Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Ho visto il mattino balbettare
sulla tenue luce del giorno
quando l'aurora si veste di colori
gli uccelli pizzicano la penombra
i bambini sorridono alla mamma
le finestre si aprono al giorno.

Ho ascoltato la voce del vento
penetrare lentamente nella stanza
dove sono nascosti i miei ricordi
insieme ai brevi sospiri dell'aurora
che sveglia dolcemente la mia donna.

Ascolto i primi passi del nuovo giorno
perdersi dietro le ombre della notte.
Sul balcone le verdi foglie del glicine
tremano al loro primo bacio d'amore
datole con tanta celestiale dolcezza
dai fulminanti teneri raggi di sole.
Composta giovedì 30 novembre 2017
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    Scritta da: P. Metallo
    in Poesie (Poesie personali)

    Il Poeta

    Con la sua penna raccoglie ogni attimo
    e descrive l'emozione dettata dal battito.
    Osserva il mondo con occhi diversi,
    lascia al cuor l'ispirazione per i suoi versi.
    La mente vola con la sua immaginazione,
    vola con la libertà di un grande aquilone.
    Il suo sguardo punta sempre all'infinito,
    perché di superficialità non si è mai nutrito.
    Composta domenica 21 marzo 2021
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      Scritta da: Raffaele Pisani
      in Poesie (Poesie personali)

      Bentornate, rondinelle!

      Nella bufera del Covid che ci tormenta siate messaggere di una nuova primavera -

      Siete il dono del Signore,
      le creature Sue più belle,
      la dolcezza del Suo cuore:
      bentornate, rondinelle.

      Come può, colui che vede
      queste magiche armonie
      non restare affascinato
      dalle vostre acrobazie?

      Come può, chi guarda il cielo,
      rimanere indifferente
      al messaggio della festa
      che gridate allegramente?

      Come può la tenerezza
      della nuova primavera
      non entrare in ogni cuore,
      non portare luce vera?

      È un incanto il vostro volo,
      nell'andare, nel tornare,
      siete missili di gioia
      che nessuno può fermare.

      Come può l'essere umano
      farsi schiavo del peccato
      mentre voi donate al mondo
      la dolcezza del Creato?

      È possibile che ancora
      ci sta gente che non vede
      quanta grazia voi portate
      rinnovando amore e fede?

      Non lo so, io so soltanto
      che voi siete le più belle
      creature del Signore!
      Bentornate, rondinelle!
      Raffaele Pisani.
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        Scritta da: Pierluigi
        in Poesie (Poesie personali)

        Nella grotta

        È sempre,
        è sempre più complicato
        di così.
        Mica vorrai rifugiarti
        nella comoda cuccia
        degli slogan
        berciati,
        delle parabole
        infiltrate?
        È sempre
        è sempre più complicato
        di come ti dicono
        di ciò che ti viene dettato.
        Coloro che vedono
        ma non capiscono
        avanzano nella nebbia.
        Le menti superiori
        che vedono e non sanno
        fanno discorsi incomprensibili.
        Viviamo in fasi parallele
        impenetrabili,
        contemplando
        riflessi di riflessi.
        Composta sabato 20 marzo 2021
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Mentre compravamo il pane del giorno
          abbiamo sentito narrare in minuti
          come una signora d'improvviso
          è morta d'infarto intestinale
          arrivando tardi in ospedale.

          Si trovava in vacanza in Alquezar
          paesino aragonese stupendo e antico
          con chiostro romanico e fortezza medievale
          viuzze strette con sapore antico
          leggende di donzelle narrate
          con tanta nostalgia.

          Anche in paesi belli e ricchi di storia
          la morte è in agguato sulle torri.
          Non avvisa quando ci porta via
          perché ci vuole così come siamo
          quando lei arriva.

          Il pane comprato di mattina presto
          oggi avrà un sapore di tristezza
          ci darà forza per oggi meditare.

          La vita è un regalo grandioso
          che arriva con dolore e gioia
          ma sparisce senza preavviso
          accompagnata da lacrime
          un pizzico di timore
          e tanta nostalgia.
          Composta giovedì 30 novembre 2017
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Camminerò sempre sul filo della speranza
            nei giorni che si piegano come giunchi
            sotto questo sole che richiama alla vita
            spingendo sull'orizzonte un sorriso.

            La vita umana è un lungo camminare
            su questi duri selciati di pietre secolari
            dove la storia si vive senza essere scritta
            perché nasce e muore con ognuno di noi.

            Camminare vuol dire farsi uomo maturo
            saper ascoltare i messaggi scritti negli occhi
            leggere tanti umani silenzi umidi di lacrime
            quando colui che ti è vicino è rimasto solo.

            Camminerò su scie luminose di stelle cadenti
            quando arriverà l'ultimo respiro dei miei giorni.
            Bacerò in silenzio il volto sereno della morte
            guidando la mia barca nel porto che mi tocca.
            Composta giovedì 30 novembre 2017
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Oggi ho visto nascere il giorno con le lacrime
              mentre una dolce aurora a colori gli sorrideva
              dipingendo sul cielo un fondo di un rosso vivo
              su cui faceva danzare bolle di sapone e vita.

              È nato un nuovo giorno che si libera delle fasce
              di una lunga notte con poco sonno e birichina,
              mentre io ritorno all'infanzia di una vita vissuta
              in una piccola valle piena di querce e di olivi.

              Ritorno da un viaggio lungo con varie stazioni
              senza fermate e biglietto gratis di solo andata.
              I paesaggi sono impressi a colori nei miei occhi
              mentre moltissimi ritratti sono rimasti nel cuore.

              Le notti sono sale di musei viventi che visitiamo
              senza guida né biglietti d'entrata. Siamo noi soli.
              Grazie a queste notti possiamo realizzare i sogni
              quando l'aurora ci sveglia e ci guida al tramonto.
              Composta giovedì 30 novembre 2017
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                I misteri della propria vita ognuno li vive da solo
                li matura lentamente sulla terra e sotto il cielo.
                Li legge in silenzio da solo o anche in compagnia
                sotto il sole cocente o al candore della luna nuova
                sempre ascoltando le intime voci nate dal cuore.

                Portiamo nelle nostre mani i misteri della vita.
                Li laviamo ogni giorno con le lacrime della notte
                quando le ombre della sera chiudono i nostri occhi
                per poi giocare con una realtà fatta di puri ricordi.

                Noi tutti siamo esseri fatti di carne, creta e cielo:
                la nostra carne è crisalide che ci spinge a volare.
                La creta vitale ci ricorda che siamo fatti di polvere
                spinta da un soffio per volare maturando in alto.

                Noi tutti siamo con i nostri misteri i pilastri naturali
                chiamati a dare un senso al regalo della nostra vita.
                Il cammino non è lungo, ma sufficiente per fiorire
                nel giardino fatto di terra, pioggia e stelle infinite.
                Composta sabato 30 giugno 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  La notte si nasconde dietro l'orizzonte
                  avvolta in veli di soffici e caldi sogni
                  mentre il giorno apre lento i suoi occhi
                  lavati con le piccole lacrime del cielo
                  trasformate in perline per ricordo.

                  Avanza allegro questo giovane giorno
                  con un fagotto di pensieri nuovi.
                  La luce del mattino l'accompagna
                  bisbigliando una dolce melodia
                  fatta di vento che danza allegro
                  con giovani fiori e foglie verdi.

                  Sbadiglia lentamente la natura estiva
                  vestita a festa con i primi raggi di sole.
                  I suoi capelli odorano a profumo di rose
                  che hanno aperto lentamente i loro petali
                  in attesa che arrivino ospiti di onore.

                  "Come rugiada ti ho generato"
                  canta pregando un poeta millenario.
                  Il nuovo Uomo è nato sotto le stelle.
                  Adesso tocca a noi scalare la montagna
                  per abbracciare il cielo, il mare e la terra.
                  Composta giovedì 30 novembre 2017
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Tubano allegre le tortorelle sul tetto
                    in attesa che il giorno si vesta di festa
                    mentre il mattino apre le chiuse finestre
                    per salutare l'aurora che lenta si sveglia.

                    Galoppano sull'orizzonte cavalli alati
                    trainando il carro della luce a colori
                    mentre l'aurora coi capelli al vento
                    saluta il nuovo giorno che splende.

                    Terra e cielo si trasformano nella luce
                    mentre l'aurora si nasconde silenziosa
                    dietro un orizzonte che succhia i colori
                    per dar passo al giorno pieno di fiori.

                    La tortorella ha preso il volo con l'amico.
                    Il giorno avanza a galoppo pieno di rumori
                    uomini e donne si incamminano al lavoro
                    mentre nuvole e voci passeggiano soli.
                    Composta giovedì 30 novembre 2017
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