Scritta da: Isac Randazzo
in Poesie (Poesie personali)
Passerà l'autunno,
raccoglierò ogni foglia,
mi godrò anche la pioggia,
resisterò all'inverno,
risorgerò in primavera
e sarà nuova vita in estate.
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Passerà l'autunno,
raccoglierò ogni foglia,
mi godrò anche la pioggia,
resisterò all'inverno,
risorgerò in primavera
e sarà nuova vita in estate.
Non ti abitui al buio
e non ti viene paura
Credi che ti faccia male,
che startene in solitudine
ti acciechi e ti faccia sentire vuota
eppure quel buio ti fa compagnia,
trattiene la parte migliore di te
quella che nonostante i tuoi giorni
spenti non ti fa accecare il cuore,
quella che nonostante ti avvilisce,
ti ricarica di luce.
Corvi gracchianti
sui pali dei telegrafi.
Nere urla
di cattivi presagi.
Medita il mietitore sul suo prossimo raccolto
Ombra silente dal vasto sguardo
Chi sarà frutto del suo lavoro?
Anime in pena o rallegre,
Perse o nel giusto sentiero.
Falcia d'improvviso il respiro
e allor poco importa.
Corvi si allontano
come Caronte col suo prossimo passeggero.
Inginocchiato ai piedi
di un pensiero
che lentamente sale,
sospeso sulla via
che guarda il cielo
ascolto il senso immenso
che circonda
l'orizzonte del tempo
che si perde
in prossimità dell'infinito.
Trascorro coi colori della vita
campi fioriti, sole, primavera...
lo sguardo aprico
spalanca i sensi
al cielo delle notti,
tutta la fantasia della natura
mi illumina di stelle fino al cuore,
faccio ricorso al senso
che esula dai sensi
come un pensiero
vagola sperduto
dentro la fantasia dell'universo
ed incontro nell'anima
che sente
l'infinito sospeso a due parole,
grazie, perdono.
Senza fiato, senza coraggio,
spingo me adagio adagio,
giù lungo un tunnel
senza luce e senza scampo;
Se solo la luce fosse un lampo,
veritiero e non bugiardo,
allora si accetterei l'azzardo,
senza indugio e con coraggio.
In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar
e vidi un cinghiale, irsuto e irruento aveva gli occhi neri come la notte, di colui che nulla chiede ma tutto ottiene
E prese a correre nell'erta, pungente e fredda terra ma con uno sguardo assente infin mi risparmiò
Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
allora più in là mi spinsi a camminar
In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar
e vidi un lupo, portamento fiero e sguardo austero aveva il pelo lucente e azzurro come la luna
E prese a fissarmi in eterno ma le viscere già calde aveva e mi risparmiò
Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
allora più in là mi spinsi a camminar
In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar
e vidi un orso, altissimo e maestoso aveva lo sguardo di chi nulla teme e la forza di cento nere pantere
E prese a inseguirmi, con indemoniati rugli ma sazio di prede era e se ne andò
Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
allora più in là mi spinsi a camminar
In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar
e sentii il fetore di un uomo col lungo fucile e con l'amaranto mantello aveva gli occhi come di vetro, di uomo che per nulla va indietro
E prese a puntarmi per spararmi ma lesto fui e di me egli perse le tracce
Nella gelida, color cobalto foresta una nuova consapevolezza realizzai, e dall'uomo mi distanziai.
Tu sei aria e fuoco, vivi liberamente, bruci quando la menzogna viene spacciata per verità.
Non rispondi alle logiche del pensiero unico dominante.
Il tempo delle dittature è finito.
Tu sei infinito.
Tu sei aria e fuoco.
Quando
lo spirito del canto
coinvolge la mia anima
cessa in me colui che ascolta
poiché lo spirito del mio corpo è
in essere con l'anima del canto.
Agli occhi sorgive tenue lacrime
Il corpo pervaso dall'emozione
spumeggianti lievi bollicine
nell'anima la gratitudine
al vivido canto.
Religione ~ Cultura
considerazioni sull'Esistenza
Biologia ~ Astronomia
scrutano cosa governa: Vita ~ Universo
sono scienze apprese con conoscenza
donano alla mente unicità umana
nella sua variegata diversità.
Colui che percorre il sentiero spirituale
nell'intim'ascolto riflette sull'esistenza
libero da condizionamenti scolastici
intuisce d'appartenere all'umanità
dalle molteplici diverse fioriture
sbocciate da considerazioni
(sia culturali sia religiose)
conviventi in sintonia
nel campo umano.
Roccia Vivente (Madre Terra)
in compagnia nel Sistema Solare
ha generato nel regno animale
la più evoluta complessità vivente.
L'Essere Umano
porta in dote Libero Arbitrio.
È un sacro dono,
si rivela nella consapevole maturità
vivido onere verso:
Creato ~ Umanità ~ Se stesso.