Ho annaffiato col sonno le mie ossa, ho seminato l'animo di sogni, ho taciuto l'ebbrezza del mio sangue, ho lasciato al passato ed al futuro l'inizio tenero della violenza e lo stormo compatto che son stato lo ho fatto rammollire, lo ho legato alla gabbia terrestre del mio letto.
Più nessuna speranza. Roghi di stelle accesi in solitudine, lacrime imbalsamate nella stasi del tempo, dove l'uomo finge morte col sonno, specchio di ciò ch'è nell'alto, sul palcoscenico intimo del letto, unico ruolo e prove innumerate, più nessuna speranza se il carbone compatto della Notte non cede mai a trasformarsi in cenere.
Se è vuoto e solitudine, se nelle tane delle proprie camere, non c'è cooperazione, a chi consegna la briciola di pane del mio corpo, la formica dell'ombra? Vaga per il deserto della strada, il suo carbone ritenuto folle, persegue la mia fiamma, ostinatissima come volesse vivere nel per sempre di ogni istante in più, trova soltanto il vento ch'è fraterno, parete che s'aggiorna e che s'abbatte per sé stessa, per lasciarlo passare, e alle sue spalle sembra continuare l'immotivato – in apparenza – pianto.
Tra mille parole, labirinti, fumo. Lenti e furtivi, occhi gazzella, vagheggiano, lontani. Silenzio. La nostra natura, mutevole. Le mie mani su di una tastiera, dolcemente, battono. Sospiri, la sera è già venuta.
Blu notte, la voce tua, suadente, riecheggia lontano. Blu notte, chi non conosce, il vizio, alimenti, non sa smettere. Si vedono su lunghi colli, diamanti brillare, e su corpi voluttuosi, lunghi vestiti scintillare.
Blu notte, avanzi ancheggiando, scaltra, con i tuoi intrighi, già tessi, l'inganno. Occhi freddi, scuri, selvaggi. La trama s'infittisce, tra fumi, ombre e luci. Sulle tue labbra, un tocco, di rosso. Blu notte, spoglia, consuma il corpo. Scivola, sorridendo, ancora per un attimo.
Le sto vedendo cadere dalla tua schiena le parole che prima cercavi nella mia bocca potrei raccoglierle e tenerle strette tra le mie mani ma non è più tempo che le sciolga la pioggia che si brucino al sole o se le porti via il vento.