Poesie personali


Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie personali)
Quando ti faccio
leggere di me,
è per farti guardare
ciò che il corpo
non sa dire,
non cerco approvazioni,
ma solo farti toccare
i cambiamenti
del mio intimo,
renderti parte di me,
farti respirare
le variazioni mute
del mio vivere,
del mio viverti.
Perché non tutti
"Vestiamo" la stessa anima.
Composta venerdì 27 marzo 2015
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    Scritta da: Pietro Colucciello
    in Poesie (Poesie personali)

    Il bacio

    Il bacio,
    quale mistero,
    qualche alchimia,
    le labbra si avvicinano lentamente
    come magneti fino a sentire il respiro dell'anima e il battito del cuore.
    E poi gli occhi chiusi che accompagnano
    quella soave melodia d'amore fino ad accendere un unico fuoco che da solo calore,
    un dolce fremito che pervade ogni senso.
    Ò mio bacio dolce, ma crudele.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Le note di una chitarra spagnola
      si perdono nella luce della sera
      solcando nel silenzio del cuore
      il caldo terreno del primo amore.

      Non ci sono parole perdute nel vento
      solo il pigolio di passerotti sul tetto
      accompagnano le note della chitarra
      mentre le mie dita pizzicano il tempo.

      È un giovane a rompere il silenzio
      con la sua chitarra piena di sogni
      racchiusi negli occhi della ragazza
      la cui sagoma danza nei suoi occhi.

      Le note della chitarra tremano nella luce
      racchiusa nelle calde note del ragazzo
      sospirando che la sua anima gemella
      ritorni a cantare al chiarore delle stelle.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Aprendo il balcone sul mattino illuminato
        una bella sorpresa colpisce i miei occhi chiari:
        un cactus che da anni pende sul vuoto
        offre ai raggi del sole mattutino
        un lungo stelo con petali chiusi
        un fiore delicato e perfetto
        chiuso in fasce di lanugine
        che aspetta i raggi del sole
        per aprire il suo calice
        alla luce.

        È stato uno spettacolo sorto nell'oscurità della notte
        dove la bellezza della nascita è pura
        perfetta nella geometria dei petali che si apriranno
        come un calice pieno di lucignoli di luce
        rivolto al cielo limpido e in attesa
        che sbocci completo alla vita
        il suo unico fiore passeggero
        ultimo sospiro del cactus
        che trema.

        La bellezza e delicatezza di un fiore di cactus
        è un bel regalo che mi fa la primavera
        alla vigilia della sua scomparsa
        offrendomi prima di sparire
        l'unico fiore dopo anni di spine
        di un cactus appeso al balcone
        curato ogni giorno con cura
        per non cadere nel vuoto.

        Sarà forse l'unico e ultimo suo parto
        prima che il sole d'estate
        lo riduca in polvere
        di una stella fugace.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Aspetterò che maturino i bei frutti della terra
          in questi mesi estivi pieni di raggi di luce
          di sudori umani ancora non asciugati
          che grondano dai solchi della fronte
          di uomini e donne rivolti al cielo
          in attesa del frutto del loro lavoro.

          Il ciclo della vita su questa terra nostra
          benedetta da Dio e dal cielo
          è un orologio perfetto
          di materiali umani e divini,
          di intuizioni nati nella notte feconda,
          di uomini che sognano come abbellire
          i doni nati dalla sapienza divina
          affidati alle mani e intelligenza
          di noi esseri mortali:
          guardiani e signori della terra
          casa in affitto della coppia umana.

          Matureranno i nostri frutti in questi mesi
          mieteremo anche i nostri sogni
          fasciandoli come neonati
          nei covoni di grano maturo.
          Li conserveremo al fresco
          li invieremo in paesi lontani
          scambiandoli con frutta
          tropicale.

          Facciamo di questa nostra Terra Madre
          il nido perfetto dell'amore e della pace.
          In questo mondo di acqua e di stelle.
          c'è cibo per tutti noi fratelli umani,
          animali terrestri e del mare.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Un giorno viaggeremo sulle stelle lontane
            volando come le rondini con lunghe ali.
            Scopriremo colori di galassie
            che tingeranno di colori strani
            i nostri volti e i nostri occhi
            aperti ad altri orizzonti
            senza confini e molta storia.

            Conosceremo le nostre origini celesti:
            saremo esseri con corpi leggeri
            senza peso né zavorre.
            Basterà leggere i nostri occhi
            libri aperti pieni di vita
            di giardini con fiori perenni
            pieni di profumi e panorami eterni.

            Apprenderemo a volare con la mente
            i sogni diventeranno realtà:
            non avremo dubbi sul domani
            perché il tempo non ha fine
            quando il corpo non ha peso.
            Tutto vola senza sforzo
            non ci saranno né stagioni
            né mesi né giorni.

            Vivremo per sempre nell'Eden celeste:
            saremo scintille di lucciole
            libere nell'immenso universo.
            Basterà essere fedeli a se stessi
            per diventare domani
            esseri celesti.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Il cammino della nostra corta o lunga vita
              è pieno di luci e ombre, rumori e solitudine
              pianti e sorrisi, gioie e dolori
              vizi e virtù.
              Siamo nati per AMARE.

              Abbiamo appreso a camminare
              con i piedi e con le mani
              rivolgendo lo sguardo in alto
              negli occhi di mamma
              e braccia di papà.
              Finalmente retti nel cielo azzurro
              piedi sulla terra dura, mani libere per
              ABBRACCIARE.

              Il cammino umano cresce con gli anni
              leggendo occhi e labbra della gente
              silenzi, pianti, allegria e assenze.
              Rivolgiamo lo sguardo in alto
              quando le nuvole sono oscure
              nel cuore e nel cielo, chiedendo di:
              MATURARE

              La nostra vita è una rosa multicolore
              con petali aperti all'azzurro
              profumi che inebriano qualcuno
              per essere due persone in una.
              Siamo stati cotti in creta celeste
              per essere padre e madre di altri esseri:
              MOLTIPLICARE

              Ricordiamoci che siamo rose del giardino
              creati per spargere profumi e petali
              con un colore e firma personale.
              I petali lentamente baceranno la terra
              ricordandoci che siamo polvere
              di questo mondo per ritornare a brillare
              CON LE STELLE.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Salutiamo il giorno più lungo dell'anno
                con occhi aperti alla luce e alla speranza:
                osservando la volta celeste
                la paura della fragilità umana
                il sole che allontana la notte,
                grotta di misteri e paure,
                racchiusi nel cuore.
                L'uomo ha creato fantasmi
                bruciandoli nel fuoco.

                Sono i passi della nostra intelligenza
                a tracciare le piste di comunione
                fra la terra, tomba umana,
                il cielo con le sue luci lontane
                culla dei nostri sogni
                con la fede nell'unico
                Signore del mondo.

                I solstizi sia d'inverno che d'estate
                dedicati ai due San Giovanni:
                uno precursore di una nuova aurora
                dei nuovi figli dell'Uomo,
                l'altro profeta della nostra storia futura
                teatro finale di noi esseri divini.

                Luce e ombra fanno sempre paura:
                come il giorno e la notte, il bello e il brutto
                giusto e ingiusto, fantasmi e defunti
                inferno e paradiso, vita e morte.

                Ricordiamoci che il filo della nostra vita
                non è legato al tempo
                ma all'essenza dell'uomo:
                "Voi siete dei!".
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