Poesie personali


Scritta da: Domenico Russo
in Poesie (Poesie personali)

Nuova vita

Vorrei rinascere per cancellare il mio passato.
Vorrei rinascere e non averti mai incontrato.
Vorrei rinascere per raccogliere il bello della vita.
Vorrei rinascere per non contare i giorni con le dita.
Vorrei rinascere con le ali degli uccelli.
Vorrei rinascere e rivedere i tuoi occhi belli.
Vorrei rinascere per avere un'altra vita.
Vorrei rinascere e sapere che non è finita.
Composta domenica 20 dicembre 2020
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    Scritta da: Michele Gentile
    in Poesie (Poesie personali)

    Clone

    Troppe domande,
    spasmi che non hanno suono.
    Maturano strisciando tra i denti
    stagionano le labbra,
    riscrivono le regole
    della buona educazione.
    Il modo in cui sorrido,
    come mi uccido
    sono contrazioni di una lampada
    allucinazioni ipnagogiche
    di un miraggio qualsiasi
    perché si sa...
    l'istinto di sopravvivenza
    è tipico di un clone,
    la rara controindicazione
    di un dolore
    che ha smesso di nuocere.
    Composta martedì 6 aprile 2021
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      Scritta da: Renzo Mazzetti
      in Poesie (Poesie personali)

      Nuovi paesaggi

      Non nelle apparenze
      di un fisico distrutto
      e neppure alla vista
      di due occhi smorti
      o di una bocca senza sorriso
      l'ombra di una vita
      che esigeva esser vissuta
      può ritornare ad essere
      quella che per essere tutto dette.
      Ieri mi dico...
      Ecco: Lontano galleggiava fluttuando.
      Meccanismi perfetti delle umane scoperte
      gettano segnalazioni, rilievi, ordini.
      E il non meccanismo uomo
      mai a stregua di macchina si adatta
      ché già nel vecchio superando periodo
      lotta cosciente-rabbia-contro sfruttamento
      per non essere morto pur vivendo.
      Ma vi era la prima conquista
      Come damigella vede la Luna
      Serva pure nell'imbellettarsi
      Feudo dalle alte torri delle megalopoli.
      A quell'Icaro che per sfuggire
      all'intricata realtà da battere e cambiare
      dimenticò se stesso all'infuori dagli altri
      giusta fu la morte albagica.
      Ma alla scienza che ricerca
      rinnovate la penna e le idee
      e l'essere sia per l'essere!
      Coscienze che si aprono...
      Mentalità che ragionano...
      Strette di mano fraterne.
      E nella lotta di pace
      conquista di umana civiltà
      nuovi paesaggi palpitano
      all'umano tocco rinnovatore.
      O Esseri che lassù
      ancora state a guardare
      sforzatevi un po' anche voi!
      Siamo troppo addietro nel 1971?
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        Scritta da: Renzo Mazzetti
        in Poesie (Poesie personali)

        Vaccino all'europea

        Noi commissari siamo tanto bravi
        risparmiamo sulla pelle degli altri.
        Quel vaccino costa poco?
        Iniettiamolo a tutti.
        Trombosi?
        Che cosa importa?
        Forse.
        Saranno pochi?
        Ma gli anziani?
        Allora?
        Nella Toscana italiana
        prima i più forti e i più giovani.
        Allora?
        Beffarda sospensione nazionale
        e poi?
        Tutto come prima.
        Allora?
        Il contatore segnala i vivi
        Nordico Sceso i rossi
        ma ancora più morti.
        Pipistrelli e draghi
        cambiano passo e voli.
        Allora?
        Chiudiamo tutto
        per la scuola apriamo
        poi vedremo.
        Per il turismo?
        All'estero andiamo
        ma da noi vedremo.
        Apriamo e non apriamo
        vedremo e non vedremo.
        Le braccia sono cadute da tempo
        con la febbre le gambe gonfiano
        i cervelli e i cuori scoppiano
        vagine e palle di brutto girano.
        Al governo e alle regioni
        nessuna testa cade.
        La rivoluzione francese
        in Italia è pesce d'Aprile.
        Suoneranno trombe o campane?
        Santa Pasqua di Resurrezione.
        Composta giovedì 1 aprile 2021
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          Scritta da: MauriDora
          in Poesie (Poesie personali)

          Origini

          Una goccia nell'oceano, un atomo nel cosmo,
          avevo le scarpe rotte e non lo sapevo.

          Il suono delle acque, odore di foglie morte, le corse sulle scale, pane e olio e la felicità.

          La neve e i cieli azzurri, le lucciole, il sorgere della luna, i prati fioriti.

          La semplicità della vita, pane e cioccolata, l'aranciata Fanta, il ghiacciolo alla menta.

          I ricordi dell'origine per non dimenticare la preziosità della vita, per rimanere bambini in un corpo di adulti.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Il mattino s'illumina con canti di uccelli
            avvisando l'aurora che si svegli
            in questo mese di maggio fiorito
            profumando l'aria dell'umano
            cammino.

            Tordi, rondinelle, cicogne e merli
            insieme ai passerotti, colombe e tortorelle
            iniziano il concerto mattutino
            nel giardino verde pieno di margherite.
            Rose, gigli e gerani
            salutano l'aurora che lenta
            si veste di colori soavi
            per poi nascondersi
            in una rosa rossa
            immacolata.

            Il giorno ha aperto gli occhi alla luce
            le finestre si aprono salutando la vita.
            Il sole asciuga le lacrime notturne.
            La gente si dirige al suo lavoro
            mentre pochi si segnano
            con la croce.
            È nato anche oggi un nuovo giorno
            ricco di umane sorprese
            con nuovi sogni.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Una macchia rossa di papaveri
              in un campo non arato da anni
              mi ha sorpreso in un mattino di maggio
              con un venticello birichino
              giocando con le onde rosse
              come se fossi sulla riva
              di un mare rosso.

              Il papavero, fiore gentile, soave ed elegante
              si bagna nel cielo azzurro
              salutando le farfalle innamorate
              le formiche che lo solleticano
              fino al tramonto quando si chiude
              nascondendo una stella della notte.

              Una macchia rossa nei miei occhi
              continua a danzare per ore
              mentre il mio cuore canta
              ascoltando una melodia
              di ninna nanna
              che i papaveri offrono
              alla luna nuova.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Strilli di bimbi riempiono la sera
                che passeggia sotto gli ultimi raggi di sole
                mentre gli uccelli del paesino si richiamano
                per sentirsi poi uniti e tranquilli
                nel buio luccicante delle stelle.

                La sera scende lentamente con le ombre
                che avanzano silenziose sui muri
                mentre gli anziani chiacchierano
                seduti sulla muta panchina
                che tace e ascolta.

                Il sole si è nascosto dietro il tramonto
                la luce ha cambiato il suo volto
                nascondendo le sue rosse rughe
                negli allegri strilli
                di uccelli notturni.

                Un altro giorno è sparito dal calendario.
                Il vento spazza gli ultimi colori
                nascosti nei nostri occhi:
                luce e buio giocano a nascondiglio
                nei ritmici battiti del cuore
                di noi tutti figli dell'uomo.
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