Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Quando il cuore è puro e le mani pulite
la luce del giorno e i desideri della notte
sono il bacio del Padrone del mondo
che ci offre gratis la bellezza della vita
insieme ai bei fiori con il loro sorriso.

Quando invece l'uomo si sente padrone
con in mano un fucile e negli occhi l'odio
cadono dal cuore umano bombe assassine
distruggendo passato, presente e avvenire.

Oggi la terra è diventata sterile e malata
perché uomini e donne l'abbiamo sfruttata,
abbandonata, derubata, umiliata e sporcata.
Facciamo ancora in tempo a chiederle perdono
per renderla più bella bella e rifarla nuova.
Composta domenica 30 settembre 2018
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    Scritta da: P. Metallo
    in Poesie (Poesie personali)

    Stupore Irpino

    Lungo le rive di un fiume è situato,
    con la sua bellezza ogni sguardo ha incantato.
    Sembra un presepe se l'osservi da lontano,
    amato da tutti e nel cuore di ogni compaesano.
    Archi, logge, stemmi gentilizi e portali,
    un paesaggio meraviglioso senza eguali.
    Ogni visitatore è colto dallo stupore,
    per l'affetto del popolo e dal suo calore.
    Composta domenica 28 marzo 2021
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      Scritta da: Aurora Sisi
      in Poesie (Poesie personali)
      Quando ti faccio
      leggere di me,
      è per farti guardare
      ciò che il corpo
      non sa dire,
      non cerco approvazioni,
      ma solo farti toccare
      i cambiamenti
      del mio intimo,
      renderti parte di me,
      farti respirare
      le variazioni mute
      del mio vivere,
      del mio viverti.
      Perché non tutti
      "Vestiamo" la stessa anima.
      Composta venerdì 27 marzo 2015
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        Scritta da: Pietro Colucciello
        in Poesie (Poesie personali)

        Il bacio

        Il bacio,
        quale mistero,
        qualche alchimia,
        le labbra si avvicinano lentamente
        come magneti fino a sentire il respiro dell'anima e il battito del cuore.
        E poi gli occhi chiusi che accompagnano
        quella soave melodia d'amore fino ad accendere un unico fuoco che da solo calore,
        un dolce fremito che pervade ogni senso.
        Ò mio bacio dolce, ma crudele.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Le note di una chitarra spagnola
          si perdono nella luce della sera
          solcando nel silenzio del cuore
          il caldo terreno del primo amore.

          Non ci sono parole perdute nel vento
          solo il pigolio di passerotti sul tetto
          accompagnano le note della chitarra
          mentre le mie dita pizzicano il tempo.

          È un giovane a rompere il silenzio
          con la sua chitarra piena di sogni
          racchiusi negli occhi della ragazza
          la cui sagoma danza nei suoi occhi.

          Le note della chitarra tremano nella luce
          racchiusa nelle calde note del ragazzo
          sospirando che la sua anima gemella
          ritorni a cantare al chiarore delle stelle.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Aprendo il balcone sul mattino illuminato
            una bella sorpresa colpisce i miei occhi chiari:
            un cactus che da anni pende sul vuoto
            offre ai raggi del sole mattutino
            un lungo stelo con petali chiusi
            un fiore delicato e perfetto
            chiuso in fasce di lanugine
            che aspetta i raggi del sole
            per aprire il suo calice
            alla luce.

            È stato uno spettacolo sorto nell'oscurità della notte
            dove la bellezza della nascita è pura
            perfetta nella geometria dei petali che si apriranno
            come un calice pieno di lucignoli di luce
            rivolto al cielo limpido e in attesa
            che sbocci completo alla vita
            il suo unico fiore passeggero
            ultimo sospiro del cactus
            che trema.

            La bellezza e delicatezza di un fiore di cactus
            è un bel regalo che mi fa la primavera
            alla vigilia della sua scomparsa
            offrendomi prima di sparire
            l'unico fiore dopo anni di spine
            di un cactus appeso al balcone
            curato ogni giorno con cura
            per non cadere nel vuoto.

            Sarà forse l'unico e ultimo suo parto
            prima che il sole d'estate
            lo riduca in polvere
            di una stella fugace.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Aspetterò che maturino i bei frutti della terra
              in questi mesi estivi pieni di raggi di luce
              di sudori umani ancora non asciugati
              che grondano dai solchi della fronte
              di uomini e donne rivolti al cielo
              in attesa del frutto del loro lavoro.

              Il ciclo della vita su questa terra nostra
              benedetta da Dio e dal cielo
              è un orologio perfetto
              di materiali umani e divini,
              di intuizioni nati nella notte feconda,
              di uomini che sognano come abbellire
              i doni nati dalla sapienza divina
              affidati alle mani e intelligenza
              di noi esseri mortali:
              guardiani e signori della terra
              casa in affitto della coppia umana.

              Matureranno i nostri frutti in questi mesi
              mieteremo anche i nostri sogni
              fasciandoli come neonati
              nei covoni di grano maturo.
              Li conserveremo al fresco
              li invieremo in paesi lontani
              scambiandoli con frutta
              tropicale.

              Facciamo di questa nostra Terra Madre
              il nido perfetto dell'amore e della pace.
              In questo mondo di acqua e di stelle.
              c'è cibo per tutti noi fratelli umani,
              animali terrestri e del mare.
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