Scritta da: Antonio Belsito
in Poesie (Poesie personali)
Sono profumi che gratificano.
Sono colori che allettano.
Sono forme che accolgono.
Feconda bellezza.
E tutto si schiude e diventa respiro.
Pure sospiro.
Primavera, sì.
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Sono profumi che gratificano.
Sono colori che allettano.
Sono forme che accolgono.
Feconda bellezza.
E tutto si schiude e diventa respiro.
Pure sospiro.
Primavera, sì.
Quando un uomo piange, è solo... e la sua anima lentamente appare agli occhi del mondo.
Quando un uomo piange, l'universo soffre... e allora regala una stella agli occhi del mondo.
Essa è luce, pura e vera luce... che brilla maestosa nell'oscurità.
Quando un uomo piange, nasce una stella... Che combatterà ancora l'oscurità agli occhi del mondo.
Quando un uomo piange, qualcosa in lui muore... è la sua anima che cade e si dissolve agli occhi del mondo.
Ed essa è vita, tragica e magnifica... come un puntino bianco raggiante su di un manto troppo nero.
Quando un uomo piange, volge lo sguardo alla notte... e si cela agli occhi del mondo.
Quando un uomo piange... è bellezza.
Un'ammiratore di Craxi e seguace di Occhetto,
ma traditore dei comunisti martigiani, propose:
Vuoi continuare a fare il sindaco di Montopoli?
L'operaio piaggista immaginò:
non sarò un Fassino qualsiasi
che sognerà di avere un'altra banca
e neppure un misero Bersani
ministro privatizzatore che avrà la bocca di dire:
i ferri vecchi non servono; per me, la falce e il martello
con la stella dell'unità d'Italia su campo rosso e striscia tricolore,
sono e saranno l'immortalità dell'amore per l'talia
e il giovanile ideale per il futuro dei giovani
e per la dignità dei lavoratori.
Rispose così il piaggista di Pontedera
che militava sulla catena di montaggio del "Ciao",
che sentiva e vedeva togliattiano.
Nella notte oscura dell'Africa millenaria
le ombre ballano di notte sotto la luna
dove i tamburi sono le voci dei morti
che danzano allegri baciando il futuro.
Saltellano i corpi avvinghiati al passato
ascoltando il presente che genera vita
sotto le palme che sfidano le tormente
pioggia e fulmini che fucilano il tempo.
Di notte non si cammina dietro le ombre
ma le ombre guidano i morti che vivono
nell'intimo e pio cimitero comunitario
dove in comunione ci fa rivivere la vita.
Nella notte si danza, si beve e si canta
con fantasmi che hanno il proprio nome.
L'Africa riempie di musica e tanta allegria
le notti alla luce della luna piena di fantasia.
Un cielo grigio ha aperto il mio balcone
in questo mese di maggio pieno di fiori
dove riposano i miei occhi ogni mattina
ringraziando Dio per il giorno che nasce.
I miei pensieri sono appesi sui cipressi
che formano una barriera sull'orizzonte
mentre gli uccelli si rincorrono giocando
e altri sul mio tetto stanno cinguettando.
La luce avanza abbandonando i sogni
sorti nella notte quando il corpo dorme.
Di mattina mi ritrovo solo senza il sole
in attesa che sorga senza malumore.
È passata lenta anche questa notte grigia
mentre il cuore si è vestito di tanta allegria.
Questo mese di maggio è dedicato a Maria
per ringraziare le mamme e i loro bambini.
Rose rosse sbocciate nel giardino di casa
aprono gli occhi al mattino pieno di luce
illuminando il cammino del nuovo giorno
mentre gli uccelli cantano ringraziando.
Sento delle voci conosciute nella notte
balbettare nel tenue tepore dei sogni
appesi sulla ringhiera del tempo vissuto
mentre apro la bisaccia dei miei ricordi.
Apro gli occhi alla realtà di questo giorno
con frastuoni striduli di molti sogni rotti:
sono i grandi camion della nettezza urbana
a farmi comprendere la realtà in cui viviamo.
Il giorno apre le sue porte anche nel cuore
ancora aggrappato a finestre piene di fiori
mentre intravvedo dietro tendine bianche
tanti volti familiari che da tempo cantano.
Ti pianterò nel giardino del mio cuore
come una rosa rossa che sboccia
senza avvisare l'aurora che si sveglia
illuminando il giorno che si accende.
Cammineremo insieme su sentieri nuovi
respirando l'aria che purifica i polmoni
di questa nostra vita che ci spinge in alto
verso orizzonti pieni di celesti stupori.
I giorni ci invitano a raggiungere traguardi
che abbiamo segnalato nella memoria
dove le illusioni si trasformano in ricordi
mentre i nostri cuori maturano nei sogni.
Ritorneremo a piantare molti fiori profumati
in un nostro giardino ricco di profumi nuovi.
I nostri cuori tesseranno ricami con fili d'oro
quando saremo liberi di zavorre e passioni.
Gioire della vita che ogni giorno ci sboccia nelle mani
è un ringraziamento speciale a chi generoso lo regala:
è un gran regalo aprire i due occhi alla luce dell'aurora
quando gli orizzonti sono limpidi e il cuore s'innamora.
Le nuvole corrono nel cielo celestino spinte dal vento
che esce dalle tane invisibili dall'aria sempre attenta.
Gli esseri viventi apriamo i nostri occhi a nuova aurora
che si accende misteriosa ogni giorno come Dio vuole.
Ammiriamo con commozione questa nostra culla terrena
dondolando nello spazio viaggiando cercando misteri.
Camminiamo con i nostri passi spinti da forze invisibili
insieme agli uccelli e altri esseri che ci sono visibili.
Gioiamo e ringraziamo per la vita e i viaggi che facciamo:
il tempo a disposizione non sappiamo quando ci dirà Stop
perché siamo pellegrini senza una data precisa di ritorno.
Solo Dio Padre sa quando ci vedrà maturi e ci chiamerà.
Vivremo a lungo all'ombra dei cipressi
finché la morte darà vita ad altri esseri
mentre il nostro spirito volerà sui monti
dove aleggia aria pulita e puro silenzio.
Respireremo altre arie sulle vette eterne:
gli spiriti liberi di pesi e zavorre terrestri
voleranno nell'immensità dell'universo.
Entreremo nei buchi neri pieni di luce
per essere rifatti nuovi nel cielo infinito.
Sarà un nuovo cielo che ci ospiterà fiero
di avere esseri viventi purificati dalla vita
su una terra culla e patria anche del Figlio
di un Padre eterno che ci guida e consiglia.
L'importante nel nostro breve tragitto di vita
è saper vincere le ombre che ci circondano
senza farci incantare dalle voci delle sibille
per non perdere un bel traguardo di scintille.
Io amo la Pasquetta,
ma senza etichetta.
È un giorno festivo
che mi fa sentir vivo.