Poesie di Stefano Medel

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Scritta da: Stefano Medel

Se non ci sei

Se non ti vedo,
sprofondo
in antri bui
di tristezza,
non ho risorse mentali,
senza di te,
non so che fare,
con chi parlare;
se non ti vedo,
la malinconia fluttua
libera nell'aria,
e tutto
è grigio,
smorto,
noia senza te,
rimango solo con me stesso,
ma tu non puoi immaginare,
cosa vuol dire,
non lo sai,
non ti rendi conto,
cosa sei per me,
cosa conti,
sei parte della mia vita,
lo capisci.
Stefano Medel
Composta domenica 23 febbraio 2020
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    Scritta da: Stefano Medel

    Caro m'è il sonno

    Caro m'è vero il sonno,
    finché
    la sventura perdura,
    e non veder,
    non sentir,
    mi è di gran fortuna;
    non essere coinvolto,
    rimanere in casa,
    tranquillo,
    nel mio mondo,
    che ognuno abbia il suo,
    ma giustizia anche per me;
    stare lontano dal mondo
    e le sue stoltezze,
    stare in casa,
    non essere trovato,
    non essere pescato,
    mi è di ventura.
    Stefano Medel
    Composta mercoledì 28 agosto 2019
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      Scritta da: Stefano Medel

      Poesia

      Quella poesia lì devi
      metterla là,
      quella poesia là,
      devi leggerla qui,
      devi trovare le parole,
      devi pensare,
      e raccapezzarti,
      e la testa,
      non deve essere un colabrodo;
      quella poesia lì,
      ha delle parole,
      per riflettere,
      per farti capire
      questo mondo pazzo
      e folle e la sua corsa dannata,
      per tutte le cose;
      questa poesia qui,
      un po' strana,
      un po' eccentrica,
      che dice tutto,
      o quasi niente,
      che è ribellione agli schemi,
      che è ricerca di libertà,
      da questo casino intorno,
      libertà.
      Stefano Medel
      Composta sabato 27 luglio 2019
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        Scritta da: Stefano Medel

        Carezza

        Carezza
        Tu stai seduta dietro,
        poi mi fai una carezza,
        mi sfiori la testa
        con le tue dita magre
        e sinuose;
        mi tocchi le gote con le mani,
        carezza di affetto,
        che vuole dire molte cose
        per me;
        il bene tra noi,
        la complicità,
        la comprensione;
        grazie a te,
        anche io ho una carezza,
        sono un essere umano,
        ho sentimenti,
        pensieri,
        anch'io a modo mio,
        ho bisogno di carezze anche io:
        mi tocchi per un minuto,
        e io sento il
        tuo bene,
        il sentimento di amicizia,
        tra noi,
        e ti ringrazio,
        mi sento bene,
        mi sento apprezzato,
        e meno solo.
        Stefano Medel
        Composta giovedì 13 giugno 2019
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          Scritta da: Stefano Medel

          Scrittori out

          Ancora noi
          Ancora siamo qui,
          siamo sempre noi,
          i ribelli,
          un po' out,
          un po' artisti,
          un po' folli,
          o strani,
          un po' maledetti,
          tra male e bene;
          gli scrittori beat,
          i pensatori out,
          sempre ribelli,
          sempre ai margini,
          detestati,
          abbandonati,
          vilipesi,
          sottovalutati,
          gli scrittori
          on the road,
          che parlano di tutto,
          raccontano,
          le cose della vita di tutti i giorni;
          siamo noi,
          ancora qui,
          ancora in rivolta,
          alla faccia del sistema,
          di questo sociale marcio,
          andate a quel paese,
          se ci odiate,
          ci disprezzate,
          ci infangate,
          noi disprezziamo voi;
          stiamo per conto nostro,
          in cammino,
          per la nostra strada,
          scrittori out.
          Stefano Medel
          Composta sabato 8 giugno 2019
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            Scritta da: Stefano Medel

            Bar

            Roxy bar
            Andiamo al bar,
            il bar,
            luogo ameno di ritrovo,
            di raccolta,
            di aggregazione,
            luogo pubblico,
            ma anche momento di riflessione,
            di osservazione,
            di scrutamento della gente;
            ti siedi nel tuo solito posto,
            tra poltroncine e tavolini bianchi lattei,
            e guardi la gente che entra,
            consuma e va;
            c'è chi si ferma,
            si siede,
            parla agli amici,
            chiama col telefono;
            il bancone metallizzato,
            la macchina del caffè,
            una tele accesa,
            odore di dolci,
            di caffeina,
            di brioches calde,
            guardi le vetrate
            del bar,
            gente che va,
            il paese in movimento,
            vita di città;
            ognuno coi suoi segreti,
            le sue storie.
            bar.
            Stefano Medel
            Composta venerdì 31 maggio 2019
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              Scritta da: Stefano Medel

              Strana è la notte

              Strana è la notte
              Notte strana,
              la guardo,
              il cielo di china,
              plumbeo,
              fosco,
              tenebrato,
              a malapena rischiarato
              dai lampioni mezzi bruciati;
              guardo la notte,
              è come un bambino,
              che gli parli,
              e non sai se dorme, sogna,
              o ogni tanto,
              ti ascolta;
              le ore indulgono,
              il tempo
              esita,
              si ferma un po';
              frescura notturna;
              fare un giro,
              magari, perdersi tra le strade
              oscurate,
              il velo del buio,
              tutto soffuso,
              soft,
              i distributori illuminati,
              qualche esercizio turco,
              ancora aperto,
              col kebab;
              qualcuno col cane
              gironzola,
              vento freddo,
              spifferi,
              aria.
              Stefano Medel
              Composta martedì 21 maggio 2019
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                Scritta da: Stefano Medel

                Improvviso tu

                Improvvisata tu
                Sono seduto nella camera,
                è sera inoltrata,
                occhi chiusi,
                musichetta,
                sto dormicchiando,
                appisolato
                inganno il tempo,
                con la radiolina;
                poi d'improvviso il telefono
                fa casino,
                qualcuno forse tu,
                passa un poco,
                suona forte il citofono,
                mi desto del tutto,
                e mi alzo,
                un po' stordito vengo alla uscio,
                e che sorpresa sei tu,
                un improvvisata,
                sei passata un attimo;
                entri col tuo giaccone,
                ti vedo con piacere,
                hai rotto la mia noia
                domestica;
                parliamo un po',
                il tuo faccione,
                che bella sei;
                poi dopo un po',
                devi ripartire,
                è stato un momento
                sereno,
                mi hai appagato,
                tranquillizzato,
                momento con te,
                grazie che ci sei,
                grazie.
                Stefano Medel
                Composta lunedì 20 maggio 2019
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                  Scritta da: Stefano Medel

                  Senza di te

                  Senza di te
                  La vita sa di noia e di malinconia,
                  senza di te,
                  la stanza e vuota
                  e il silenzio
                  è inumano;
                  senza di te,
                  i pomeriggi sono lunghi
                  e flemmatici
                  e troppo uguali;
                  senza di te,
                  col tuo sorriso,
                  i tuo muoverti di continuo,
                  la tua voce viva,
                  le risate,
                  le tue cose,
                  le tue faccende,
                  i guai;
                  senza di te,
                  i giorni sono spenti e vuoti,
                  e dove andare cosa fare;
                  senza di te,
                  di te;
                  è impossibile.
                  Stefano Medel
                  Composta lunedì 20 maggio 2019
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                    Scritta da: Stefano Medel

                    Cena e tu

                    L'ultima cena
                    Salgo fino a te,
                    in quel posto,
                    nel bricco,
                    sul tardo pomeriggio,
                    incomincia a diminuire il sole,
                    che va e viene,
                    nuvole spezzettate
                    vanno zizagando
                    per il cielo,
                    si è fatto tardi;
                    tu blateri diffusamente al telefono,
                    dicendo un sacco di cose,
                    io parcheggio;
                    poi passi a salutarmi,
                    ti porgo il pacco con cibarie
                    varie;
                    il mio contributo all'ultima cena,
                    cenetta tra noi,
                    se vorrai,
                    se ti andrà di cucinare,
                    cosa che non è mai certa,
                    con te;
                    a volte sei stanca e non ti garba;
                    ci sediamo nelle poltroncine,
                    e il tempo passa di volata;
                    ora di cena,
                    vai preparare;
                    mi assetto nel tavolo,
                    piatto pieno fumante,
                    mangi avidamente con me,
                    roba calda succulenta,
                    cena tra noi,
                    e va giù che è un piacere;
                    mi fermo ancora un po',
                    viene sera.
                    Stefano Medel
                    Composta domenica 19 maggio 2019
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