Scritta da: Giuseppe Di Gianfilippo
in Poesie (Poesie personali)
La fantasia mi segue
come mi segue la mia ombra
eppure
entrambe
vorrebbero essere altrove.
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La fantasia mi segue
come mi segue la mia ombra
eppure
entrambe
vorrebbero essere altrove.
Verrà quel giorno
Splendido tramonto
Ultima meta,
Ove ogni speranza
Ogni dolcezza lenta di oblio
Sarà cara compagna dei miei tardi giorni.
Dove sei?
Tu, la cui mente è un soffice terreno,
i desideri dei semi e la cui attenzione
è un sole caldo
Dove sei?
Tu, che vivi dei tuoi rami in frutto,
del cinguettare del tuo tempo
e dell'ariosità dei tuo spazi
Te, che cerco tra la gialla erbaccia
e gli esili rovi nel mio nebbioso silenzio,
Tu, seme in un campo pietroso.
Ogni mossa ha delle ripercussioni,
lasciamo un impronta ad ogni nostro passaggio...
Non siamo ombre in un mondo di luci, più che altro siamo fiamme,
che emettono luce propria
rischiando di bruciare al contatto,
se,
nel bene o nel male ci avviciniamo
incauti.
Mangeremo nello smog
tanto la fame non sente
il piombo dei fumi.
Sia cielo anche l'azzurro dei neon,
quando alle gambe
daremo passi sui prati
sintetici, presi per mano
a calpestare liberi,
forse ignari,
l'indifferente scarto
tra il vero naturale
e il finto artificiale
delle cose, delle case
delle suole sotto di noi,
incluso il cuore,
involontario battitore.
La Donna Matura non domina, tocca.
Essa non provoca, è provocatrice.
Non è intelligente è saggia.
Non insinua, mostra sottilmente il cammino.
Non ha fretta, attende il momento giusto.
Non fa, fluisce.
Non vola, fluttua.
Non si preoccupa della quantità, preferisce la qualità.
Non vede, osserva.
Non cammina, passeggia.
Non è pretenziosa, semplicemente ama gustare.
Non giudica, analizza.
Non consola, riscalda il cuore.
Non cerca, risveglia i sensi.
Non incatena, libera.
Non ammalia, incanta.
Non è esigente, è selettiva.
Non splende, è illuminata.
Non le piace essere guardata, preferisce essere ascoltata.
Non indovina, percepisce.
Non parla di sesso, lei è una maestra nell'arte dell'amore.
Non è facile, è flessibile.
Non comanda, gestisce.
Non rinasce, è in fioritura costante.
Ed infine la Donna Matura è un insieme di tutte le bellezze possibili poiché è una Donna.
Il cielo si fa buio
lampi pungenti
colpiscono nel profondo
l'anima trema e freme...
d'angoscia s'impadronisce
Cerco spiragli di sereno
cerco l'arcobaleno che
m'illumini la via
della salvezza.
ma salvezza ancora non vedo.
Cosa ne sarà del tempo rimasto,
Cosa che non vedo,
che temo e che bramo.
Dov'è la forza che non trovo
ad affrontare il vuoto che m'attende,
Il vuoto, che voltandomi ancor brucia.
Cos'è quella luce che vince l'inerte prudenza,
che m'abbraccia e chiama,
quella viva fiamma che cura pretende.
Gli attrezzi del mestierante non giovino che a sperare.
Novella la sfida che la Vita lancia per poi sottrarsi
ad umana comprensione.
Impudente l'ignoto si para e si mostra
invitando a seguir l'orme d'un cammino
che un tempo giusto impiegherà
al compimento dell'Opera buffa scritta nel destino.
Le senti?
Le risate dei pensieri nel cervello
I battiti accelerati dal cuore
Le farfalline nello stomaco
Le labbra bagnate di voglia
Le voci sussurranti
quelle parole carine
I pensieri ormai connessi
Le gambe che cedono
Le mani sudate
I cuori si sincronizzano
Gli abbracci si allungano
Gli sguardi si incrociano
I sorrisi si specchiano.
Sera di tardo autunno a nord.
Guardavo immerso in una soffice nebbia,
fitta e velata da una soffusa melanconia.
Le luci dei vicoli forgiavano lievi coni
sospesi alle pareti delle case, come giganti campane inermi.
L'aria, al respiro, intrecciava profumi di torba e mosto.
E il colore, diffuso, affrescava ampie arcate di morbida quiete.
Nella taverna della cantina fragranti effluvi
dal paiolo sul fuoco del caminetto.
Nell'aia di fronte, cosparsa di foglie,
fiamme brulicanti e fumi intrisi d'aromi.
Attorno alle braci ardenti, ombre oscure
coglievano ritmi svaniti nel tempo.