Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Primavera

Vibra l'aria di note musicali, il cinguettio
degli uccelli è allegro, sembrano dire:
"cantiamo tutti gioiosi! È primavera!"
Rami pieni di germogli verdi! Colorano
il grigio assordante del tempo invernale
che prepotente persiste. Mentre gli elfi,
gnomi, folletti, escono a frotte,
suonando i loro strumenti armoniosi,
preparano il sentiero festante
per la fata luccicante che sta per passare
con il suo vaporoso abito scintillante
che avanza con il suo tocco magico,
rinverdisce ogni cespuglio e ogni albero.
Nella sua gioia luccicosa, non posa i piedi nudi
sulla terra gelata, ma i suoi enzimi brillanti
donano vigore, a tutta la natura.
La fata primavera arriva come una musica,
scintilla nell'aria adorata dagli animali
usciti dal letargo invernale.
La grande festa dei boschi è appena iniziata,
tutti aspettano l'esplosione dei fiori
in tutto il loro splendore.
Composta martedì 13 aprile 2021
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Strano aprile

    Strano aprile piovoso e freddo
    cammino nei boschi sulle foglie macere
    mente le prime piccole foglie
    spuntano tra i rami.
    Nel silenzio di questa strana primavera,
    il mormorare del ruscello accompagna
    il mio spirito malinconico,
    come è bella la natura! Il suo fantastico respiro
    mi avvolge come un estasi, un sogno carezzevole
    che fa bene al cuore.
    Ascolto questo silenzio pieno, il bisbiglio
    degli alberi, sento il loro amore,
    entrare dentro i miei pori, scorre nel sangue
    enzimi invisibili che donano energie,
    nel sentiero delle querce ci sono anche gli angeli
    il loro coro degli angeli invisibili,
    il paradiso è formato da infiniti alberi in simbiosi
    con le anime benedette, che godono
    di tanta bellezza, armonia, gaudio,
    sotto la protezione del signore
    in Dio creatore.
    Composta martedì 13 aprile 2021
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Canteremo l'inno dell'allegria
      quando il cuore gocciola miele
      volando nell'aria leggera
      dove il corpo lo culla il vento
      e una voce parla nel silenzio
      riempiendo di armonie celesti
      il giorno che si accende.

      È questo il regalo che penetra solo
      nel nostro essere senza peso
      che ascolta l'impulso di volare
      e si eleva in alto a una luce
      che non ha paragoni
      con quella che conosciamo.

      Canteremo note mai udite prima
      quando la colomba ci solleverà leggeri
      come una piuma che si alza nel cielo.
      Una porta mai vista si apre
      su un mondo in trasparenza
      con figure vive che ci aspettano.

      Le parole sono inutili in questo cielo
      dove tutti ci conosciamo appena.
      Vedremo davanti a noi cose mai viste
      non ci sono segreti nascosti.
      La storia umana la rivedremo
      senza misteri né segreti.
      Composta venerdì 30 novembre 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Brillano d'incanto innocente
        gli occhi chiari di una bimba
        salutando un cagnolino
        passeggiare di mattina.
        Cantano gli uccellini
        al nuovo sole che splende
        salutando l'allegria
        di una primavera
        che s'inchina alla vita
        sorridendo.

        Il nonno osserva contento
        il dialogo di sorrisi innocenti.
        Anche lui sorride alla vecchiaia
        accompagnando una fiaccola
        di vita che si accende.
        Tre esseri viventi in cammino
        sull'aurora della primavera:
        un cagnolino che scodinzola
        un anziano che sogna
        una bimba che sorride.

        Ecco il regalo dell'innocenza
        all'inizio del mio mattino:
        mi accompagna il mio cane
        un anziano contento
        e una bimba che ride.
        Apro le porte del cuore
        al giorno di primavera
        che inizia a lanciare profumi
        di fiori sbocciati freschi
        nel giardino della vita.
        Composta venerdì 30 novembre 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Quante rose rosse sono sbocciate nel mio giardino
          mentre il sole mattutino regala il suo dolce sorriso
          chiudendosi nei piccoli boccioli che baciano la vita
          di questo nuovo giorno di una primavera che ride.

          La luce avanza in queste ore mattutine e di silenzio
          mentre tante finestre sono ancora chiuse nell'attesa.
          Si sente esplodere il grido del ritorno umano alla vita
          insieme ai canti allegri e striduli di tanti uccelli felici.

          Sembra che la natura mediti nella quiete del mattino:
          le verdi foglie non si agitano per non svegliare il vento.
          L'abbaiare di un piccolo cane mi richiama alla memoria
          i ricordi di un paesino che svegliava l'alba del giorno.

          Affacciato al balcone il rosso delle rose grandi e belle
          mi riempiono di colore gli occhi e il profumo aleggia
          nell'aria tiepida di questo mattino che saluta maggio
          il mese dei fiori, comunioni e preghiere alla Mamma.
          Composta venerdì 30 novembre 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Respiravo dolcemente sullo scoglio della riva
            duro come un macigno che riposa da sempre
            ascoltando il pianto del fiume in piena secca
            che regala le lacrime al suo mare che l'aspetta.

            Nel silenzio attutito dal battito di leggere onde
            sentivo note di una musica di chitarra al vento
            battere alla porta semiaperta di un cuore rotto
            di una fanciulla che piangeva sola al tramonto.

            Il colore rosso del cielo avvolgeva il suo volto
            racchiuso nelle mani vuote piene di sconforto.
            Non lontano un pescatore lanciava il suo amo
            sperando di raccogliere pesci e ritornare a casa.

            Lentamente la luce sbiadiva nascosta nell'ombra
            del giorno che moriva ascoltando un pianto triste.
            Il cuore della giovane in attesa di un bacio amico
            con spalle al tramonto aspettava un bacio pudico.
            Composta venerdì 30 novembre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              L'aurora ha baciato anche questa notte
              guardandola nello scrigno dei ricordi
              insieme al bacio lanciato da lontano
              dalla mamma che esce per lavorare.

              Il giorno ha aperto finestre e balconi
              per respirare un'aria pulita con i fiori
              che pendono dai davanzali notturni
              cercando la bianca farfalla che vola.

              L'azzurro del cielo mattutino m'illumina
              aprendo i miei occhi alla luce del giorno.
              Osservo le nuvole che giocano contente
              e il vento spazza le foglie cadute a terra.

              Il mattino si riempie di frastuoni strani
              pieni di rumori di motori e grida umane.
              Ai semafori c'è gente che stende le mani
              cercando una moneta per comprare il pane.
              Composta venerdì 30 novembre 2018
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                La bellezza dell'anima si legge negli occhi
                dove brillano i bei segreti della propria vita
                piena d'ideali per abbracciare le alte vette
                o sogni più intimi per eliminare la tristezza.

                Gli occhi sono lo specchio del nostro intimo
                la voce senza suono della nostra coscienza
                l'allegria di aver superato i pericoli più atroci
                lo scrigno dove depositiamo bellezza e dolori.

                Guardandoci negli occhi leggiamo i pensieri
                che abbiamo scritto in rosso in angoli segreti
                dove solo i cuori puri che scrutano i misteri
                capiscono e captano i messaggi dei profeti.

                Fissiamoci sempre negli occhi di chi ci parla
                leggeremo versi di poesie vissute non scritte
                che hanno alcuni messaggi pieni di umanità
                che solo un cuore pulito sa leggere e captare.
                Composta venerdì 30 novembre 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Il vento dialoga placidamente con le foglie
                  di un alberello con tanti piccoli fiori colorati
                  spingendo nell'aria il loro profumo delicato
                  che mi lava la faccia silenzioso e aggraziato.

                  È la dolce carezza della primavera che arriva
                  con i suoi delicati vestiti di fiori ed eleganza
                  a darmi il bacio del nuovo vivere della natura
                  che non si stanca mai di darci la sua fragranza.

                  Ascolto il bel messaggio del vento primaverile
                  che mi riempie il cuore di nuove voci giovanili
                  piene di avventure e molte scalate su alte vette
                  per raggiungere la voce del cielo che mi aspetta.

                  Dialogare con la natura è parlare da soli con Dio
                  padrone e signore di questo mondo di bellezza.
                  Con i nostri occhi scattiamo delle belle fotografie
                  per riempire un album da consegnare alla fine.
                  Composta venerdì 30 novembre 2018
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