Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Ho letto il messaggio del mattino
con troppa fretta per uscire di casa
in cerca di una voce perduta nel sonno
che girovaga con passo lento
con occhi tristi e testa china
sui marciapiedi nudi di un borgo solitario
che ancora dorme.

La luce del giorno si sveglia:
batte alle porte della vita
illumina con dolcezza i miei pensieri
frantuma l'ombra dei cipressi
che mi seguono filtrando il sole
mentre prosegue la sua rotta
in un cielo limpido senza sosta.

Cammino a passi lenti nel silenzio
per decifrare il messaggio del giorno.
L'acqua del fiume dove mi specchio
capta la mia immagine
che si frantuma sulle sue onde
ricordandomi che non sono solo
su questo mondo.

Trafiggo il cielo con le mie pupille.
L'azzurro dell'universo che mi avvolge
si ferma scrutando i miei occhi:
sono ospite di un incontro di pace
fra l'eterno e il temporale.
Composta giovedì 30 novembre 2017
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Luglio si sta divertendo baciando l'estate
    con i suoi riccioli d'oro e caldo infernale.
    Sento frinire le cicale lungo il viale di casa
    mentre le ombre degli alberi baciano il suolo
    per non ferire le nascoste radici
    che sono vene che spingono in alto.

    Chino ascolto attento il giorno che mi segue
    appeso alla mia ombra distesa sul marciapiede
    dove un bel passerotto caduto dal nido saltella
    scoprendo un mondo diverso
    dal caldo nido sotto le stelle.

    Il calore estivo aumenta di gradi mentre cammino.
    Chino poggiato sul bastone
    ritorno a casa asciugando il sudore.
    Mi fermo e supplico la mia ombra
    di non lasciarmi solo
    sotto il calore del giorno.
    Composta sabato 30 giugno 2018
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Dalla finestra parlo con una collina
      silenziosa e oscura distesa nel cielo
      che rompe la linea retta dell'orizzonte.
      Mi guarda e dice: sei un vagabondo!

      L'ascesa è andare incontro al divino
      con occhi rivolti al cielo e mani pulite.
      Camminerò su una linea immaginaria
      per toccare l'azzurro su in montagna.

      Volerò per non uccidere le mie illusioni
      nate sui monti conosciuti da bambino
      quando ascoltavo il sorriso del bosco
      giocare a nascondiglio mentre salivo.

      Ritorno ai tempi dell'innocenza infantile
      quando amavo l'eco chiusa nelle grotte.
      Oggi da vecchio gli echi sono tutti morti
      perché la scala della vita ha gradini rotti.
      Composta sabato 30 giugno 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Oggi pomeriggio le foglie degli alberi
        sono immobili nell'afa di fine luglio
        in attesa della dolce ombra notturna
        ammirando la faccia rossa della luna.

        Il troppo calore diurno dell'ardente sole
        ipnotizza la memoria umana nel tempo.
        Stordisce i brevi pensieri nati dal cuore
        stupendo la memoria con grido di dolore.

        Le onde della vita umana s'inabissano
        nella nostra anima come quelle del mare
        quando la tempesta ci coglie di sorpresa
        sotto un cielo senza fiori e cuore acceso.

        Il calore dell'estate è il palpito della terra
        che riscalda il cuore degli esseri viventi:
        calore, amore, riposo, sogni e tenerezza
        sono i migliori frutti dell'estate in festa.
        Composta sabato 30 giugno 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Con note di musica classica
          rinasce la mia vita sull'orizzonte
          dove carezze e vagiti
          profumano un mattino
          di pace.

          È un allegro moderato che aleggia
          insieme a una colomba bianca
          mentre il vento danza
          in un'aria carica di mistero
          con gocce di carezze.

          Rinascono in queste note perdute
          ricordi chiusi nel tempo
          dove l'anima ha aperto le sue ali
          per essere libera
          per volare.

          Non ci sono ostacoli in questo volo
          spinti da una fisarmonica
          che suona.
          Il corpo è leggero in un cielo
          pieno di tanti misteri.
          Composta giovedì 30 novembre 2017
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Un agosto afoso brucia le ombre
            della soave brezza mattutina
            racchiusa nei miei occhi chiari
            fissi su vespe che gironzolano
            in cerca di acqua e nettare
            nei fiori dell'estate.

            Tremano di stupore i bei fiori di cactus
            al ronzio delicato delle api
            in livrea giallo nera
            che delicatamente succhiano
            il nettare che io non vedo
            per riempire le cellette
            di puro miele.

            Ascolto il mattino che avanza veloce
            incontro al sole che acceca
            mentre il caldo stende
            i suoi tentacoli di fuoco
            facendomi rientrare in casa
            in cerca di riposo.
            Composta giovedì 30 novembre 2017
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              Scritta da: Aurora Sisi
              in Poesie (Poesie personali)
              Scorrer del tempo,
              miscuglio di gioie e dolori,
              a riordinar la mia vita mi accingo,
              affinché i giorni a venire
              divengan più lievi.
              Riordino,
              trepidante,
              senza indugio alcuno,
              così, come la lucentezza
              di un raggio di sole,
              si attende dopo la tempesta,
              come un dolce riposo si attende,
              dopo un'improvvisa stanchezza.
              Composta domenica 6 dicembre 2020
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                È l'ora che il triste giorno ammutolisca:
                bambini e uccelli non hanno forza
                né voce per cantare.
                Gli angoli di molte città
                sono pieni di mani tese e fame.
                Ragazze schiave di sporchi signori
                vendono il loro corpo
                in attesa di essere liberate
                in quest'Europa senza cuore.

                Oggi ci vuole Eolo, custode dei venti,
                per aprire gli otri purificando l'aria mafiosa
                imputridita sui vari continenti.
                La ricchezza è nelle mani di pochi magnati
                che dominano mercati, borsa, politica
                e sogni di poveri mai realizzati.
                I privilegiati aspettano l'estate
                per viaggiare e riposare
                mentre la povera gente non ha
                pane per mangiare.

                Tutti i mesi dell'anno sono buoni
                per svaligiare case altrui
                occuparle con il muto consenso
                dei politici e dei furfanti.
                È scoccata l'ora fatidica
                che la terra cambi il suo rumbo:
                tutti dobbiamo imboccare le maniche
                per lavorare e amare
                se vogliamo essere veri fratelli
                seduti alla stessa mensa per mangiare.
                Composta martedì 31 luglio 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  In penombra ho iniziato questo giorno
                  quando il sole ancora dormiva
                  mentre il cane già sveglio
                  seguiva i miei passi
                  cadenzando i gradini.

                  Il mattino tentava aprire le sue ciglia
                  in attesa che il sole apparisse
                  su un orizzonte ancora muto
                  in cerca di una voce
                  perduta nella notte buia.

                  Nella quiete delle prime ore del mattino
                  le vie del paesino sono vuote.
                  Le finestre ancora chiuse
                  trattengono prigionieri i sogni
                  aspettando il bacio del sole.

                  Saluto il cielo con la luna e una stella:
                  la prima sparirà inghiottita dalla luce
                  la seconda giocherà con l'aurora.
                  Il giorno si vestirà d'azzurro
                  dando forza alla vita
                  sorridendo alla morte.
                  Composta martedì 31 luglio 2018
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Gli occhi del mattino hanno trafitto la luce
                    apparsa su ali stanche della notte
                    mentre i miei occhi si aprono lenti
                    al cinguettio di passeri in amore.

                    Il giorno avanza sui lampi della memoria
                    ricordandomi che il tempo uccide
                    gioventù e bellezza
                    insieme a molti ricordi.

                    Sappiamo che Il tempo non ha confini né voce
                    solo scalfisce la superficie delle cose
                    perché lui non ha occhi né cuore
                    ma solo lungimiranza e stupore.

                    Noi siamo l'orologio del tempo con scadenza
                    con mani tese per captare l'eterno.
                    Ogni giorno che passa veloce
                    nasconde gli echi della nostra vita
                    per ritrovarli fioriti
                    sull'ultima nostra riva.
                    Composta martedì 7 agosto 2018
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