Poesie personali


Scritta da: Monica Cannatella
in Poesie (Poesie personali)

È giusto così

È giusto così!
Rimani pure dentro al tuo assordante silenzio
privo di emozioni.
Resta pure lì, tra giorni senza senso, i tuoi.
Quelli a cui non vuoi mai darne uno.
Fermati a godere delle tue vuote giornate
tutte uguali, sempre uguali.
Rimani dove sei, vivi come hai sempre fatto.
Non ti lasciare mai sfiorare da un mio ricordo,
dal suono della mia voce.
Proteggiti, proteggimi.
È giusto così.
Composta martedì 23 giugno 2020
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    Scritta da: Monica Cannatella
    in Poesie (Poesie personali)

    Nuvola di inverno

    Su questo pezzo di cielo non c'è azzurro, niente luna
    solo ali un po' spezzate che non hanno mai fortuna.
    Non arrivano i sospiri di chi vuol fuggire via
    cuori persi e troppo pieni di una gran malinconia.
    C'è chi giura di restare, chi non smette di sperare,
    e sospinto da quel vento ricomincia il suo planare.
    Non si vedono aquiloni, non esistono ragioni
    non arrivano i silenzi delle mie fredde stagioni.
    Come nuvola di inverno volo via come le foglie
    e la pioggia impietosita tra le braccia sue mie accoglie.
    E cullata dalle gocce e dal vento infreddolita
    chiudo il pugno e tengo stretto quel mio sogno tra le dita.
    Composta giovedì 6 agosto 2020
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      Scritta da: Monica Cannatella
      in Poesie (Poesie personali)

      Alice

      Ti abbraccio io Alice!
      Perché tu possa sentirti meno sola, meno incompresa, meno indifesa.
      Ti abbraccio forte Alice, per farti dimenticare tutte le volte che questo mondo, come donna, non ti ha riconosciuta e apprezzata.
      Perché tu possa perderti un'istante e ritrovarti quando sarai pronta.
      Per darti il tempo che serve a capire, che nessuno è mai solo, non quando ha un amico e due braccia pronte ad accogliere tutti i suoi tormenti.
      Ti abbraccio perché è giusto, perché te lo devo, perché così va fatto.
      Ti abbraccio io Alice, perché sei tutte le donne non solo tu, ed io voglio renderti giustizia.
      Quando tutto il mondo te la toglie, io ti abbraccio e ti regalo tutta quella che posso, tutta quella che meriti, tutta quella che è giusto tu abbia.
      Composta sabato 5 settembre 2020
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        Scritta da: Monica Cannatella
        in Poesie (Poesie personali)

        Nostalgia

        La trovi dentro ad un vecchio cassetto, tra la naftalina e la camicia da notte della nonna.
        In un addio che non avresti mai voluto dare, tra le vecchie lettere che hai scritto e ricevuto.
        In un ricordo antico, nel tempo che è passato.
        Lì, tra un amore che non hai vissuto e la giovinezza che hai perduto.
        Tra un rimpianto e un rimorso, poggiata su uno scaffale tra oggetti e cianfrusaglie,
        dentro all'armadio deì mai più'!
        Lontana, perduta e ritrovata, all'angolo della tua bocca in un sorriso amaro.
        Tra un "non ti scordar di me" e una ninna nanna di cui non ricordi le parole.
        Sarà sempre lì; ieri, oggi, domani, sempre.
        Composta domenica 8 novembre 2020
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          Scritta da: Monica Cannatella
          in Poesie (Poesie personali)

          Nei campi di Auschwitz

          Sui campi di Auschwitz non crescono fiori
          non spunta mai l'alba a lenire dolori.
          La notte si prega tra gemiti e pianti
          perché il giorno dopo non muoiano in tanti.
          E nel silenzio dei giorni perduti
          son tanti i bambini che restano muti.
          Angoscia e sgomento negli occhi di tanti
          che invocano grazia da tutti i santi.
          Capelli rasati e pigiama a righe
          non hanno memoria delle loro vite.
          Sui campi di Auschwitz non crescono i fiori
          c'è solo silenzio a tanti orrori.
          E intanto qualcuno ne ha presi altri cento
          da fare morire in un solo momento.
          Laggiù non esiste la vita vissuta
          la camera a gas non rimane mai muta.
          E mentre qualcuno si perde nel pianto
          la morte saluta e continua il suo canto.
          Composta giovedì 28 gennaio 2021
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            Scritta da: Bernardo Panzeca
            in Poesie (Poesie personali)

            La grotta di Massabielle

            C'era una grotta
            in alto sui monti
            con tutt'intorno
            fonti e tanti ponti.
            Era una grotta
            tutta Celeste
            dove al suo interno
            splendeva una veste.
            Da tutto il mondo
            andavano gli ammalati
            Solo lì dinnanzi
            si sentivano confortati.
            C'era una luce
            talmente brillante
            Non vi era guarigione
            tanto distante.
            Da quelle rocce
            quiete e calore,
            si percepiva
            un gran odore.
            Era il profumo
            di Nostra Signora
            i cuori tutti
            Inebriava d'Aurora.
            Composta giovedì 11 febbraio 2021
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              Scritta da: Rosanna Tafanelli
              in Poesie (Poesie personali)

              Angelo di terra

              Com'è successo che non ti vedevo,
              angelo mio sepolto nei ricordi,
              cosa ti nascondeva alla mia vista
              mentre la vita si snodava, piano?
              Non avevo capito che sostavi
              ad un palmo da cuore, in attenzione,
              in perfetto silenzio, evanescente,
              per sostenermi nel momento buio.
              Sei rimasto sospeso nell'attesa,
              quando mi sono illusa di un amore,
              quando sono caduta e risalita,
              convinta che la forza fosse mia.
              Ho sollevato il viso, finalmente,
              per guardare negli occhi la mia vita
              ed ho riconosciuto il tuo sorriso
              in un amore solido, terreno.
              Un angelo di terra, senza ali,
              mi ha aperto le sue braccia ed eri tu,
              ha disperso ogni nube dai pensieri,
              ha illuminato i passi fino a te.
              Composta martedì 1 gennaio 2013
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                Scritta da: Pietro Colucciello
                in Poesie (Poesie personali)

                La vita scorre sui tetti

                Ogni mattina quando la Luna
                cede il passo al Sole,
                l'alba si accende senza
                far rumore sul mio davanzale,
                e i miei occhi incantanti guardano
                il nuovo giorno che nasce sui tetti.
                Sotto di essi puoi udire gli uomini
                che lentamente si svegliano
                dal torpore, dal dolore, dall'amore,
                dal sogno e dalla speranza.
                I tetti hanno una loro vita
                che scorre con forza,
                i tetti sono colorati da mille
                sfumature chiaroscure,
                i tetti a volte sono bagnati da gocce
                di rugiada come lacrime,
                in questa fredda mattina d'inverno
                la brina bianca li tieni uniti come un tutt'uno,
                mentre il comignolo inizia a sbuffare
                quando sente che il ceppo inizia ad ardere
                di un calore che viene dal profondo e senza sosta.
                Tutt'intorno il profumo del caffè
                riempie i miei sensi,
                e poi vengo rapito dalla danza degli uccelli
                in cerca di briciole di cibo,
                e dal chioccolo del merlo indiano
                con il becco arancione
                che ogni mattina mi tiene compagnia
                tra mille pensieri che affollano la mia mente,
                mentre un gatto grigio e gaio rincorre
                i suoi amici piccioni in un'unica sinfonia.
                È proprio vero che sui tetti
                puoi osservare un mondo nuovo,
                limpido senza inquietudini e catene
                che si rinnova ad ogni singolo affanno,
                sui tetti sei libero di poter raggiungere
                il tuo desiderio e tutti gli angoli dell'infinito,
                sui tetti puoi sederti per riflettere,
                puoi ascoltare te stesso, e alla fine puoi scegliere di scendere anche in quell'ultima casa, dove c'è la stanza con lo scrigno più segreto, dove hai riposto la tua anima
                e forse un pizzico del tuo cuore malato.
                È sui tetti che scorre la tua vera vita.
                Composta sabato 30 gennaio 2021
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                  Scritta da: Alexis Karpouzos
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Un oceano di anime

                  Sappiamo così poco
                  così poco, quasi niente
                  e questa è solo la verità,
                  quando e da dove?
                  dalla fessura dell'infinito
                  e lo scorrere del tempo,
                  schegge solitarie
                  vaghiamo in viaggi da sogno,
                  e la verità un'ombra fluente
                  e ci chiama
                  ma la chiamata ancora non si sente,
                  né il chiamante rivela la sua faccia.
                  e le persone senza voce amano e muoiono,
                  perché la verità non parla
                  ma danzate nell'armonia dell'unità.
                  Composta martedì 15 ottobre 2019
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                    Scritta da: Luigi Berti
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Pandemia

                    Ho voglia di uscire
                    senza te sopra la faccia,
                    voglio essere libero
                    nessuno mi dia la caccia.

                    Dentro una prigione
                    fatta solo di lavoro,
                    sprofondato nell'abisso
                    come chi si sente solo.

                    Abbiam visto le persone
                    affacciate ad un balcone,
                    con il volto intimorito
                    intonare una canzone.

                    Ti allevia un po' l'umore
                    quella scritta senza nome,
                    che ti dicono resta a casa
                    e vedrai andrà tutto bene.

                    Non c'è tempo di pensare
                    non sai più che cosa fare,
                    il governo ti ha prescritto
                    tutto quello a cui hai diritto.

                    Per uscir dal tuo cancello
                    devi avere in mano un foglio,
                    dove dentro ci sta scritto
                    dove vai e il tuo indirizzo.

                    Tutto il mondo è ritornato
                    In un tempo del passato,
                    dove l'uomo santo disse
                    speriam che Dio ci assiste.
                    Composta venerdì 8 gennaio 2021
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