Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Siamo esseri inquieti per natura,
ma la vita si vive solo con il cuore
con mente fredda e occhi aperti al sole.
Incontrare un uomo sapiente e giusto
è come incontrare la retta via
che trasforma i nostri giorni vuoti
trasportandoci su vette incontaminate
dove il silenzio è pieno di messaggi.

Ogni tanto lungo la nostra vita bisogna usare
il setaccio con accuratezza
per separare l'inutile accumulato
nel cuore, negli occhi e nella mente.
La patina dei giorni appanna la luce che nasce
limpida e allegra in ogni aurora.

Quando siamo giovani corriamo
come ghepardi nella savana.
Quando siamo maturi riposiamo
all'ombra soli a meditare.
Nella vecchiaia, se ci arriviamo,
rileggiamo piano piano
il diario inciso nelle tremule mani.
Allora potremo ancora correggere
l'ultimo capitolo
prima di consegnare la bozza
per la vera stampa
del nostro libro della vita.
Composta giovedì 30 novembre 2017
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Il temporale si prepara lentamente lontano
    da dove si abbatterà con furore.
    Le nuvole da bianche diventano cenerine
    poi si vestono di lutto.
    Il vento le avvolge nel freddo e nel fuoco
    con lampi e tuoni da spavento.
    Tutti guardiamo in alto
    per vedere il volto e la rabbia
    di un cielo pieno di furore.

    D'improvviso si ode un grido di guerra:
    il cielo è squarciato da un fulmine
    la potente luce del tuono.
    È l'avviso che inizia la tempesta.
    Gli animali si sono intanati
    la gente si chiude in casa
    i poveri sotto i ponti
    o negli angoli dei portici.

    Cade rapida e con forza la pioggia d'estate
    con grandine che rompe frutta e raccolti.
    Il vento sradica alberi interi come fuscelli
    altri sono feriti perdendo le braccia
    e il bel vestito di foglie verdi.
    Le strade sono fiumi in piena
    travolgendo programmi e pensieri.

    Suonano sirene della polizia.
    I pompieri strillano per alleggerire
    paura, singhiozzi e vecchi brutti ricordi.
    La battaglia fra cielo e terra
    è durata un quarto d'ora
    ma le lacrime e i sospiri
    dureranno per ore ancora.
    Composta mercoledì 11 luglio 2018
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Dopo ogni tempesta appare sempre il sole
      per alleggerire il peso delle nuvole
      e dell'acqua caduta per lavare non solo l'aria
      ma la dura terra che pestiamo e amiamo.

      Gli alberi caduti domani ci daranno fuoco
      in un camino di fiamme accese
      dove lasceremo timori e tremori
      per costruire un nuovo domani
      ricco di ricordi e povero di orrori.

      In questo nostro mondo grande e bello
      apprendiamo ad essere padroni e servi.
      La tormenta ci richiama alla vita
      e alla morte, al lavoro e ricostruzione
      passando dalla debolezza umana
      a essere artisti del domani.

      Camminiamo in piedi fra cielo e terra.
      Noi siamo le antenne vigilanti.
      I fulmini regalano luce e forza
      all'aria che respiriamo
      per continuare ad abbellire
      la culla dove viviamo.
      Composta giovedì 30 novembre 2017
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Ho visto il mattino balbettare
        sulla tenue luce del giorno
        quando l'aurora si veste di colori
        gli uccelli pizzicano la penombra
        i bambini sorridono alla mamma
        le finestre si aprono al giorno.

        Ho ascoltato la voce del vento
        penetrare lentamente nella stanza
        dove sono nascosti i miei ricordi
        insieme ai brevi sospiri dell'aurora
        che sveglia dolcemente la mia donna.

        Ascolto i primi passi del nuovo giorno
        perdersi dietro le ombre della notte.
        Sul balcone le verdi foglie del glicine
        tremano al loro primo bacio d'amore
        datole con tanta celestiale dolcezza
        dai fulminanti teneri raggi di sole.
        Composta giovedì 30 novembre 2017
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          Scritta da: P. Metallo
          in Poesie (Poesie personali)

          Il Poeta

          Con la sua penna raccoglie ogni attimo
          e descrive l'emozione dettata dal battito.
          Osserva il mondo con occhi diversi,
          lascia al cuor l'ispirazione per i suoi versi.
          La mente vola con la sua immaginazione,
          vola con la libertà di un grande aquilone.
          Il suo sguardo punta sempre all'infinito,
          perché di superficialità non si è mai nutrito.
          Composta domenica 21 marzo 2021
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            Scritta da: Raffaele Pisani
            in Poesie (Poesie personali)

            Bentornate, rondinelle!

            Nella bufera del Covid che ci tormenta siate messaggere di una nuova primavera -

            Siete il dono del Signore,
            le creature Sue più belle,
            la dolcezza del Suo cuore:
            bentornate, rondinelle.

            Come può, colui che vede
            queste magiche armonie
            non restare affascinato
            dalle vostre acrobazie?

            Come può, chi guarda il cielo,
            rimanere indifferente
            al messaggio della festa
            che gridate allegramente?

            Come può la tenerezza
            della nuova primavera
            non entrare in ogni cuore,
            non portare luce vera?

            È un incanto il vostro volo,
            nell'andare, nel tornare,
            siete missili di gioia
            che nessuno può fermare.

            Come può l'essere umano
            farsi schiavo del peccato
            mentre voi donate al mondo
            la dolcezza del Creato?

            È possibile che ancora
            ci sta gente che non vede
            quanta grazia voi portate
            rinnovando amore e fede?

            Non lo so, io so soltanto
            che voi siete le più belle
            creature del Signore!
            Bentornate, rondinelle!
            Raffaele Pisani.
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              Scritta da: Pierluigi
              in Poesie (Poesie personali)

              Nella grotta

              È sempre,
              è sempre più complicato
              di così.
              Mica vorrai rifugiarti
              nella comoda cuccia
              degli slogan
              berciati,
              delle parabole
              infiltrate?
              È sempre
              è sempre più complicato
              di come ti dicono
              di ciò che ti viene dettato.
              Coloro che vedono
              ma non capiscono
              avanzano nella nebbia.
              Le menti superiori
              che vedono e non sanno
              fanno discorsi incomprensibili.
              Viviamo in fasi parallele
              impenetrabili,
              contemplando
              riflessi di riflessi.
              Composta sabato 20 marzo 2021
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Mentre compravamo il pane del giorno
                abbiamo sentito narrare in minuti
                come una signora d'improvviso
                è morta d'infarto intestinale
                arrivando tardi in ospedale.

                Si trovava in vacanza in Alquezar
                paesino aragonese stupendo e antico
                con chiostro romanico e fortezza medievale
                viuzze strette con sapore antico
                leggende di donzelle narrate
                con tanta nostalgia.

                Anche in paesi belli e ricchi di storia
                la morte è in agguato sulle torri.
                Non avvisa quando ci porta via
                perché ci vuole così come siamo
                quando lei arriva.

                Il pane comprato di mattina presto
                oggi avrà un sapore di tristezza
                ci darà forza per oggi meditare.

                La vita è un regalo grandioso
                che arriva con dolore e gioia
                ma sparisce senza preavviso
                accompagnata da lacrime
                un pizzico di timore
                e tanta nostalgia.
                Composta giovedì 30 novembre 2017
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Camminerò sempre sul filo della speranza
                  nei giorni che si piegano come giunchi
                  sotto questo sole che richiama alla vita
                  spingendo sull'orizzonte un sorriso.

                  La vita umana è un lungo camminare
                  su questi duri selciati di pietre secolari
                  dove la storia si vive senza essere scritta
                  perché nasce e muore con ognuno di noi.

                  Camminare vuol dire farsi uomo maturo
                  saper ascoltare i messaggi scritti negli occhi
                  leggere tanti umani silenzi umidi di lacrime
                  quando colui che ti è vicino è rimasto solo.

                  Camminerò su scie luminose di stelle cadenti
                  quando arriverà l'ultimo respiro dei miei giorni.
                  Bacerò in silenzio il volto sereno della morte
                  guidando la mia barca nel porto che mi tocca.
                  Composta giovedì 30 novembre 2017
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Oggi ho visto nascere il giorno con le lacrime
                    mentre una dolce aurora a colori gli sorrideva
                    dipingendo sul cielo un fondo di un rosso vivo
                    su cui faceva danzare bolle di sapone e vita.

                    È nato un nuovo giorno che si libera delle fasce
                    di una lunga notte con poco sonno e birichina,
                    mentre io ritorno all'infanzia di una vita vissuta
                    in una piccola valle piena di querce e di olivi.

                    Ritorno da un viaggio lungo con varie stazioni
                    senza fermate e biglietto gratis di solo andata.
                    I paesaggi sono impressi a colori nei miei occhi
                    mentre moltissimi ritratti sono rimasti nel cuore.

                    Le notti sono sale di musei viventi che visitiamo
                    senza guida né biglietti d'entrata. Siamo noi soli.
                    Grazie a queste notti possiamo realizzare i sogni
                    quando l'aurora ci sveglia e ci guida al tramonto.
                    Composta giovedì 30 novembre 2017
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