Poesie personali


Scritta da: LaMel
in Poesie (Poesie personali)

Parole

Capitano le parole
fugaci, taglienti
strisciando impavide
come serpenti,
te le senti addosso
sulla pelle
languide, coriacee
eppur dirompenti.
Scorrono lente...
storpiate,
stonate,
come sabbia rovente...
Graffi e carezze
di auree, purpuree,
insicure certezze!
Lacrime sognanti
rigano il viso
sfociando inconsce
in un torbido sorriso!
Tremano le parole
voci soffuse,
scompigliate,
sconnesse
d'oscurate speranze
e tormentate bellezze.
Composta sabato 31 ottobre 2020
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: P. Metallo
    in Poesie (Poesie personali)

    Piccoli Gesti

    L'odore del caffè che ci sveglia la mattina,
    il primo raggio di sole che riscalda la giornata.
    Un sorriso sincero di chi ti vuol bene,
    una mano che ti accarezza e trasmette brividi.
    Piccoli gesti ma più efficaci delle parole,
    danno una svolta alla giornata, all'umore.
    Le parole possono arrivare alla mente,
    ma un gesto va oltre e raggiunge il cuore.
    È incastonato proprio lì il segreto dell'universo,
    tutto è racchiuso in un unico e folle gesto.
    Composta domenica 11 aprile 2021
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Roberto Giusti
      in Poesie (Poesie personali)
      Quando un uomo piange, è solo... e la sua anima lentamente appare agli occhi del mondo.
      Quando un uomo piange, l'universo soffre... e allora regala una stella agli occhi del mondo.
      Essa è luce, pura e vera luce... che brilla maestosa nell'oscurità.
      Quando un uomo piange, nasce una stella... Che combatterà ancora l'oscurità agli occhi del mondo.
      Quando un uomo piange, qualcosa in lui muore... è la sua anima che cade e si dissolve agli occhi del mondo.
      Ed essa è vita, tragica e magnifica... come un puntino bianco raggiante su di un manto troppo nero.
      Quando un uomo piange, volge lo sguardo alla notte... e si cela agli occhi del mondo.
      Quando un uomo piange... è bellezza.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Renzo Mazzetti
        in Poesie (Poesie personali)

        Togliattiano

        Un'ammiratore di Craxi e seguace di Occhetto,
        ma traditore dei comunisti martigiani, propose:
        Vuoi continuare a fare il sindaco di Montopoli?
        L'operaio piaggista immaginò:
        non sarò un Fassino qualsiasi
        che sognerà di avere un'altra banca
        e neppure un misero Bersani
        ministro privatizzatore che avrà la bocca di dire:
        i ferri vecchi non servono; per me, la falce e il martello
        con la stella dell'unità d'Italia su campo rosso e striscia tricolore,
        sono e saranno l'immortalità dell'amore per l'talia
        e il giovanile ideale per il futuro dei giovani
        e per la dignità dei lavoratori.
        Rispose così il piaggista di Pontedera
        che militava sulla catena di montaggio del "Ciao",
        che sentiva e vedeva togliattiano.
        Composta lunedì 14 ottobre 2019
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Nella notte oscura dell'Africa millenaria
          le ombre ballano di notte sotto la luna
          dove i tamburi sono le voci dei morti
          che danzano allegri baciando il futuro.

          Saltellano i corpi avvinghiati al passato
          ascoltando il presente che genera vita
          sotto le palme che sfidano le tormente
          pioggia e fulmini che fucilano il tempo.

          Di notte non si cammina dietro le ombre
          ma le ombre guidano i morti che vivono
          nell'intimo e pio cimitero comunitario
          dove in comunione ci fa rivivere la vita.

          Nella notte si danza, si beve e si canta
          con fantasmi che hanno il proprio nome.
          L'Africa riempie di musica e tanta allegria
          le notti alla luce della luna piena di fantasia.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Un cielo grigio ha aperto il mio balcone
            in questo mese di maggio pieno di fiori
            dove riposano i miei occhi ogni mattina
            ringraziando Dio per il giorno che nasce.

            I miei pensieri sono appesi sui cipressi
            che formano una barriera sull'orizzonte
            mentre gli uccelli si rincorrono giocando
            e altri sul mio tetto stanno cinguettando.

            La luce avanza abbandonando i sogni
            sorti nella notte quando il corpo dorme.
            Di mattina mi ritrovo solo senza il sole
            in attesa che sorga senza malumore.

            È passata lenta anche questa notte grigia
            mentre il cuore si è vestito di tanta allegria.
            Questo mese di maggio è dedicato a Maria
            per ringraziare le mamme e i loro bambini.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Rose rosse sbocciate nel giardino di casa
              aprono gli occhi al mattino pieno di luce
              illuminando il cammino del nuovo giorno
              mentre gli uccelli cantano ringraziando.

              Sento delle voci conosciute nella notte
              balbettare nel tenue tepore dei sogni
              appesi sulla ringhiera del tempo vissuto
              mentre apro la bisaccia dei miei ricordi.

              Apro gli occhi alla realtà di questo giorno
              con frastuoni striduli di molti sogni rotti:
              sono i grandi camion della nettezza urbana
              a farmi comprendere la realtà in cui viviamo.

              Il giorno apre le sue porte anche nel cuore
              ancora aggrappato a finestre piene di fiori
              mentre intravvedo dietro tendine bianche
              tanti volti familiari che da tempo cantano.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Ti pianterò nel giardino del mio cuore
                come una rosa rossa che sboccia
                senza avvisare l'aurora che si sveglia
                illuminando il giorno che si accende.

                Cammineremo insieme su sentieri nuovi
                respirando l'aria che purifica i polmoni
                di questa nostra vita che ci spinge in alto
                verso orizzonti pieni di celesti stupori.

                I giorni ci invitano a raggiungere traguardi
                che abbiamo segnalato nella memoria
                dove le illusioni si trasformano in ricordi
                mentre i nostri cuori maturano nei sogni.

                Ritorneremo a piantare molti fiori profumati
                in un nostro giardino ricco di profumi nuovi.
                I nostri cuori tesseranno ricami con fili d'oro
                quando saremo liberi di zavorre e passioni.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Gioire della vita che ogni giorno ci sboccia nelle mani
                  è un ringraziamento speciale a chi generoso lo regala:
                  è un gran regalo aprire i due occhi alla luce dell'aurora
                  quando gli orizzonti sono limpidi e il cuore s'innamora.

                  Le nuvole corrono nel cielo celestino spinte dal vento
                  che esce dalle tane invisibili dall'aria sempre attenta.
                  Gli esseri viventi apriamo i nostri occhi a nuova aurora
                  che si accende misteriosa ogni giorno come Dio vuole.

                  Ammiriamo con commozione questa nostra culla terrena
                  dondolando nello spazio viaggiando cercando misteri.
                  Camminiamo con i nostri passi spinti da forze invisibili
                  insieme agli uccelli e altri esseri che ci sono visibili.

                  Gioiamo e ringraziamo per la vita e i viaggi che facciamo:
                  il tempo a disposizione non sappiamo quando ci dirà Stop
                  perché siamo pellegrini senza una data precisa di ritorno.
                  Solo Dio Padre sa quando ci vedrà maturi e ci chiamerà.
                  Vota la poesia: Commenta