Poesie personali


Scritta da: cuoredicane
in Poesie (Poesie personali)

Versi sparsi

Percezioni smontate,
in fondo ad un arido pozzo,
arrancano e affiorano dal passato
per farsi strada, e ricomporsi,
negli intrecci del mio pensiero.

Sensi sciolti appesi a nebulose distinte
denotano stanchezza nel ghermire il presente,
e come versi sparsi su un terreno infecondo
fanno fatica a prendere forma.

Sensazioni scomposte, su percorsi intricati,
palesano spossatezza nell'affrontare il futuro
mi elargiscono indifferenti emozioni
e una sensazione di profondo sgomento.
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    Scritta da: cuoredicane
    in Poesie (Poesie personali)

    Stampe antiche

    Scie indelebili, effimere,
    s'inerpicano sulle vette del tempo,
    come tracce smembrate
    su improbabili sentieri della mia vita.
    Come stampe antiche, sigillate in sarcofagi egizi,
    regalano al mondo culture mai estinte
    e rivelano, intatte, verità mai dome,
    così si concretizzano, al mio cospetto,
    impronte dell'anima, incastonate su un anello vetusto,
    per ricordarmi l'essenza dell'esistere.
    Qui, ora, travolto da un impeto etereo
    emergono impressioni scomposte,
    tra spettinate certezze,
    e annaspano, docili,
    tra oceanici flutti.
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      Scritta da: Aurora Sisi
      in Poesie (Poesie personali)
      Una brezza leggera
      ha sfiorato i miei pensieri,
      stravolgendoli,
      sarà una sembianza
      di primavera,
      sarà quello stato
      di inconsapevole
      incoscienza,
      di involontaria follia,
      saranno quelle
      semplici emozioni
      che, mi danzano dentro,
      l'eco dei sorrisi regalati,
      le sensazioni
      lasciate dai ricordi,
      che, come fiori,
      mi inebriano
      con il loro profumo.
      Chissà,
      ma, so soltanto,
      che oggi potrei
      dipingere un arcobaleno
      di infiniti colori,
      fino ad arrivare al cuore
      di coloro che amo,
      semplicemente.
      Composta martedì 3 marzo 2015
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        Scritta da: Aurora Sisi
        in Poesie (Poesie personali)
        Oh felicità,
        che t'appresti
        a sublimar
        quell'inestimabile
        attimo
        in cui ti palesi,
        rapiscimi per un po',
        affinché il cor mio
        s'allieti.
        D'amor sì fatta,
        ogni dolore acquieti,
        e, della rosa odorosa
        che stringo al petto,
        non sento spine,
        solo l'inebriante
        profumo che mi travolge la vita.
        Oh fulgido attimo, fermati,
        che a tramontar c'è tempo.
        Composta martedì 29 dicembre 2020
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          Scritta da: L. Orlandi
          in Poesie (Poesie personali)

          Sulla stessa terra

          Sulla panchina, al sole,
          la libellula si posa
          vicina alla mia mano

          adagia un poco le ali
          e assorbe il calore del giorno.

          Trasparente, delicata, è immobile.

          Siamo esseri sulla stessa terra
          ascoltiamo il sole
          il tempo non esiste
          ci guardiamo

          chiudo gli occhi
          anche lei sta riposando
          ci inebriamo di calore
          e tutto perde d'importanza

          finché una nuvola
          copre il sole
          e ci libriamo nell'aria.
          Composta domenica 7 marzo 2021
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            Scritta da: L. Orlandi
            in Poesie (Poesie personali)

            L'ora del destino

            È l'ora del destino
            sapevo sarebbe arrivata
            sono leggera
            una piuma al vento
            una goccia sul mare
            l'infinito mi accoglie
            e mi lascio abbracciare.

            L'abbraccio del cielo infinito
            porta amore profondo
            seduta ascolto quelle carezze
            il mare blu è incognita
            nelle radici di quercia.
            Composta domenica 7 marzo 2021
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              Scritta da: Bibìnanà
              in Poesie (Poesie personali)

              Lo grideranno le pietre

              Lo grideranno le pietre a lungo rimaste mute stemperate e insensibili all'altrui dolore... grida urla... risate ed echi di pianti e voci e sussurri e sibili... mentre ancora riecheggiano le sibilline profezie, varchi profondi si aprono e si dissolvono incubi e sogni ma la realtà è anche un infinito irraggiungibile orizzonte, prova ora a scagliare la prima pietra filosofale verso un confine ipotetico invisibile intuibile... che sarà mai tutto questo tombale silenzio? Un sorriso forse proprio un sorriso un cenno di speranza una piccola luce che bisbiglia in silenzio forse fermerà l'irruenza di un grido, il grido di una terra fatta di pietra assolata e scalfita da strani geroglifici che nessuno conosce più.
              Composta sabato 13 luglio 2019
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