Poesie personali


Scritta da: Myrddin
in Poesie (Poesie personali)

Ester

Tristezza in strade sconosciute
tristezza in frasi sconosciute
i suoi sorrisi non hanno resistito
al sorpasso. Lo sguardo non ha retto.

Gli occhi sfondati dalla pioggia
imbambolati di un terrore scricchiolante
gettati tra ferro e poliestere

addosso i postumi del piacere,
l'odore di quei giorni
il gelo dell'insonnia
il battesimo a una fontana
la confessione del diavolo.

C'è fuoco in paradiso,
c'è furore nella lotta
stracci di promesse
tristezza nelle strade per l'inferno.
Composta martedì 11 ottobre 2016
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    Scritta da: CINELLA MICCIANI
    in Poesie (Poesie personali)

    A vincere sarò io

    Ho fatto un patto
    con la mia vita.
    Un patto vero, leale.
    Non ci credevo molto
    ma forse sbagliavo.
    Ci siamo parlate
    anzi ascoltate
    in quei magici istanti
    in cui il silenzio
    si mette a raccontare.
    e l'anima si commuove.
    Ho fatto un patto
    con la mia vita.
    L'ho proposto io.
    La vita l'ha accettato.
    Ora sta solo a me
    seguire le condizioni.
    Se ce la farò,
    tutto cambierà.
    Via il buio dal cuore.
    Il sole radioso brillerà.
    La mia anima
    si vestirà d'infinito.
    Fatto il patto,
    stretta la mano,
    ci siamo scambiate
    un abbraccio
    da amiche vere.
    Ho nel cuore
    un sorriso dolce
    e luminoso
    lanciatomi dalla vita
    prima di correr via.
    Lei forse lo sa già.
    Io lo spero soltanto.
    A vincere sarò io.
    Composta mercoledì 12 ottobre 2016
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      Scritta da: CINELLA MICCIANI
      in Poesie (Poesie personali)

      Accettatemi così

      Vivo la vita
      abbracciata
      alla speranza
      che ci siano domani
      migliori degli attuali.
      Non rinnego niente
      né cancello il passato.
      Respiro il presente
      abbellisco il futuro
      di magici sogni.
      Sono stilla di luce.
      Coloro l'oscurità
      con scintille di cuore.
      Vivo e m'alimento
      di sentimenti veri,
      di emozioni forti.
      Mi nutro di verità
      d'amore sincero.
      Non so odiare
      né mentire.
      Ho fatto tanti errori
      pagati tutti su di me.
      Non potrei mai
      covare la vendetta.
      Non è cosa per me.
      Amo volare in alto
      immergermi nel blu
      dipingere sorrisi
      dove vedo tristezza.
      L'amore mi dà vita.
      Curo le ferite
      con abbracci di bene
      e soffi di carezze.
      Accettatemi così.
      Niente di speciale.
      Una donna vera
      con pochi misteri
      e tanta trasparenza.
      Ve l'assicuro.
      Niente di speciale.
      Composta mercoledì 12 ottobre 2016
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        Scritta da: CINELLA MICCIANI
        in Poesie (Poesie personali)

        Miracolo vero

        È difficile
        trovare le parole
        quando l'emozione
        ti chiude la gola.
        Il respiro si spezza
        il cuore pulsa
        con frenesia insolita.
        Tutto sa di miracolo.
        Allora taci.
        Lasci che gli occhi
        parlino per te.
        I palpiti impazziti
        scuotono il petto
        col magico suono
        di campane in festa.
        È difficile parlare,
        esprimere pensieri
        quando l'emozione
        ti serra lo stomaco
        blocca la parola.
        Tutto sa di miracolo.
        Estasiata e confusa,
        atomo di vita vera,
        m'immergo nel blu
        d'un cielo spruzzato
        d'infinita magia.
        All'improvviso
        m'arrivi alle spalle.
        Sei accanto a me.
        La gioia esplode.
        Il cuore si scioglie.
        Il tuo cercarmi,
        premuroso, attento,
        è il miracolo vero
        di quest'anima
        che vive di te.
        Un dono speciale
        ch'appaga il cuore
        e felice l'innalza
        verso l'immensità.
        Composta mercoledì 12 ottobre 2016
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          Scritta da: CINELLA MICCIANI
          in Poesie (Poesie personali)

          Come gabbiano

          Vivo
          per ascoltare
          una speranza,
          per far volare
          un sogno
          alto nel cielo.
          Lotto
          per cambiare
          una realtà
          amara,
          per ritrovare
          una spinta
          perduta.
          Sorrido
          per cancellare
          una sentenza,
          per cacciar via
          le lacrime.
          Credo
          per tener viva
          una fiamma,
          per dare luce
          all'anima,
          per abbracciare
          la vita
          e stringerla a me.
          Come gabbiano,
          intrepido
          e sognatore,
          aprirò le ali
          e volerò
          nel cielo azzurro
          per colorarmi
          d'infinito.
          Composta mercoledì 12 ottobre 2016
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            in Poesie (Poesie personali)

            La strage turca

            Nel fragile mondo,
            in cui risiede il mio cuore,
            continuo a peccare...
            scivolando nel buio,
            nell'abisso del mare!
            goccia impotente che nulla potrà,
            se non alterare la mente confusa;
            delusa da gesta che non rendono grazia
            a chi anela un sorriso,
            ritrovandosi invece
            un "ceffone" sul viso.

            Oh!
            assurda,
            abietta azione.

            Vanno lenti i passi miei
            proseguendo stancamente
            in quell'odio disarmante
            sempre pronto ad accecare...
            l'uomo misero ed imperfetto;
            uomo accorto nel cercare
            ciò che mai potrà trovare
            "nei bisogni materiali,
            nel guadagno che lo assilla,
            nella guerra che lo uccide";
            ignorando il vero senso,
            sentimento terso e puro
            di virtù così verace
            che procura gioia e pace.

            Quella pace ch'io vorrei:

            per me stesso, per i miei;
            per il mondo consumato,
            per il mondo oltraggiato,
            per quel figlio denigrato,
            maltrattato, biasimato...
            dalla stolta società...

            ... che alimenta la violenza,
            senza un briciolo di clemenza.
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              Scritta da: Adriano De Nobili
              in Poesie (Poesie personali)
              Il fato è una persona sconosciuta,
              un'ombra che di tanto in tanto si manifesta
              senza alcuna apparente spiegazione.
              Il fato è quella forza soprannaturale,
              che regala la vita, che ci fa incontrare,
              innamorare e morire, e non ci pone domande
              né da risposte delle sue decisioni.
              Il fato è al di sopra delle parti, non ha razza, ne sesso, non ha una religione.
              Il fato è come un vecchio burbero solitario
              che vagando di notte nessuno vuol avvicinare,
              ma in fondo attende che qualcuno si fermi a parlare per svelargli la sua esistenza.
              Composta martedì 11 ottobre 2016
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                Scritta da: Nicola Antonicelli
                in Poesie (Poesie personali)

                Fogliemie

                Incaute ore, spade affilate. Cerco la sfida a mani nude, sotto l'acqua fin dentro le ossa.
                Accenno alla prima. Frantumo i vetri, d'argentei riflessi. C'è chi conta i giorni. Io, raccolgo le foglie e brucio i rami secchi.
                Il fuori, è lontano. Dentro c'è troppo.
                M'allungo leggero sulle curve, sfiorando le cime.
                Acido e piccante. Disegno le rose, m'anche le spine.
                Stecca e pennello. Estro errante
                bussando da cochinoga a temuco.
                Rocce scoscese, onde marine,
                lontane, lontane, lontane.
                Parlo di me, Che sei anche te.
                Insieme noi facciamo tre.
                Erba e cemento, odio e petrolio.
                Il serpente ama il sole, l'umano il suo veleno.
                Spiga di giugno, foglia d'autunno
                Lento un suono, passione e fuoco.
                Eppure,
                Se fossi ragno tesserei le tele.
                Oppure iena annusando le prede.
                Attor d'un atto, dalle rime bruciate.
                E parlo di me. c'è whisky e caffè
                Ubriaco un: perché? Verso
                l'uscio aperto, raccolgo tre foglie:
                una foglia, due foglie,
                fogliemie, tre solo foglie... foglie... foglie...
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