Poesie personali


Scritta da: Stefania Del Grande
in Poesie (Poesie personali)

Voce di cane

Voce di cane.
Mi giunse una voce umana,
è la vita pensai,
mi destai dal male delle mie ossa,
ma era solo l'infrangersi del vento,
aveva scompigliato gli alberi
nelle fronde fitte e massicce di un abbraccio comune.
Mi aveva lasciata ciondolare come catena,
appesa nella brodaglia del seme
e della bava come bozzolo di farfalla in attesa di nascita.
Avrebbe reciso le ali,
senza alcuna pietà
qualora in vigore avessi osato un volo.
Nessun valore di ascolto,
ma solo un rimodellarsi a sua misura dentro ogni male della carne.
Lo vedevo ruggire, mai ridimensionato,
ma empio della sua spada,
mossa dagli istinti di cane.
Mi giunse una voce umana,
è la vita pensai,
mi destai dal male delle mie ossa,
ma era solo pioggia,
nevrotico canto di rinascita,
pioggia con voce di tintinnio mortale.
Ero ruggine sulle mie gambe stanche,
ronzio, sterco, corazza,
lui ape a succhiarne la linfa.
Voce di cane fece vedere i suoi denti
l'autunno scese senza spiragli,
chiuse le tende della sua stanza,
ciechi rimasero i miei occhi,
tutto giunse ad annunciare il mio castigo.
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    Scritta da: Sandra Piogia
    in Poesie (Poesie personali)
    Io sono terra tra cielo e mare
    dove il pensiero non ha confini
    dove libera è l'aurora da fragili sospiri
    sono alba che sfiora il sole
    mentre assonnato saluta la luna
    sono tramonto di fresca sera
    mentre la luce muore dietro a una duna
    e sono voce di vento
    che cerca il cuore per farsi ascoltare
    e soffio sui fogli del tempo
    nuvole leggere
    dove poter riposare.
    Composta sabato 19 settembre 2015
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      Scritta da: Michele Gentile
      in Poesie (Poesie personali)

      Nomenclatura di un tramonto

      L'orpello di una lacrima
      contempla sorrisi
      ancor più vani.
      Forse acerba è la luna,
      giovane il mio volto
      in questa stanza
      di impetuosi echi.
      È solo l'inverno a parlare
      a fidarsi di me,
      lontane distese di attimi
      mentre il cielo si arrende
      all'infinita agonia.
      Fra i rami vermigli
      l'impazienza della sera,
      dalla riva immutata
      pagine di poesia,
      orizzonti immortali
      e ritrovo la mia canzone.
      Composta martedì 19 aprile 2016
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        Scritta da: Alido Ramacciani
        in Poesie (Poesie personali)
        Una notte d'amore,
        emozione incontrare il tuo cuore,
        il tempo non passa mai,
        penso alla gioia che mi darai.
        Ninna nanna
        una notte serena tranquilla,
        sogno, no! Il telefono squilla,
        mio figlio mi parla, è emozionato,
        tre parole, "sebastiano è nato".
        Ninna nanna
        il mio letto, la mia casa mi girano intorno,
        il tempo non passa, non si fa mai giorno,
        arriva la luce, corro: vedo una donna,
        mi sorride felice la tua mamma.
        Ninna nanna
        un piccolo nido, senza piume, tutto di vetro,
        sei troppo lontano appena ti vedo,
        la mamma ti porta al seno teneramente,
        mi sei più vicino vedo il tuo viso finalmente.
        Ninna nanna
        muovi le alucce come un uccellino,
        vorresti volare, ma sei troppo piccino,
        tanti camici bianchi ti girano intorno,
        coccolandoti; la notte e tutto il giorno.
        Ninna nanna
        saluti gli altri bambini e con mamma e papà,
        felici, prendete la strada che a casa ti porterà.
        Arrivi, sei stanco e vorresti dormire,
        ma siamo in tanti a volerti salutare.
        Ninna nanna
        finalmente ho il privilegio di prenderti in braccio,
        ma baciarti accarezzarti, non ne ho il coraggio.
        Quanto sei bello tutto abbronzato,
        il tuo corpicino profuma di cioccolato.
        Ninna nanna
        dolcemente ti adagio nel tuo lettino,
        i miei occhi bagnati sul tuo bel visino,
        improvviso arriva il tuo pianto,
        come musica rompe il silenzio.
        Ninna nanna
        io già sento, nella mia la tua mano,
        spero che insieme, complici, andremo lontano,
        io ho bisogno di te, del tuo affetto,
        non sono papà, con me non devi esser perfetto.
        Ninna nanna
        non temere, io non sarò mai il tuo educatore,
        voglio solo giocare con te, essere il tuo "viziatore",
        con il tuo papà ho giocato poco e me ne pento,
        a te dedicherò tanto del mio tempo.
        Ninna nanna
        correremo insieme a celeste, la tua piccola zia,
        ma non dovrai essere triste per la sua malattia,
        troveremo il modo, per esser felici e insieme giocare,
        spero, che anche lei un giorno ti possa amare.
        Ninna nanna
        la vita mi ha tolto tanto, con troppo dolore,
        ora ho te, tu sarai in parte il mio salvatore,
        tu crescerai, diventerai un uomo, spero di esser con te,
        quando io non ci sarò più, tienimi nel tuo cuore: (ricordati di me ).
        Ninna nanna
        con tutto il mio affetto, nonno.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Piccolo mondo antico

          Piccolo mondo antico,
          paese con delle facce
          patibolari,
          espressioni caratteristiche,
          volti di paese,
          strade e viottoli,
          i carugi che sanno di spezie,
          di aromi,
          caffè,
          e polvere,
          i caffè bar coi neon
          vecchi parlano negli angoli,
          persone di fretta,
          moto e ganzi,
          sbragiaroni
          e rompiballe,
          bastardi e impiccioni,
          piccolo paese del cavolo,
          provinciale e becero,
          moderno e vecchio.
          Composta lunedì 18 aprile 2016
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