Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Tu: il mio mondo!

Fremiti silenti
valicano la mia pelle,
il mio corpo
obbedisce all'amore,
un risveglio dei sensi,
una primavera dell'anima,
se ci sei amore
sei quiete alla ragione,
se ci sei amore
domato è il mio cuore,
se ci sei amore
io del mondo non ci sono
perché tu sei tutto
il mio mondo!
Attendo i tuoi passi
che distinguo da mille altri,
una scia dalla brezza
mi convoglia il tuo profumo,
così mi affretto dal mio letto
e rincorro quella via
che mi porta l'allegria,
l'amor che è atteso
è affamato di carezze,
è assetato delle labbra
che eran chiuse
dalla rabbia
del sentirsi tristi e soli
quando l'anima
che adori
pur che ama è distante
io non reggo
questo strazio
dai affrettati
che t'aspetto
ho le rose e le viole
sul tuo letto le ho spiegate
han la forma del tuo cuore!
Composta venerdì 22 aprile 2016
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    in Poesie (Poesie personali)

    Verso Itaca

    Guardo il mare,
    il suo confine immaginario
    che segna un reale confine.
    Lo guardo e scrivo ancora
    ciò che ho già detto,
    ciò che continuo a pensare.
    Monotona la mia penna,
    ripetitiva la mia visione...
    Vorrei fuggire,
    vorrei che quel lontano
    fosse davvero vicino,
    fosse tra le mie mani
    invece che, ameno,
    nel profondo dei miei occhi,
    così da raggiungerlo a piedi svelti.
    L'Ulisse bussa forte dal mio petto,
    pretende che continui,
    che amplifichi il suo viaggio:
    è la coscienza folle di ogni uomo
    schiavo di se stesso,
    di quello che è il suo esule vissuto
    in una vita che mai gli basta.
    Vorrei partire,
    riconquistare il tempo perso,
    ridisegnare il mio avvenire:
    vorrei affrontare a cuore aperto
    la sua,
    la mia Odissea.
    Tornare a Itaca, lo so,
    sarà difficile,
    sarà come vivere e morire cento volte,
    sarà soccombere di fronte alla paura,
    al coraggio pusillanime
    di chi è costretto a sopravvivere
    che ti ricorda perché combatti,
    perché, per chi desideri tornare,
    fino a scoprire che il vero ritorno
    sarà il tragitto con tutte le sue insidie
    e non l'arrivo sperato;
    fino a capire che il vero ritorno
    sarai tu, rinato forte.
    Guardo il mare,
    il suo confine immaginario
    che in verità bloccava solo la mia mente:
    la mia impotenza da giullare.
    Voglio partire,
    voglio partire per ritornare
    e oltrepassare il mio confine.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Gli occhi di un poeta

      Gli occhi di un poeta
      sono falene nella notte,
      deserti solitari,
      oceani profondi in cerca di un confine.
      Sono acquazzoni,
      nuvole dalle forme indefinite,
      silenzi urlati e parole non dette.
      Gli occhi di un poeta li riconosci dallo sguardo,
      dal nitore delle rughe,
      dalla luce che, nel buio, emanano:
      quegli occhi tristi di chi crede e ama,
      quegli occhi vispi di chi scopre e sogna,
      quegli occhi arsi di chi dona e spera,
      ce li hai davanti, ce li hai stampati sulla faccia!
      Gli occhi di un poeta,
      o Uomo dai mille umori e sentimenti,
      sono gli stessi miei,
      sono gli stessi tuoi.
      Essere umano io,
      essere umano tu:
      abbiamo un'anima in comune.
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        Scritta da: Luigi Berti
        in Poesie (Poesie personali)

        Profumo rosa

        Sogno mi sveglio e sogno ancora,
        sento il profumo anche nell'aria,
        quando la finestra si illumina di rosa,
        l'ammiro e la mente non riposa.

        Le nuvole nel cielo corrono veloci,
        i pensieri le seguono fugaci,
        lo sguardo ti rapisce ogni mattina,
        delicato come un petalo di rosa.

        Il profilo riflesso nello specchio,
        mi ricorda che non son più quello,
        il tempo dà il colpo di pennello,
        sul volto di chi non è più bello.

        Ma il mio cuore celato pulsa ancora,
        senza segni,
        senza rughe,
        senza era.
        Composta domenica 24 aprile 2016
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Il lungo cammino per la normalità

          È difficile essere normali in questo sociale,
          quando sei adolescente, non desideri
          essere normale,
          vuoi distinguerti, emergere,
          essere qualcuno, diverso;
          a volte lo sei davvero,
          ma se come me,
          finisci all'igiene mentale,
          rimani segnato per tutta la vita,
          resti anormale per sempre;
          puoi lottare e fare il doppio,
          puoi essere un artista,
          un creativo,
          avere talento,
          ma resti sempre un pazzo,
          per i più,
          la gente ipocrita,
          i pecoroni,
          i beceri,
          i cretini e i peggiori,
          che prevalgono sempre.
          È difficilissimo tornare normali, per
          Noi della salute mentale,
          devi dimostrare il doppio,
          non solo che non sei spastico,
          ma anche che sei abile,
          capace,
          e tutti si stupiscono,
          e non ci credono,
          e gli idioti,
          contiuano
          a cagarti addosso.
          È difficile il cammino
          Per la normalità.
          Composta mercoledì 20 aprile 2016
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