Scritta da: Anna Ursula Giuliani
in Poesie (Poesie personali)
Se fosse
Se fosse cielo
saprei
come aprirlo
Se fosse sole
saprei
come rubarlo
Se fosse mare
saprei
dove nasconderlo
Ma è solo buio
e non ho le chiavi!
Composta venerdì 12 ottobre 2012
Se fosse cielo
saprei
come aprirlo
Se fosse sole
saprei
come rubarlo
Se fosse mare
saprei
dove nasconderlo
Ma è solo buio
e non ho le chiavi!
Soffia tra le fessure del cielo
-sugli occhi trafitti dal vento
la memoria di giorni passati.
E biancheggia intanto la luna
su quest'oggi, imperfetto presente.
Vorrei...
volare sulle ali del vento,
dominare la vita
e le leggi del tempo.
Avere certezza di un domani migliore
per aspettar lieta
mentre scorron le ore.
E vedere il sorriso
dominare la vita,
raccogliere i frutti
di sacrifici e dolori,
abbracciare l'amore
continuare a volare
senza paura
di soffrire e cadere.
Vorrei...
salire sopra le nubi,
sfiorare il cielo il sole e la luna,
capire le leggi
che muovon la vita
e gioire perché
la sofferenza è finita.
Vorrei...
riuscire a donare
gioia, sorrisi e amore
per vincer la notte,
la nebbia e il dolore.
È l'ansia
a non darti voce,
a renderti prigioniero,
ad opprimerti i sensi,
a rubare momenti alla vita.
È l'ansia,
a rendere accecante la luce del sole,
opprimente il buio della notte,
soffocante l'aria che respiri.
È l'ansia,
a rendere lontane,
le mete da raggiungere,
infinite,
le distanze da percorrere,
fermo,
il tempo delle attese
è l'ansia,
a insinuarsi prepotente e parassita,
nel trascorrere veloce della tua vita,
lei,
taciuta e meschina ladra di te stesso, vigliacca,
ed opportunista che ad altri,
sai mostrar forme diverse.
È l'ansia,
che impone il suo volere al tuo cuore,
che ti rapisce il fiato prima di incominciare a correre.
È l'ansia,
a decider sei sazio,
se hai gioia,
se hai dolore.
È l'ansia,
a godere della tua esistenza, delle tue emozioni,
ad essere protagonista nella malattia.
È l'ansia,
la compagna fedele e lo sarà tale fino al giorno in cui la gentil morte,
chiederà permesso ad essa, di lasciarti libero,
di andare...
io, ho paura solo di me stesso dell'ansia.
Nel tuo vivere
quel battere di ciglia
tra intensi istanti
nel tuo silenzio
quei battiti di parole
tra le righe della vita.
In un istante sospeso
d'inconsapevole silenzio
torni ad essere parola
e respiro e mancanza.
Sussurro il tuo nome
impresso in controluce
su filigrana del cuore.
L'oltre vedere del cuore
sfiorare la muta assenza
- lo spazio vuoto tra le dita
quell'annullare distanze
nelle stanze dell'anima
-destino del non accadersi.
Tu come sole che sorge
ed io luna che tramonta
nel nostro inseguirci infinito
di questo negato incontrarci.
Scalfisce il risveglio dell'alba
un solo raggio d'amore.
Trovare amore,
ricevere e dare sentimento,
è raro
è difficile,
in un mondo come questo;
nella fantasia e nei romanzi è facile,
ma nella realtà,
non tutti hanno molte occasioni
per amare;
e poi molte chance,
si smarriscono,
non si colgono,
non si ha tempo,
o voglia,
o i soldi
per farlo;
il cammino per trovare l'amore,
è lungo e impervio,
in questo mondo;
l'amore lo si prende dove lo si trova,
e i momenti non sono tanti;
di autobus ce ne sono pochi,
e quando li perdi,
rimani solo.
Stesi a guardare me e te,
distesi ad osservare le stelle.
Fu come se stessi lì,
nel nostro passato
che non torna più.
E in un attimo fu stasi.
Immobile.
Solo una lacrima
si distendeva prepotente
sul mio viso.
Tornai al treno
che trasportava anime in fuga.
E ancora fuggii.
E fu stasi,
quando ripensai alla prima volta
che mi toccasti,
il tempo si fermò;
trattenni il respiro,
l'universo smise di girare,
per accogliere me e te.
Per sempre ti ricorderò
come stasi.
Come l'ultimo respiro prima di scoppiare.
Come l'attimo che precede l'arcobaleno.
Come la speranza,
prima di essere infranta.
Sarai l'attimo
in cui tutto svanisce, pur restando tale.
Il momento in cui la speranza arriva all'apice.
La punta prima della discesa.
Sarai il mio attimo di stasi,
sino alla fine del miei giorni.