Poesie personali


Scritta da: Gianni Giannobi
in Poesie (Poesie personali)

Pensando a Shakespeare

Quando ci accingeremo
se mai ci accingeremo
a dar vita a una vita
ricordami di pensare, amore mio
a che cosa riduce questo mondo
alle ingiurie del tempo
all'urlo della vita respinta
di cui risuona la terra

Ricordami di pensare, amore mio
al nostro rincorrere una felicità vana
al nostro sperare fino a capire
l'inutilità della speranza
al nostro scivolare lento verso la morte

Ricordami di pensare a tutto questo, amore mio
E al dolore che alberga in ogni uomo
al suo sentirsi schiacciare
dalla sete inappagata d'infinito

E al dolore di un osso che si rompe
di un dente che si spezza
di uno spino di rosa o di rovo
confitto sotto un'unghia
di un amore respinto
di un amore mai nato

Ricordami di pensare, amore mio
all'insana follia
che da sempre conduce
sulla via della guerra
e all'arroganza della vittoria
ai torti dell'oppressore
allo sfregio dei vinti

I vermi disferanno i nostri corpi
il vento e la tempesta
faranno risuonare i nostri teschi
la pioggia scaverà le nostre ossa
e gli occhi cavi nulla più vedranno

Il nostro amore può vivere così
dei frutti avvelenati che ci diamo
per aiutarci a sopportare
insieme
l'oltraggio della vita.
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    Scritta da: Juliarts
    in Poesie (Poesie personali)

    La pioggia cade nel cielo

    All'inizio c'erano luci e gemiti,
    la consegna del silenzio arrivò molto più tardi,

    la storia ridotta a una manciata di linee sbavate
    sbattute sul retro della carta da lettere blu.

    Madre -
    Voglio che tu mi dica quello che già so:

    che la pioggia cade invisibile verso l'alto dopo aver raggiunto la terra;

    che il tocco di un dito lascia impronte indelebili
    sulla testa di un bambino cullato, troppo pesante per essere sorretto da solo;
    voglio che tu mi dica
    che le labbra ricordano il calore

    come l'uva si aggrappa ai ricordi
    del seno della terra che li ha allattati;

    Madre -
    Ho seminato così tante lettere per te

    dentro la pelle solcata di questo terreno ghiaioso;
    Voglio sentire le tue parole riempire la mia bocca,

    essere avvolto dalla tua voce
    come la pioggia avvolge l'aria.
    Composta lunedì 30 novembre 2015
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      Scritta da: anonimo61
      in Poesie (Poesie personali)

      Tempo

      A guardar sempre l'alba
      Mi son perso i tramonti più belli,
      A contare le stelle,
      Mi son perso nell'immensità del cielo
      Mentre mi bastava abbassare lo sguardo,
      Per scoprire che la stella più lucente
      Era poco distante.
      Di errori ne ho fatti,
      E non rimpiango nulla del passato,
      Ho solo imparato
      Come gestire il mio futuro
      E il mio tempo.
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        Scritta da: Renzo Mazzetti
        in Poesie (Poesie personali)

        Sosta vietata

        I sogni sono nostalgia
        gli incubi avversioni.
        Avversioni e incubi
        tutti da gettare via.
        Il mare?
        Rinnovato equilibrio
        perenne moto avanzato.
        Cretini diffusi?
        Spregevoli deturpatori:
        Scrivono sulla roccia
        sui massi e alberi
        nei boschi e campagne
        lasciano le brutte tracce.
        A che scopo?
        L'occhio
        amante il verde pulito
        e tutto il naturale
        riceve anche con lo sguardo
        l'inquinamento dalla mano
        la stessa
        di quel non ancora umano
        del colpo di fucile
        che zittisce il libero fagiano.
        Composta lunedì 26 luglio 2021
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          Scritta da: Marilisa Menegatti
          in Poesie (Poesie personali)

          Il tuo sorriso

          La mancanza
          è un blocco di ghiaccio.
          Non la percepisci
          finché non si scioglie
          o si scaglia brutalmente
          in blocchi sull'asfalto.
          La tua risata risuona
          all'interno delle pareti.
          Attraversando le due dimensioni obbligate.
          Rimanendo impressa
          negli occhi di chi la guarda
          nelle orecchie di chi ascolta.
          Così,
          penso al tempo,
          quello perduto in scuse,
          in promesse non mantenute,
          sentendomi in colpa.
          Ora,
          chiedere scusa
          è una banale finta liberazione.
          Le cose vanno fatte
          nel tempo e nel luogo esatto
          precisamente, né prima, né dopo una sensazione.
          La vita soccombe
          al suono d'una falce,
          senza lasciar spazio
          alle cose lasciate in sospeso.
          Così tu parti
          lasciandoci qui,
          inermi,
          dubbiosi.
          Il dolore è una follia reale
          una cicatrice sanguinante.
          Eppure,
          il tuo sorriso
          continua ad apparire nella mente,
          rendendoci il cammino
          un po' più leggero,
          di fronte ad una vita
          probabilmente già colma
          di peccati da scontare.
          L'inferno non esiste
          Il paradiso nemmeno,
          ma il Vostro Amore
          è reale in tutte le dimensioni esistenti,
          così,
          come reale è, e sarà sempre
          nella memoria del corpo e dell'anima,
          il tuo incessante sorriso,
          che vaga indisturbato,
          abbattendo le barriere
          tra spirito invisibile
          e il tangibile spazio terrestre.
          Composta domenica 8 agosto 2021
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            Scritta da: Carlo Brogi
            in Poesie (Poesie personali)

            Aeroporto di Kabul

            Gente perduta si aggrappa alle ali
            che l'han tradita.
            I lancinanti suoni gutturali,
            le braccia tese a esporre i figli
            a un ignoto di luce, ché la storia
            risucchia verso il buio oscurantismo.
            Feroce ancora, un vecchio testamento
            dalle nere bandiere, emana le sue leggi.
            Sfigurata narrazione degli uomini
            e di dio, tra le macerie disperate sparge
            sementi avvelenate, sfida
            coscienze addormentate.
            Non contateci più di storie
            trionfali, vi preghiamo:
            questo dolore barbaro e brutale
            parla da sé.
            Lasciate in vece che sanguini il cuore
            sì da mostrarsi vivo, e lacerato
            così da consacrarsi a ricucire
            tanta ferita.
            Composta venerdì 20 agosto 2021
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              in Poesie (Poesie personali)
              Trovati un uomo
              che ti renda felice
              Che sappia asciugare
              le tue lacrime
              Che sappia lenire
              il tuo dolore.
              Trovati un uomo
              che riempia i tuoi pensieri,
              che sappia amare,
              non il tuo corpo
              ma la tua anima.
              Trovati un uomo
              che sappia ascoltare
              il tuo cuore.
              Trovati un uomo
              che ti ami per come sei...
              E che ti faccia sentire a casa
              Tra, le sue braccia.
              PensieriParole.
              Composta giovedì 20 giugno 2019
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                in Poesie (Poesie personali)
                Amami come se io non fossi
                Lasciami tra le foglie e gli alberi
                Giacche fra di loro io trovo la mia patria
                Lasciami sull'erba verde smeraldo che ricopre questa vasta terra
                Lasciami essere la terra
                Cosicché io possa sentirmi al sicuro nella mia stabilità
                Lasciami scorrere nell'acqua
                Cosicché io possa conoscere le più limpide sorgenti del mio animo.
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                  Scritta da: micro
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Enormemente piccolo

                  Enormemente piccolo è ogni attimo fuori dal tempo,
                  il rimbombo dalla grotta del suono eterno.
                  Enormemente piccolo è la luce che nasce dal buio,
                  dal fiammifero un incendio.
                  È tutto così enormemente folle, forse ha un piccolo senso.
                  Composta giovedì 14 ottobre 2021
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                    Scritta da: cuoredicane
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Anastasia

                    Richiamo al risveglio, nel tuo nome,
                    voluta, quale espressione di amore,
                    desiderata, come il viandante la sua meta,
                    attesa, come per un bimbo il suo dono.
                    Nel silenzio dell'antro uterino,
                    alle soglie della porta
                    che accede all'esistenza,
                    barlume flebile,
                    hai deciso di spegnerti,
                    quale germoglio senza vita.
                    Come petalo di un fiore,
                    staccatosi dalla sua corolla,
                    ti sei adagiata, dolcemente,
                    sulle ali, maestose, di un angelo.
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