Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Il piccolo giardino che puliamo e amiamo
è la nostra gioia del cuore e degli occhi
che nella primavera ci regala tanti colori
racchiusi in svariati e variopinti bei fiori.

È lo specchio del cielo che fornisce i colori
è l'allegria che resta nel cuore della gente
la visita costante del ronzio delle belle api
che trasformano i tanti bei fiori in bellezza.

La nostra terra è il più grandioso giardino
pieno di fiori, opere di arte e musei infiniti.
Le verdi foreste, savane, prati e piante varie
abbellscono il creato dove tutti noi viviamo.

Amiamo questa nostra terra madre e giardino
dove gli uccelli e miriadi di insetti vi giocano
per darci allegria, musica, incanti e vari colori
che portiamo nei nostri occhi e in tanti cuori.
Composta sabato 15 aprile 2017
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Camminare sui sentieri della speranza
    seminare sorrisi in aiuole con rugiada
    cantare dei ritornelli d'amore all'aurora
    ascoltare in silenzio messaggi del cuore
    sono sogni dei genitori e frutti dell'amore.

    L'amore sboccia come le rose del giardino
    quando l'uomo e la donna captano la vita
    nascosta nella luce degli occhi che brillano
    in un attimo di un flash che illumina la via
    di due cuori nati lontano e vicini per vivere.

    Maturare in due nel cammino di una coppia
    significa apprendere a scalare prima la collina
    poi alzare gli occhi alla cima della montagna
    osservare la purezza del cielo e la sua voce
    per dare alla luce la stella alpina dei due cuori.

    Iniziamo così la marcia in tre su questo mondo
    apprendendo a camminare allegri e con gioia
    alzando gli occhi al cielo per ringraziare il dono
    di prolungare la nostra vita nata da baci e amore.
    È nata la speranza che illumina il nostro cuore.
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      Scritta da: Vincenzo Elefante
      in Poesie (Poesie personali)

      Terra nostra

      Alza lo sguardo, un giorno mi dicesti,
      e osserva bene: "Questa è la mia terra.
      Qui anche il vento ascolta la mia voce,
      non soffia dove vuole."

      e l'alma terra replicò nel vento
      tuonando forte dalle sue foreste:
      "Forse che l'erba non diventa terra?
      E tu, vali di più del filo d'erba

      che veste le mie valli e i miei sentieri?"
      E perché dici: "Questa è la mia terra?
      Non dormirai anche tu sotto le stelle
      come un qualunque insetto?"

      Piccolo uomo, ascolta: "Questa terra
      che hai conquistato con le baionette,
      per nulla ti appartiene, ma sei tu
      che appartieni alla terra come l'ultimo
      lombrico che oggi striscia sulla terra."
      Composta giovedì 10 settembre 2015
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        Scritta da: Paolo Delladio
        in Poesie (Poesie personali)

        Nel mondo dei balocchi

        Approdo da lontano sull'altalena della vita
        compagni di avventura pupazzi sulla neve
        bolle di sapone sospese nell'aria rarefatta
        accompagnano un aquilone nel cielo terso

        piccoli indiani a cavallo assaltano un trenino
        biglie di vetro colorato son occhi di bambola
        un soldatino di stagno regge la sua mano
        la russa matrioska sogna un viaggio nello spazio

        la trottola leggera compie un'allegra giravolta
        gira libera la palla per poi entrare nella rete
        la girandola volteggia su un balcone floreale
        l'orsacchiotto divertito saluta con un dito.
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          Scritta da: Michele Gentile
          in Poesie (Poesie personali)

          Al quinto giorno di vento

          Me ne andai senza una scusa.
          Sull'orlo delle labbra
          si strapparono parole d'addio.
          Volarono via come foglie secche
          dal ramo. Un foglio ingiallito
          rimbalzava per il vicolo
          oroscopi e defunti.
          Ero dove mi ero lasciato,
          in verticale attesa di un brivido
          che ricucisse il mio intimo abbandono.
          Composta lunedì 3 maggio 2021
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            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie personali)

            Relitto

            Accanto a me giace
            il pallore disperso del cielo
            nel muto richiamo del vento.
            È di chi resta,
            di chi scampa al naufragio
            l'aspro suolo che vacilla,
            l'assiepata solitudine di veglie
            strappate alla sera.
            In questa notte a venire
            trovo riparo,
            nel farmi bastare il passato
            prima d'esser divorato
            dal silenzio.
            Composta venerdì 30 aprile 2021
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              Scritta da: Gabriella Stigliano
              in Poesie (Poesie personali)

              Nei miei occhi c'era il blu di ogni sera

              Versai del vino
              nella coppa della solitudine
              e il sangue nei miei polsi
              ti chiamava,
              il sogno sembrava vicino,
              ma il mio dolore sotto pelle
              non dimenticavo,
              ero sbiadita dalla scena reale,
              ero presente nel mio amore
              senza rimedio,
              nei miei occhi c'era il blu
              di ogni sera,
              dove sempre te cercavo
              e quando ti trovavo
              non parlavi quasi mai,
              ma nel tuo silenzio
              io d'amore vivevo.
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                Scritta da: Gabriella Stigliano
                in Poesie (Poesie personali)

                Voglio guardarti ancora

                Voglio guardarti ancora,
                mentre aspetto l'ultimo treno
                che perderò,
                mentre una nostalgia
                mi attraversa la schiena
                e mi preme sul cuore.
                Voglio guardarti
                senza portarti dolore,
                non riesco a non amare
                la profondità dei tuoi occhi
                e delle tue parole.
                Andrò verso la curva
                più nascosta del mondo,
                andrò e forse mi fermerò
                a ricordare i nostri sogni,
                i nostri angoli bui,
                le nostre verità,
                a ricordare il cielo che diventavi
                nella mia anima,
                che non aveva più cielo.
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                  Scritta da: Gabriella Stigliano
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Eravamo nel vento

                  Eravamo nel vento,
                  senza più traccia,
                  senza un lamento.
                  Tutto era silenzioso,
                  tutto il nostro amore
                  era dentro di noi,
                  con un dolore addormentato
                  e solo noi lo sapevamo,
                  eravamo in ascolto
                  di un qualcosa
                  che proveniva dal cielo,
                  eravamo noi davanti
                  al nostro stesso mistero.
                  La vita dimenticava i sogni,
                  noi i sogni li scrivevamo
                  per ricordarli
                  e diventavano vita
                  nei nostri sguardi,
                  soltanto noi li vedevamo
                  e forse qualche angelo
                  ci è stato testimone.
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