bruciamo i sogni nascosti.
        Il silenzio del giorno muore
        nei cuori trafitti dal dolore.

        Camminiamo nel silenzio
        mentre il giorno avanza
        uccidendo false illusioni
        nate dal cuore che dorme.

        Fermiamoci un momento.
        Ascoltiamo la terra: trema
        ma non piange di spavento
        mentre molti moriamo soli
        per un virus che non muore.
        Composta giovedì 31 dicembre 2020
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Tre giorni è durata la bianca neve.
          Oggi i prati ritornano al loro verde
          mentre le colline e i monti ridono
          sotto il velo bianco di neve viva.

          Freddo e neve sono baci dell'inverno
          che pizzicano silenziosi i nostri cuori
          sperando che il bianco lavi le macchie
          dalle menti e dai cuori della gente.

          L'inatteso biancore di questo inverno
          ci ha sollevato l'animo e il triste cuore
          vedendo morire sola tanta gente anziana
          per un coronavirus che uccide di dolore.

          La morte vera ci richiama con dolcezza
          mentre se elaborata da menti assassine
          potrebbe essere la selezione dell'umanità
          da individui che non credono più in Dio.
          Composta giovedì 31 dicembre 2020
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Da molti anni non vedevo la bellezza
            del cielo e della terra abbracciarsi
            in un amplesso pieno di silenzio
            mentre i fiocchi di neve candida
            svolazzavano nell'aria contenti.

            Lentamente la terra è diventata candida
            gli alberi vestiti a festa erano immobili
            i tetti delle case erano tappeti chiari
            l'asfalto delle strade un manto di lana
            cielo e terra silenziosi si baciavano.

            Un inverno nuovo ha lavato la terra
            dopo un anno di strano virus assassino
            che ha fatto piangere genitori e nonni
            seppellendo i morti senza accompagnarli.

            Speriamo che la candida neve silenziosa
            porti ristoro e trasformi il coronavirus
            in un messaggero di serenità e pace
            aprendo all'umanità un futuro di vita.
            Composta giovedì 31 dicembre 2020
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Inizia il nuovo anno 2021
              con il freddo e il virus
              mentre tutti guardiamo in alto
              affinché Dio ci abbracci.
              L'umanità è in mano
              a gente che studia e prega
              ma sempre c'è uno zampino
              di un demonio che sogghigna
              e uccide.

              Speriamo che il vaccino
              di studiosi che credono nella vita
              ridoni all'umanità abbattuta e triste
              il sorriso di gente onesta e felice
              per ridare alla terra ferita
              il suo splendore
              senza più mortali ferite.

              Ridiamo al nuovo anno
              lo splendore della bellezza divina
              nascosta nel cuore limpido
              di persone che credono nella vita.
              Accarezziamo sempre il sorriso
              che ci apre a nuovi orizzonti
              vivendo sul pianeta terra
              giardino paradisiaco
              ricco di amore e di vita.
              Composta giovedì 31 dicembre 2020
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Passeggio con note di musica classica
                che mi seguono viaggiando sorridendo
                in un mattino nato ballando nel cielo
                dove sole e luna tacciono nel silenzio.

                L'ultimo mese dell'anno con tanti morti
                quando coronavirus ha falciato i vecchi
                senza avvisarli, eliminandoli senza pietà
                seppellendoli in tombe o finiti nel forno.

                Un anno di tristezza, di dolori e senza lavoro
                tempo di meditazioni e tanta vera umiliazione
                di famiglie chiuse nelle proprie case in attesa
                che arrivasse la morte senza alcuna pretesa.

                Morte violenta e senza sapere quando arriva
                ci bacia e tralascia con dolori e senza respiro.
                Il mortale virus ci uccide senza nessun rispetto
                perché la vecchiaia per molti è come la peste.
                Composta lunedì 30 novembre 2020
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  In una mattina fresca piena di rugiada
                  con il sole che si affaccia sorridente
                  in questo bel mese sacro di Dicembre
                  io aspetto il freddo e la bianca neve
                  affinché lavino la secca terra e il cielo.

                  Sull'orizzonte vedo la catena pirenaica
                  tutta vestita di bianco baciata dal sole
                  ma nel suo silenzio piange di tristezza:
                  il coronavirus ha annullato la bellezza.

                  Proibito visitarla e sciare come sempre.
                  Tutto è fermo e senza l'umana allegria
                  che nel passato era il fiore all'occhiello
                  in queste discese meravigliose e belle.

                  Il sole brilla sulle cime dei monti pirenaici.
                  Mi accontento di vederli dalla mia finestra
                  che mi salutano con il biancore della neve
                  che penetra negli occhi e nei miei pensieri.
                  Composta lunedì 30 novembre 2020
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