Poesie personali


Scritta da: Alfio Tetto
in Poesie (Poesie personali)
Luce di città che aspetta l'alba, io sono del tempo, io sono un baiore, un lampo.

La coscienza critica, il sudore, le note, la ricerca.
Non conforme a te mondo non più mio, perché la luce è soltanto l'alba del sole, in te madre che giri al suo cospetto.
Lo spazio si piega, e con esso il momento cambia ed io credo solo in te.
Composta mercoledì 18 maggio 2016
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    Scritta da: Lina Viglione
    in Poesie (Poesie personali)
    Caro autunno.
    Come una bella statua di marmo tu stai fermo
    come un albero spoglio di foglie e di frutti,
    che con che con i tuoi triste viali ti apri alla mia vista.

    Svolazzi di danze nel vento,
    mentre le mie pupille ammirano colorate anche loro
    quel bel dorato funesto e ammaliante bellezza.
    Ed io mi impregno di te le membra inerti.

    Aspetto di rivederti che mi appari proprio da quel viale;
    così morente, ma così attraente
    nel sentire i tuoi tacchi di giada luminescente,
    avvicinarsi a me giorno per giorno ormai spento
    come le morenti cascate trasportate dal vento dolcemente inclemente.

    Caro autunno, il mio triste pensiero appartiene ormai a te in attesa...
    che arrivi la primavera.
    Composta domenica 1 gennaio 2012
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      Scritta da: Damiano Oliva
      in Poesie (Poesie personali)

      False monete

      Ho visto la nostra passione sfumare
      come il ricordo d'un sogno

      lame d'odio
      tenevi sospese alle tue labbra
      in attesa di farle cadere al mio petto
      così da far tremare quel cuore
      che ha per mano
      quella di un bambino

      con false monete nelle borse degli occhi
      hai comprato i miei pensieri più profondi

      ed ora
      la tua mente trova scuse
      come per giustificare
      un sentiero
      che non abbiamo
      mai percorso.
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        Scritta da: Andrea C.
        in Poesie (Poesie personali)

        Golden shower

        Altri tediosi frammenti di vita mi scorrono addosso
        avanzo passivo strisciando i piedi.

        Stampati un sorriso bestia,
        stampati un sorriso addosso
        che le persone tristi non piacciono a nessuno.
        Stampati un sorriso e dì
        "e allora?"
        Non serve neanche ascoltare
        se li guardi negli occhi
        nessuno pensa che menti
        se li guardi negli occhi,
        anche se menti sempre.

        Tranquillo non è un problema,
        basta che ti stampi un bel sorriso,
        che le persone tristi non piacciono a nessuno.

        Puoi pensare se sia meglio il veleno per topi,
        ma non troppo
        potresti anche trovare la risposta.

        Sorrido forzato anche da solo,
        che le persone tristi non piacciono a nessuno.
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          Scritta da: Andrea C.
          in Poesie (Poesie personali)

          Poliuretano

          Incido fogli di carcasse animali antichi,
          Domino la lama,
          È il mio compito.

          Mio padre controlla forte il fuoco
          gestisce l'ordine
          Delle rocce che combattono la pioggia,

          mentre il sole sputa e frusta forte
          sulle schiene degli schiavi
          gli alfieri dal basso
          dall'ombra
          porgono acqua.

          nuvole plastiche
          avvolte da arcate d'argilla,
          gonfie d'aria,
          intasano il vuoto
          fissano le pietre
          avvolgono fogli cadaverici

          la polvere veste i miserabili
          col sudore
          perché altri godano del lavoro.

          puoi stare più in alto
          vicino al cielo
          senza mai toccarlo
          sentendoti più basso
          dei fossili che intagli.
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            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie personali)

            Pelle amara

            Amavo credere
            nonostante tutto.
            Terso, me stesso
            rapito dai miei sogni.
            Amavo sorridere
            nonostante il sole.
            Diverso, riemerso
            da ogni lacrima,
            sapevo dove guardare
            quando mia madre chiamava.
            Uno splendido gabbiano
            in un cielo immenso
            è il pianto mio.
            Pelle amara stanotte
            occhi aperti
            in fondo al mare,
            pelle amara stanotte.
            Andiamo fuori
            che bei fiori
            in questo mare.
            Composta venerdì 30 settembre 2016
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