Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Copriremo il nostro volto con un velo
fatto con fili neri strappati alle notti
quando il sonno è appeso alla luna
e la luna piange seppellendo i morti.

Spingiamo la carrozza fragile della vita
con mani spesso sporche di sangue
di tanta gente che muore nei crocicchi
con bombe lanciate da cuori infami.

Distruggiamo le armi se vogliamo la pace.
Abbracciamo le vedove, gli orfani e anziani.
Non manipoliamo virus in laboratori di morte
per eliminare anziani, malati e poveri umani.

Siamo tutti fratelli in questo mondo stupendo.
Amiamoci abbracciando la terra in girotondo.
Guardiamoci sorridendo senza vergogna:
cantiamo come fratelli al suono di zampogna.
Composta giovedì 30 aprile 2020
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    Scritta da: Gabriella Stigliano
    in Poesie (Poesie personali)

    Mi sembra di esser

    Mi sembra di esser
    andata via lontano,
    mi sembra
    di aver visto insieme
    tutti gli astri del cielo
    e di averne scoperto
    il loro mistero,
    mi sembra di essermi
    ricongiunta al grande
    spirito universale,
    guardando semplicemente
    un fiore sbocciare
    o un tramonto che scende
    sulla tua casa
    o guardarti dormire
    dopo averti parlato d'amore.
    Sembra di esser lontano
    dal perimetro delle mie orme,
    sembra di aver dimenticato
    perfino il mio nome.
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      Scritta da: Angela MORI
      in Poesie (Poesie personali)
      Arde come te questo sole
      anima mia che brulica
      di sogni e passioni.
      Vedi come giovane sei ancora? Non ti sei spenta
      con gli anni ed i mali vissuti
      e come fiore esotico e raro
      profumi e seduci ancora,
      mia inaccessibile isola misteriosa!
      Se la forza del corpo
      non è tanta
      Per lottare e per superare
      limiti, frontiere e confini,
      non temere mi vergine dama, riuscirai lo stesso a perdurare.
      Tu puoi ogni cosa,
      fanciulla florida e rosea
      e fragile canuta
      al tempo stesso.
      Se ragnatele oscure
      su te si aggrapperanno, evolveranno in edera
      e corolle lussureggianti,
      bagnate di fresca rugiada
      Che dall'astro mattutino illuminate e alimentate,
      Come panacea per te saranno
      e soave, volitiva e libera
      Correrai per i sentieri
      della mia residua vita.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Il giorno si è aperto alla luce
        come il cuore alla speranza.
        I sogni si sono liquefatti
        ai primi baci dell'alba.

        Riprendo i sogni lasciati soli
        sul guanciale notturno
        dove si nascondono attenti
        i sospiri del giorno.

        Ascolto voci perdute nel tempo
        che mi chiamano nel silenzio.
        Sono voci familiari svanite
        nell'azzurro del cielo infinito.
        Composta domenica 31 maggio 2020
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Il verde dei prati e delle piante
          hanno perduto la maschera
          eliminata dall'acqua piovana.

          La natura respira con gioia
          gli uccelli svolazzano allegri
          i bimbi pestano la pozzanghera
          rompendo le nuvole
          che avanzano.

          Lavarsi sotto la pioggia che canta
          la sua lenta melodia sui mortali
          è come ritornare a essere bimbi
          pieni di innocenza e incanto.

          Ringraziamo la madre natura
          che ogni tanto ci fa gioire
          dimenticando che la facciamo
          spesso soffrire.
          Composta giovedì 30 aprile 2020
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Aggrappiamoci ai messaggi caduti dal cielo
            con le gocce della pioggia che ballano
            sul selciato bagnato di lacrime
            di tanta gente chiusa nelle case.

            Anche il vento si è nascosto nelle tane
            dove le voci dei tanti morti sorridono
            alla nuova aurora della propria vita
            cambiata d'improvviso da un virus.

            Inizia un'era nuova di nostalgia umana
            su questa nostra terra martoriata
            da veleni di motori e di cuori rotti
            in attesa che cambi il mondo
            su nuovi orizzonti.

            Baciamo il silenzio dopo anni di follia
            cambiamo il ritmo dei nostri sogni.
            Ascoltiamo più il cuore che ama
            e la mente liberiamola dal male.
            Composta giovedì 30 aprile 2020
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Città e paesi deserti e silenziosi
              tante figure mascherate
              escono con il cane
              mentre la polizia attenta
              vigila lungo le strade.

              Il silenzio domina tutto il giorno.
              I bambini sono in casa.
              Nei giardini si posano uccelli
              mentre cadono molliche
              da balconi e finestre.

              Sono mesi di incubo e silenzio
              rivolgendo gli occhi al cielo
              mentre la mente è fissa a terra
              in attesa di un miracolo
              che salvi il mondo dal virus
              ìnvisibile e maledetto.
              Tempo di lacrime e sospiri
              con chiese e fabbriche chiuse
              ma nel silenzio di ogni casa
              si elevano gli occhi al cielo
              recitando una preghiera.

              Si purifca il cielo pieno di veleni
              la terra respira aria pulita
              i cuori hanno tempo per amare
              la famiglia si sente più unita
              l'umanità ha compreso
              che siamo tutti fratelli
              in questa nostra fragile terra.
              Composta venerdì 30 aprile 2021
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Tempo di riflessione e silenzio.
                sbocciato nel mattino in preghiera
                per rintracciare un nuovo cammino
                nei tanti sentieri della nostra vita.

                Questi i propositi nell'attacco del virus
                in questo fine inverno e inizio primavera
                abbandonando lavoro, viaggi e passeggi
                per restare in casa e lavorare con la mente.

                Il virus non ha guardato in faccia nessuno
                tutti sono passati sotto il suo comando.
                Gli anziani hanno avuto la peggior parte
                insieme a dottori, infermiere e tanti altri.

                Vedremo la svolta che daremo sulla terra
                quando il virus si ritirerà stanco di uccidere
                coloro che si credevano padroni della vita.
                Apriamo gli occhi con il cuore in mano
                facendo un'analisi del ieri distrutto
                per aprire nuove finestre sul domani.
                Composta martedì 7 aprile 2020
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  La primavera è risorta nel mio giardino
                  piena di bei fiori di vari colori e forme.
                  Margherite bianche e rose vellutate
                  si aprono ai raggi del sole che sorge
                  quando l'aurora sorride e io sogno.

                  Guardo il piccolo giardinetto dall'alto
                  da dove respiro il silenzio mattutino
                  da un balcone pieno di piante grasse
                  perdendomi dietro cicogne in volo.

                  La tenue luce del mattino già splende.
                  La mia mente si è perduta nei meandri
                  dei miei sogni che si perdono nel fiume
                  che scende silenzioso senza fermarsi.

                  È l'inizio di una primavera che sorride.
                  In molte case si piangono i tanti morti
                  che muoiono e vanno soli al cimitero
                  portandosi il virus che è un mistero.
                  Composta martedì 31 marzo 2020
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Il mattino ci schiaffeggia con il vento
                    sfuggendo al calore estivo che si avvicina
                    verso un mezzogiorno ricco di luce
                    ma con un calore che brucia la vita.

                    Siamo nel mese di un luglio afoso e sognatore
                    quando chi lavora già pensa alla spiaggia
                    alle onde del mare, alla sabbia sotto il sole
                    al riposo meritato di chi tanto ha lavorato.

                    L'estate è la stagione bella e molto desiderata
                    per chi lavora tutto l'anno in attesa di riposo.
                    Sperando che un virus non disturbi i programmi
                    su questa terra assetata e colpita da malanni.

                    Ritorneranno i giorni pieni di speranza
                    correremo sui fili della luce nata nel cielo
                    ameremo i sorrisi di bimbi che s'aprono alla vita
                    come i fiori di maggio in questa terra amica.
                    Composta martedì 30 giugno 2020
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