Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Il silenzio brucia le ore
quando al tempo non si dà importanza
dicendo che "il tempo matura le nespole"
cercando di ingannare noi stessi!

Il vero silenzio matura le ore
meditando messaggi nati dal cuore
rispondendo agli strilli dei poveri
gettati negli angoli oscuri
della nostra storia.

L'essere umano
germoglia nell'oscuro silenzio del seno
mentre la mamma accoglie il mistero
della nuova vita che sboccia
fino al giorno del grande dolore
che darà vita al suo fiore.

Il silenzio riempie l'universo
come i sogni che maturano le notti.
Non ci resta che saperlo ascoltare
per rinascere liberi e volare
sempre più in alto
per sentirlo cantare.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Il linguaggio del bosco
    è fatto di silenzi, aromi, venti, uragani
    lacrime che cadono nella notte
    su radici nascoste sottoterra
    sepolcri vivi di futuri fiori
    alberi ed erbe.

    Ascoltare il suo secolare linguaggio
    richiede cuori puri e occhi attenti
    per scrutare l'armonia
    dell'ombra e della luce
    il ballo delle foglie
    il fruscio dei raggi di sole
    che il muschio attutisce.

    Il linguaggio eterno del bosco
    è il grande cuore della terra che vive
    irrorato dalle lacrime del cielo
    dal brulicare dei numerosi animali
    dai rami secchi che cadono
    per far rinascere la vita.

    Sappiamo ascoltare il suo silenzio
    noi piccoli alberi viventi
    chiamati a rispettare la vita
    sotto un cielo notturno
    bosco vivente
    del grande universo.
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      Scritta da: Rosa Bartolucci
      in Poesie (Poesie personali)

      La primavera è tornata

      E proprio così, la primavera è tornata,
      con i suoi colori che spaziano
      in sfumature tra i verdi campi,
      con i suoi profumi che inebriano i sensi
      con i suoi canti delicati alati.
      Nell'ebrezza fresca del mattino
      nel sole tiepido al dolce sorgere
      al magico tramonto al calar della sera.
      Nel sussurro leggero del vento
      che danza tra le nuvole
      nei gioiosi sorrisi del cielo.
      È proprio così
      la primavera è tornata
      negli occhi gentili
      di un cuore che ama
      come una nuova vita
      Una nuova promessa
      una nuova speranza.
      Composta mercoledì 31 marzo 2021
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Mattino di fine maggio senza sole
        si veste di umana malinconia
        con il pigolio di uccelli sul tetto.
        Bussano al cuore degli uomini
        per svegliarli al nuovo giorno
        perché lavino con un sorriso
        il cielo che piange
        con lacrime di rugiada
        che non brilla.

        Una persiana si apre al nuovo giorno
        rompendo il silenzio della natura.
        Due occhi di ragazza sonnolenta
        ricevono la luce racchiusa
        in una goccia di rugiada.
        Un sorriso maturato nei sogni
        sboccia da labbra innamorate.

        Il mattino di maggio
        apre i suoi petali al sole
        per riempirli di luce.
        Le rose del giardino si aprono
        per allontanare la notte oscura.
        Le carezze e i sorrisi umani
        svegliano la natura
        che ci saluta e ama.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Alla fine di maggio il cielo del mattino
          si presenta vestito di seta pura.
          Un venticello pieno di eleganza
          muove con delicatezza le tante pieghe
          dell’eleganza femminile.

          Il pomeriggio arriva vestito da marinaio
          con nuvole bianche e azzurro oscuro.
          In poche ore il cielo è nero:
          cadono goccioloni dal cielo.

          Sui vetri limpidi del balcone
          iniziano fuochi d’artificio.
          Raffiche di mitra con palline di ghiaccio
          uccidono foglie, rami e fiori
          trasformando il mio bel giardino
          in cimitero di fiori muti.

          I petali dei gerani di vari colori
          hanno formato un tappeto macchiaiolo
          insieme alle foglie verdi e a bacche gialle
          di alberi che non conosco chi sono.
          Non avevo immaginato
          che la dolce fanciulla primavera
          mi avrebbe distrutto l’incanto
          dei colori dei suoi fiori
          per uno scatto di ira
          con un forte raffreddore!
          Composta sabato 26 maggio 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Le verdi foglie insieme ai fiori
            cantano allegri l'inno della vita
            accogliendo sui loro teneri rami
            una sinfonia di canti di uccelli
            sotto i primi raggi di un tenue sole
            che veste d'oro i mesi primaverili.

            In questo ambiente di luce e colore
            la terra invita l'uomo a essere signore
            per vestirsi di luce ogni mattina
            salutando il sole che nasce
            le ombre che si dileguano
            nel cielo che si veste di azzurro.

            Tutti noi esseri viventi
            leggiamo ogni giorno il nostro libro della vita
            ma a sera quando ci avvolge il buio
            spesso scriviamo in fretta solo l'indice
            per paura che quel tal capitolo
            vissuto in fretta
            sia uno schiaffo a noi stessi.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Concerto de Aranguez

              Nella quiete di un giardino di città
              all'ombra di un salice piangente
              con un cielo prossimo al tramonto
              un giovane con occhi chiusi
              abbracciando una chitarra
              riempie la sera con musica
              per abbellire la notte.

              Chiudo gli occhi per captare le note:
              rivedo il maestro Rodrigo
              meditando nel suo silenzio
              ascoltare il canto degli uccelli
              l'acqua che zampilla sulle sue mani
              la tristezza della natura
              cullando un bambino non nato.

              Le note della chitarra penetrano nel cuore
              mentre la sera scende lentamente
              insieme alle note che cullano
              tristezza, gioia, serenità
              amore e silenzio.
              I fiori del giardino
              odorano a incanto
              di magia in festa.

              Si nasconde lenta la luce dietro l'orizzonte:
              la melodia l'accompagna sommessa
              nascosta in una chitarra
              accompagnando un cieco contento
              verso l'eterna luce di una musica celeste.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                La luce del giorno che muore
                s'inabissa nei colori del tramonto.
                Spariscono le ombre della mente
                mentre l'uomo rimasto solo
                s'incammina verso casa
                con un messaggio
                pieno di ricordi.

                Gli ultimi sospiri del giorno
                si perdono nella luna che appare
                da una nuvola nera vagante
                in attesa di salutare una stella
                che aprirà la finestra
                su una notte chiara.

                È una tavolozza in bianco e nero
                la notte che avanza leggera
                con il suo velo trapunto
                di lontane stelle
                su una terra con esseri viventi
                in attesa di una pace fraterna.
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Una sinfonia di note musicali
                  trasforma i nostri sogni
                  in petali leggeri
                  in voci perdute nel cielo
                  aspirando gli odori dei fiori
                  di un giardino multicolore.

                  S'innalza nell'aria
                  su ali di mistica ebbrezza
                  la voce di un canto gregoriano
                  captando le note celesti
                  di esseri senza peso terrestre.

                  La musica continua il suo ritmo
                  aprendo varchi tra gocce di rugiada
                  mentre voci bianche
                  maturano il silenzio celeste
                  in occhi umidi
                  di uomini vecchi.
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Si sgretolano le illusioni nate nella notte
                    quando la luna comanda sotto le stelle
                    il cuore viene trafitto da sguardi di civette
                    mentre negli occhi sboccia
                    un silenzio umano senza parole
                    rimpiangendo il tempo che ci divora.

                    Nella notte senza sonno in attesa dell'aurora
                    i tarli nascosti nel buio
                    perforano le ore corte
                    dove la luce riposa
                    per aprire le finestre
                    al nuovo sole.

                    La vera voce della notte parla sommessa
                    non ama il chiasso del giorno
                    né il sole che brucia le idee
                    sotto un cappello oscuro
                    che nasconde il cielo
                    con le idee perdute
                    fra nuvole nere.
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