Persone uccise persone viventi
è la tua unica ossessione è dare il tuo corpo
emozioni forti e malate
battiti violenti
questo è il nuovo mondo
questo è il nuovo modo
corde che stridono
una musica disperata.
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Persone uccise persone viventi
è la tua unica ossessione è dare il tuo corpo
emozioni forti e malate
battiti violenti
questo è il nuovo mondo
questo è il nuovo modo
corde che stridono
una musica disperata.
Diapositive di vita cruda
disegno di morte
giudizi
condanne
occhi viola
vedi frammenti di acciaio nei loro occhi
parli di noi
ma non sei veramente qui
dammi pace
dammi libertà
pilota il mio pensiero
c'è qualcuno in linea?
Formazioni ancestrali di vite passate.
Sono tornato
nel cuore della notte
attraversando parole in declino.
Zuppo di solitudine,
fuori da una disperata evidenza
ho strisciato.
Non si rassegna il destino,
spietati abissi germogliano
sulle creste dell'inquietudine.
Eppure cresce la quiete
il rumore bianco delle onde.
Si avventa sull'oscura nube,
varca l'amaro sentire
con pietosa eco di mare.
Sfuma il canto di morte
oltre gli argini di questo giaciglio
si perde.
Povero artista che ti nutri di poco,
il tuo pane è di carta, e d'inchiostro il tuo fuoco,
le tue mani operaie, come d'ape regina,
che la tua mente commossa, come piuma trascina.
Tu che vivi le notti nella vecchia soffitta
fra la luce soffusa al sapore di cera
e descrivi l'amore d'una dolce coscritta
con le lacrime a pioggia di una corta candela.
Tu che provi emozione, osservando fra i monti
i colori del cielo nei suoi mille tramonti
ed imbratti d'artista del tuo aspro pensiero
questo foglio di china del cui autore va fiero.
La morte non è che che la fine di un verso
soltanto un passaggio, per un nuovo universo
il brivido dentro, che qualcuno ha lasciato,
e a distanza di tempo, tu stesso hai trovato.
La tua voce musica nel mio sguardo,
nel mio corpo un brivido caldo.
Chi sei, il tuo profumo inebriante,
il tuo corpo perfetto, irriverente.
I tuoi passi veloci, leggeri, eleganti,
sguardi su di te, affascinati, siamo in tanti.
Bellissima, il tuo viso luminoso, sereno,
veloce scompari insieme a quel treno.
Sono confuso, sei stata solo un miraggio?
Sorriderti, parlarti: non ne ho avuto il coraggio.
Un viale, un fuoco sbianca il tuo viso,
sguardo anonimo, teso, sfugge al sorriso.
Non sei più in mezzo alla gente,
ho capito, ora aspetti solo un cliente.
Un brivido freddo gela i miei occhi,
stammi lontano, non voglio mi tocchi.
Ora sei tu che mi fai delle avances,
il mio cuore ferito umiliato da un trans.
Primavera d'amore celestiale,
tra gemme e colori vivaci,
il risveglio eccellente arriva dal cielo
con la brezza dolce del vento,
avvolge l'amore con tepore prorompente,
svolazzano le prime farfalle, gioiose di vita,
le rondini garriscono, giocando con l'acqua dei ruscelli
corre una lepre, controvento, la natura è solo allegria,
vitalità, esuberanza, la fioritura dei prati, è iniziata,
i primi fiori germogliano, sbocciano, si schiudono alla vita,
sorridono al raggio di sole che brilla, sulla loro corolla,
tutto è una poesia, con meravigliose immagini,
adornano, abbelliscono, ornano, questo nostro
tempo di vita.
Sei sul mio cuore,
come marchio a pelle.
Le lacrime sul mio volto
è come se stessero formando un rigagnolo.
Ti cerco ma non ti trovo.
Sei volato libero
come aquila fiera al nido, no.
Ora so dove sei,
sei in cielo con le altre anime buone.
E certo non ti dimenticherò mai.
Sei sul mio cuore come marchio a pelle.
Luce scintillante dal cielo verso la terra,
come dolci note musicali, portate dal vento
accompagnate dal cinguettio degli uccelli,
la magia che trasforma: boschi, cespugli e prati,
ogni anno si ripete l'incredibile spettacolo della natura!
Ed io la osservo, la vivo, la tocco, la sento,
la natura vive dentro di me, nel mio cuore,
mi trascina nell'emozione e nella bellezza del creato,
nella sensibilità della perfezione, dove nulla è sbagliato,
nella spirale dell'amore che Dio creò per l'essere umano.
Sei l'aurora
sei il giorno
al tramonto prendimi la mano.
Bambini lievitano in cielo senza ali,
levigherò armi di dissenso.