Poesie personali


Scritta da: Parole al vento
in Poesie (Poesie personali)

Nuovo raccolto

Corvi gracchianti
sui pali dei telegrafi.
Nere urla
di cattivi presagi.
Medita il mietitore sul suo prossimo raccolto
Ombra silente dal vasto sguardo

Chi sarà frutto del suo lavoro?
Anime in pena o rallegre,
Perse o nel giusto sentiero.
Falcia d'improvviso il respiro
e allor poco importa.

Corvi si allontano
come Caronte col suo prossimo passeggero.
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Grazie, perdono

    Inginocchiato ai piedi
    di un pensiero
    che lentamente sale,
    sospeso sulla via
    che guarda il cielo
    ascolto il senso immenso
    che circonda
    l'orizzonte del tempo
    che si perde
    in prossimità dell'infinito.
    Trascorro coi colori della vita
    campi fioriti, sole, primavera...
    lo sguardo aprico
    spalanca i sensi
    al cielo delle notti,
    tutta la fantasia della natura
    mi illumina di stelle fino al cuore,
    faccio ricorso al senso
    che esula dai sensi
    come un pensiero
    vagola sperduto
    dentro la fantasia dell'universo
    ed incontro nell'anima
    che sente
    l'infinito sospeso a due parole,
    grazie, perdono.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Nel bosco

      In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
      Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar

      e vidi un cinghiale, irsuto e irruento aveva gli occhi neri come la notte, di colui che nulla chiede ma tutto ottiene
      E prese a correre nell'erta, pungente e fredda terra ma con uno sguardo assente infin mi risparmiò
      Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
      allora più in là mi spinsi a camminar

      In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
      Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar

      e vidi un lupo, portamento fiero e sguardo austero aveva il pelo lucente e azzurro come la luna
      E prese a fissarmi in eterno ma le viscere già calde aveva e mi risparmiò
      Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
      allora più in là mi spinsi a camminar

      In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
      Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar

      e vidi un orso, altissimo e maestoso aveva lo sguardo di chi nulla teme e la forza di cento nere pantere
      E prese a inseguirmi, con indemoniati rugli ma sazio di prede era e se ne andò
      Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
      allora più in là mi spinsi a camminar

      In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
      Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar

      e sentii il fetore di un uomo col lungo fucile e con l'amaranto mantello aveva gli occhi come di vetro, di uomo che per nulla va indietro
      E prese a puntarmi per spararmi ma lesto fui e di me egli perse le tracce

      Nella gelida, color cobalto foresta una nuova consapevolezza realizzai, e dall'uomo mi distanziai.
      Composta giovedì 30 settembre 2021
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)
        Religione ~ Cultura
        considerazioni sull'Esistenza

        Biologia ~ Astronomia
        scrutano cosa governa: Vita ~ Universo
        sono scienze apprese con conoscenza
        donano alla mente unicità umana
        nella sua variegata diversità.

        Colui che percorre il sentiero spirituale
        nell'intim'ascolto riflette sull'esistenza
        libero da condizionamenti scolastici
        intuisce d'appartenere all'umanità
        dalle molteplici diverse fioriture
        sbocciate da considerazioni
        (sia culturali sia religiose)
        conviventi in sintonia
        nel campo umano.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: GENNY CAIAZZO
          in Poesie (Poesie personali)

          Stanco

          Si fanno piccoli quei sogni
          ormai troppo distanti,
          Nella mente solo il vuoto
          e il rumore dei rimpianti,
          l'immagine dei giorni felici
          è piena di polvere e cicatrici,
          Continua a battere questo
          mio stupido cuore
          Pur essendo sconfitto e colmo di dolore,
          La vita mi toglie ma non vuole dare
          Sono stanco non c'è la posso fare,
          Quello che hai dentro nessuno lo vede
          ed io resisto solo per non
          uccidere la fede.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: GENNY CAIAZZO
            in Poesie (Poesie personali)

            Io e te per sempre

            Il dolore che sento non lo posso spiegare
            non esiste poesia che lo può raccontare,
            resto seduto sopra le macerie di quel
            mondo che mi è caduto addosso
            vorrei essere forte e reagire ma
            è impossibile non posso,
            niente e nessuno mi è di conforto
            respiro sono vivo ma
            dentro sono morto.
            Composta domenica 22 agosto 2021
            Vota la poesia: Commenta