Poesie personali


Scritta da: Monica Cannatella
in Poesie (Poesie personali)

Nostalgia

La trovi dentro ad un vecchio cassetto, tra la naftalina e la camicia da notte della nonna.
In un addio che non avresti mai voluto dare, tra le vecchie lettere che hai scritto e ricevuto.
In un ricordo antico, nel tempo che è passato.
Lì, tra un amore che non hai vissuto e la giovinezza che hai perduto.
Tra un rimpianto e un rimorso, poggiata su uno scaffale tra oggetti e cianfrusaglie,
dentro all'armadio deì mai più'!
Lontana, perduta e ritrovata, all'angolo della tua bocca in un sorriso amaro.
Tra un "non ti scordar di me" e una ninna nanna di cui non ricordi le parole.
Sarà sempre lì; ieri, oggi, domani, sempre.
Composta domenica 8 novembre 2020
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    Scritta da: Monica Cannatella
    in Poesie (Poesie personali)

    Nei campi di Auschwitz

    Sui campi di Auschwitz non crescono fiori
    non spunta mai l'alba a lenire dolori.
    La notte si prega tra gemiti e pianti
    perché il giorno dopo non muoiano in tanti.
    E nel silenzio dei giorni perduti
    son tanti i bambini che restano muti.
    Angoscia e sgomento negli occhi di tanti
    che invocano grazia da tutti i santi.
    Capelli rasati e pigiama a righe
    non hanno memoria delle loro vite.
    Sui campi di Auschwitz non crescono i fiori
    c'è solo silenzio a tanti orrori.
    E intanto qualcuno ne ha presi altri cento
    da fare morire in un solo momento.
    Laggiù non esiste la vita vissuta
    la camera a gas non rimane mai muta.
    E mentre qualcuno si perde nel pianto
    la morte saluta e continua il suo canto.
    Composta giovedì 28 gennaio 2021
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      Scritta da: Bernardo Panzeca
      in Poesie (Poesie personali)

      La grotta di Massabielle

      C'era una grotta
      in alto sui monti
      con tutt'intorno
      fonti e tanti ponti.
      Era una grotta
      tutta Celeste
      dove al suo interno
      splendeva una veste.
      Da tutto il mondo
      andavano gli ammalati
      Solo lì dinnanzi
      si sentivano confortati.
      C'era una luce
      talmente brillante
      Non vi era guarigione
      tanto distante.
      Da quelle rocce
      quiete e calore,
      si percepiva
      un gran odore.
      Era il profumo
      di Nostra Signora
      i cuori tutti
      Inebriava d'Aurora.
      Composta giovedì 11 febbraio 2021
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        Scritta da: Rosanna Tafanelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Angelo di terra

        Com'è successo che non ti vedevo,
        angelo mio sepolto nei ricordi,
        cosa ti nascondeva alla mia vista
        mentre la vita si snodava, piano?
        Non avevo capito che sostavi
        ad un palmo da cuore, in attenzione,
        in perfetto silenzio, evanescente,
        per sostenermi nel momento buio.
        Sei rimasto sospeso nell'attesa,
        quando mi sono illusa di un amore,
        quando sono caduta e risalita,
        convinta che la forza fosse mia.
        Ho sollevato il viso, finalmente,
        per guardare negli occhi la mia vita
        ed ho riconosciuto il tuo sorriso
        in un amore solido, terreno.
        Un angelo di terra, senza ali,
        mi ha aperto le sue braccia ed eri tu,
        ha disperso ogni nube dai pensieri,
        ha illuminato i passi fino a te.
        Composta martedì 1 gennaio 2013
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          Scritta da: Pietro Colucciello
          in Poesie (Poesie personali)

          La vita scorre sui tetti

          Ogni mattina quando la Luna
          cede il passo al Sole,
          l'alba si accende senza
          far rumore sul mio davanzale,
          e i miei occhi incantanti guardano
          il nuovo giorno che nasce sui tetti.
          Sotto di essi puoi udire gli uomini
          che lentamente si svegliano
          dal torpore, dal dolore, dall'amore,
          dal sogno e dalla speranza.
          I tetti hanno una loro vita
          che scorre con forza,
          i tetti sono colorati da mille
          sfumature chiaroscure,
          i tetti a volte sono bagnati da gocce
          di rugiada come lacrime,
          in questa fredda mattina d'inverno
          la brina bianca li tieni uniti come un tutt'uno,
          mentre il comignolo inizia a sbuffare
          quando sente che il ceppo inizia ad ardere
          di un calore che viene dal profondo e senza sosta.
          Tutt'intorno il profumo del caffè
          riempie i miei sensi,
          e poi vengo rapito dalla danza degli uccelli
          in cerca di briciole di cibo,
          e dal chioccolo del merlo indiano
          con il becco arancione
          che ogni mattina mi tiene compagnia
          tra mille pensieri che affollano la mia mente,
          mentre un gatto grigio e gaio rincorre
          i suoi amici piccioni in un'unica sinfonia.
          È proprio vero che sui tetti
          puoi osservare un mondo nuovo,
          limpido senza inquietudini e catene
          che si rinnova ad ogni singolo affanno,
          sui tetti sei libero di poter raggiungere
          il tuo desiderio e tutti gli angoli dell'infinito,
          sui tetti puoi sederti per riflettere,
          puoi ascoltare te stesso, e alla fine puoi scegliere di scendere anche in quell'ultima casa, dove c'è la stanza con lo scrigno più segreto, dove hai riposto la tua anima
          e forse un pizzico del tuo cuore malato.
          È sui tetti che scorre la tua vera vita.
          Composta sabato 30 gennaio 2021
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            Scritta da: Alexis Karpouzos
            in Poesie (Poesie personali)

            Un oceano di anime

            Sappiamo così poco
            così poco, quasi niente
            e questa è solo la verità,
            quando e da dove?
            dalla fessura dell'infinito
            e lo scorrere del tempo,
            schegge solitarie
            vaghiamo in viaggi da sogno,
            e la verità un'ombra fluente
            e ci chiama
            ma la chiamata ancora non si sente,
            né il chiamante rivela la sua faccia.
            e le persone senza voce amano e muoiono,
            perché la verità non parla
            ma danzate nell'armonia dell'unità.
            Composta martedì 15 ottobre 2019
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              Scritta da: Luigi Berti
              in Poesie (Poesie personali)

              Pandemia

              Ho voglia di uscire
              senza te sopra la faccia,
              voglio essere libero
              nessuno mi dia la caccia.

              Dentro una prigione
              fatta solo di lavoro,
              sprofondato nell'abisso
              come chi si sente solo.

              Abbiam visto le persone
              affacciate ad un balcone,
              con il volto intimorito
              intonare una canzone.

              Ti allevia un po' l'umore
              quella scritta senza nome,
              che ti dicono resta a casa
              e vedrai andrà tutto bene.

              Non c'è tempo di pensare
              non sai più che cosa fare,
              il governo ti ha prescritto
              tutto quello a cui hai diritto.

              Per uscir dal tuo cancello
              devi avere in mano un foglio,
              dove dentro ci sta scritto
              dove vai e il tuo indirizzo.

              Tutto il mondo è ritornato
              In un tempo del passato,
              dove l'uomo santo disse
              speriam che Dio ci assiste.
              Composta venerdì 8 gennaio 2021
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                Scritta da: S. Trovato
                in Poesie (Poesie personali)

                Castello Angioino

                Domini il mare possente
                e nelle tue viscere vuote
                possiedi celle vaganti.
                Tra le spesse gelide mura
                tenesti rinchiusi i cristiani
                che integri rimasero alla fede
                e leali ai princìpi divini.
                Nel tuo scrigno argentato
                hai fiumi di lacrime amare
                e nomi incisi nei muri
                a ricordo dei giorni passati.
                La collera che manifestavi
                resta solo un ricordo indelebile
                nelle menti degli osteggiati.
                Inerte resti assiso sul mare
                e inerme osservi l'ardita gente
                ad ammiccare il tuo declino.
                Dopo anni essi gridano ancora:
                "Siamo soldati di Cristo
                e non ci hai sconfitto!".
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                  Scritta da: S. Trovato
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il vero amico

                  Sul vero amico
                  puoi sempre contare
                  è un sostegno cui poggiare.
                  Il vero amico
                  non si tira mai indietro
                  è pregevole
                  e non invadente
                  discreto
                  e non arrogante.
                  Un vero amico
                  non ti avvilisce
                  e non tradisce.
                  Spartisce gioie e dolori
                  risate e lacrime.
                  Un vero amico
                  capisce perché taci
                  discerne come sei
                  recepisce ciò che dici.
                  Un vero amico
                  è di valore inestimabile
                  chi lo trova
                  può ritenersi beato.
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