Poesie personali


Scritta da: Aquilablu59
in Poesie (Poesie personali)

Riflessioni

Quanti anni sono passati,
poi il silenzio è sceso tra noi,
pesante, insistente,
in modo travolgente.
Ci è sfuggito come folate
di vento impazzito.
Nulla abbiamo potuto.
Lui era sempre presente,
un piccolo gesto,
uno sguardo, un sorriso,
una lieve carezza,
che non è stata.
L'abbiamo rincorso,
afferrato, ma lui era sfrontato,
forse geloso di quello
che avevamo,
e con fare spavaldo
ci ha sfidato,
ma con il tempo,
la sua convivenza
è stata accettata.
Era parte di noi,
un tenue filo,
che si è tramutato in un cavo
d'acciaio indistruttibile,
contorto avvinghiato.
Ed ora più niente ci sostiene,
solo silenzio resta di noi.
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    Scritta da: Rita1
    in Poesie (Poesie personali)

    Silenzio

    Un rumore assordante nella notte mi sveglia,
    da far paura,
    nell'immenso silenzio ti fa quasi tremare,
    è il battito del tuo cuore,
    ti fa dal letto trasaltare,
    nell'oscurità il firmamento vedo brillare.
    Son cento son mille
    non riesco le stelle del cielo contare,
    ce n'è una che brilla di più,
    quella stella, forse sei tu?
    Composta martedì 12 aprile 2016
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Questa libertà

      Parlo anche quando non è concesso,
      protesto e dissento,
      faccio casino,
      me ne frego,
      vivo e tengo la mia libertà,
      libertà che ho dentro,
      libertà
      che mi è compagna,
      libertà che è libertà;
      con degli idioti
      che non capiscono,
      dei bastardi che mi
      parlano didietro;
      tanto vale tirare avanti
      e tenere coi guanti
      solo questa libertà;
      e la società,
      è più da perdere che da trovare,
      non sempre è un sicuro bene.
      Vado avanti lo stesso,
      libertà.
      Composta mercoledì 13 aprile 2016
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        Scritta da: Enzo Di Maio
        in Poesie (Poesie personali)

        Questo mondo

        Questo mondo ti rende sporco,
        ti senti come naufrago,
        solo, sperduto,
        ricoperto di salsedine
        La tua pelle brucia
        sotto un sole cattivo ed inclemente
        Vorresti urlare ma la gola è arsa
        e poi nessuno c'è che sente
        Inutilmente speri in Dio,
        che almeno lui sia clemente
        e da lassù ti faccia un dono,
        solo un poco di acqua pura
        che spenga la tua sete,
        che purifichi il tuo corpo,
        che ti illumini la mente,
        che ti renda diverso,
        che ti mondi e per sempre ti preservi
        dal fetore che emana tanta brutta gente.
        Composta lunedì 11 aprile 2016
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          in Poesie (Poesie personali)

          L'oro del meriggio

          Così il meriggio scava l'ombra e le
          membra si rannicchiano in un
          pensiero d'oro.
          Sacrosanto il mio distensio, poi
          la tua smania mi sottolinea e, dentro
          sgorga il tuo dolor-contento.

          Così il meriggio ritrova la sua luce:
          l'ombra obliqua si trascina in disparte, e
          posa, come un'opera d'arte.
          Composta sabato 12 aprile 2014
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            Scritta da: Pandy
            in Poesie (Poesie personali)

            Ci credevo ma niente era vero...

            A volte spero
            che ti sfiori un mio pensiero
            che ti faccia capire
            cosa realmente ti voglio dire
            ti amo da morire
            ma devo fare il finto amico e mentire
            nascondendo i miei sentimenti
            non potendo far altrimenti
            mi consideri un amico soltanto
            non pensando anche come altro
            eh già tu sei innamorato di un altro ragazzo
            che neanche ti considera perché è un vero pazzo
            mentre io ti tratterei da principessa ogni giorno
            e ti starei in ogni momento di difficoltà attorno
            tu sei la luce che mi illumina il cammino
            che mi fa svegliare con un sorriso ogni mattino
            sono impazzito di te
            spero che tu ti accorga di me
            al più presto
            e che alla mia vita darai più senso
            forse non lo potrai capire
            finché non te lo vengo a dire
            non ti voglio dire troppe cose inutili
            o futili
            che ti possano annoiare
            oppure a questa cosa male farti pensare
            non accetterei in nessun modo di perderti
            o in alcun modo di ferirti
            ma ogni tanto vorrei sentirti
            dire delle parole
            che chiudono le ferite al cuore
            facendolo riaffiorare
            così in modo che con il mio amore
            possa anche il tuo cuore curare.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Voglio che il mondo sappia di me

              Voglio che il mondo sappia di me,
              che ho vissuto una vita squallida,
              senza gloria,
              senza con un mio piccolo merito
              di essere umana.

              Ho camminato a lungo
              in me tutti i sogni del mondo
              e non ho visto il colore del cielo
              dal velo opaco del male
              sui miei occhi
              e con crudel ferite dolenti,
              che mai lottato per la libertà

              E mi viene da ridere,
              se c'è ancora qualcuno
              che crede negli angeli,
              quando la bomba che scoppia,
              e il mare inghiotte le speranze,
              l'amante uccide l'amorosa donna,
              e i bambini giocano con il telecomando,
              e l'ingiustizia inaudita
              senza timore può uccidere.

              Il mondo è come un cane randagio
              pieno di pidocchi e sanguisughe
              e muore lentamente
              davanti agli occhi indifferenti
              questa umanità demente.
              Composta domenica 10 aprile 2016
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                Scritta da: Fernanda Irlante
                in Poesie (Poesie personali)

                File

                Inesorabile il tempo scorre,
                gli anni avanzano senza ritegno
                come un computer la mente
                è satura, troppi dati ha immagazzinato.
                Dal cassetto dei ricordi bisogna far pulizia,
                ma mi domando cosa cancello,
                è la mia vita lì conservata.
                Quanti ricordi bui e felici,
                quanti pensieri nella memoria,
                non vi è più spazio, devo tagliare,
                ma non è facile organizzare.
                Pulizia, pulizia, brutti pensieri andate via,
                lasciate che i bei ricordi mi facciano compagnia.
                La mente è stanca, sovraffollata,
                vecchio computer ormai atrofizzato,
                libera spazio non ti avvilire,
                vinci la lotta e sopravvivi.
                Trova la forza di andare avanti,
                lascia che vada dietro il passato,
                lascia accadere ciò che accade,
                fa che tutto scivoli via,
                il tempo vola, non va sprecato.
                Troppi dati indifferenti,
                niente mi scalfisce più di tanto.
                Ma così non voglio che sia,
                altri stimoli, altri interessi
                che ripristinino la mia mente,
                che facciano ancora entusiasmarmi
                per quel che sono, per quel che ho fatto
                e quel che farò, senza rancore
                per nessuno e per niente.
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